Santorini – Ios, due nonni nel regno dei giovani – PAROS e ANTIPAROS e volo di rientro da Mykonos -

Santorini – Ios, due nonni nel regno dei giovani – PAROS e ANTIPAROS e volo di rientro da Mykonos - - Ciao amico una destinazione turistica italiana, Nell'articolo si legge questa volta con il titolo Santorini – Ios, due nonni nel regno dei giovani – PAROS e ANTIPAROS e volo di rientro da Mykonos - , abbiamo preparato bene per questo articolo leggere e scaricare le informazioni in essa. si spera coprire i posti articolo Akrotiri, articolo Antiparos, articolo Firostefani, articolo Grecia, articolo Imerovigli, articolo Ios, articolo Isole Cicladi, articolo Isole della Grecia, articolo Mar Egeo, articolo Oia, articolo Paros, articolo Santorini, articolo Thira, scriviamo può capire. Beh, buona lettura.

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Il tutto esclusivamente con i bus

di Adeliana Cedro



WOW… Per lunghi e difficili mesi avevo temuto di non poter vedere più le mie adorate isole greche... ma ce l’abbiamo fatta!!!... e la magia si è avverata. E già il cuore diventa leggero e sgombro da qualsiasi preoccupazione, è solo immergersi in un’atmosfera che ti prende tutta, è assaporare ogni attimo della giornata, è prendere le cose più belle che la vita ti offre.

Non c’è tempo neppure per riposare più delle ore strettamente necessarie perché non si può perdere tempo.

Premetto che sono ben attrezzata per quanto riguarda le isole che visiterò: per Paros ho il diario enciclopedia della mia carissima amica Puccy, le istruzioni di mio figlio e delle mie nipotine Giulia e Sara anche per Ios e tutto quanto già avevo studiato lo scorso anno quando, già con tutto prenotato e studiato, dovetti disdire tutto. Ma sono prontissima, ho tutto perfettamente scolpito in mente: la mappa delle isole, il meglio da vedere ecc, ecc.

Il 23 luglio di notte partiamo alla volta di Milano Malpensa e, proprio verso Milano, sbagliamo deviazione e ci ritroviamo sperduti in una zona industriale dove non vediamo neppure anima viva per chiedere indicazioni e quindi giriamo per un bel po’ a vuoto. Ci mancherebbe pure di perdere l’aereo……ma una ragazza che arriva con la macchina ci è stata di grandissimo aiuto e non l’abbiamo mai ringraziata abbastanza; di notte chi si azzarda a fermarsi da due sconosciuti.

Arriviamo così tranquillamente a Milano Malpensa e prendiamo con grande emozione il volo Easyjet che alle ore 7, puntuale, decolla. Che sospiro di sollievo… di nuovo si vola…

Sorvoliamo isolette e, come sempre, l’emozione per l’atterraggio a Santorini sale alle stelle… la striscia di case di Oia, la spiaggia di Kamari, lunghissima e di sabbia nera……il cuore va a mille e già dimentichi chi sei e l’ Italia…Alle 10,45 atterriamo.

Oia
 
Kamari beach

Ad attenderci c’è il marito di Evi ed in 15 minuti siamo al Danae Villa, dove molto affettuosamente ci attende Evi, la signora che gestisce con grande dinamicità, professionalità ed allegria la struttura e già con questo incontro ci sentiamo come a casa nostra. Totalmente immersa nel verde, ha una piccola piscina avvolta da alberi, fiori, piante grasse e con comode sdraio; ci sono diverse persone che ne stanno usufruendo e già senti che la serenità ti appartiene. Ci assegna la nostra camera, (e per la verità ce l’ha fatta scegliere tra una che dava sulla piscina e l’altra , che abbiamo scelto, con un piccolo patio esterno con tavolino e comode poltroncine). Arrivanoanche 5 giovani cinesine, ma hanno la prenotazione solo per 4 ed una di loro più che mai allegra, insistente e convinta, dice che in 3 dormiranno nel letto matrimoniale. Evi, un po’ meravigliata, informa che la 5° non pagherà e le offre pure la colazione. Problema risolto e tutti felici.

La struttura dista 10’ a piedi dal centro di Thira, in una zona periferica e tranquilla. Veloci nel dare inizio alla nostra tanto sognata vacanza, saliamo a Thira, ritiriamo all’agenzia i biglietti della Blue Star per i vari traghetti, ritiriamo alla stazione dei bus gli orari e…..via…. la passeggiata sulla caldera diventa il primo scopo di questa giornata.

Noi a Santorini ci eravamo stati diversi anni fa e me la ricordavo come uno dei luoghi più affascinanti della Grecia, tant’è che ho sempre detto che Santorini è un luogo che si deve assolutamente vedere almeno una volta nella vita.

Passeggiata tranquillamente ed estremamente affascinante…..tantissimi cinesi….diversi gruppi che arrivano in massa dalle crociere: come si può ammirare tanta bellezza come dei soldatini che devono seguire tempi e modi di 100 persone al seguito della guida di turno!!

La caldera deve essere fatta con la massima calma…..tutto ciò che si vede è di una bellezza sconvolgente….e la macchina fotografica bolle. Saliamo fino a Firostefani, tutto è meravigliosamente e candidamente bianco.

Caldera

Case meravigliose arroccate in cima alla falesia, (e ti chiedi come facciano a tenerle sempre curate alla perfezione) con piscine e vasche di idromassaggio, ristoranti con i loro terrazzi preparati con arte, chiesette piccole e grandi.

Chiesa cattolica

Vasi – fiori, predominano bouganville ed oleandri – giardinetti – gradinate di accurata architettura.












La passeggiata sulla caldera è unica ed irripetibile, lo sguardo viene letteralmente catturato da tanti particolari e tanta bellezza.

A chiunque chiedi del punto migliore per il tramonto, avrai sempre una risposta diversa. C’è chi lo posiziona vicino alla chiesa cattolica, altri vicino alla funicolare, a Firostefani, a Imerovigli e la maggior parte dice Oia….ma per me forse è più una consuetudine perché di tramonti meravigliosi la Grecia ne offre tantissimi ed è difficile trarne una classifica.

Ormai l’Italia è molto lontana ed è inevitabile che quest’anno si deve puntualizzare che i giornalisti italiani hanno fatto una vera figuraccia: doveva mancare tutto, dall’acqua, alla benzina, ai medicinali, al cibo, non accettavano carte di credito ecc.ecc. …..ci avevano messo seri dubbi sulla vacanza nelle isole greche ed abbiamo incontrato diversi italiani (perché le isole sono letteralmente piene di italiani) che avevano pensato di disdire il viaggio. E non è che anch’io non ho avuto i miei problemi e le mie battaglie da fare, perché Paolo ascoltava le notizie che le TV davano quotidianamente ed erano sempre drammatiche.

Tutto è stato perfetto.

E quando partiamo per la Grecia, pulizia totale del cervello: niente TV, giornali, internet, facebook: solo ed esclusivamente isole greche.

Gioia, serenità, emozione, ricordi e presente splendido mi hanno avvolto completamente ed ora posso riconoscere ogni angolo della meravigliosa caldera.

Intercettiamo anche, prima di arrivare alla caldera, un fruttivendolo che ha le ciliegie (già in Italia non c’erano più) ed allora grande scorpacciata ed anche lui , senza che noi lo chiediamo, ci consiglia di vedere il tramonto da Thira.

Alle 15,30 Evi, di una gentilezza squisita, senza averglielo chiesto, si propone di accompagnarci alla stazione dei bus (il biglietto 1,60 euro ovunque si vada e ovunque ci si fermi, anche solo dopo una fermata) perché desideriamo andare ad Akrotiri; bus puntuali ed efficienti in 15’ arriviamo e dopo 10’ di passeggiata (faceva veramente caldo) arriviamo al panorama sulla bellissima Red Beach: uno spettacolo di alte rocce rosso fuoco che fanno da contorno alla spiaggia nera.
Red beach
Dalla Red Beach ci sono barche che in continuazione portano sia alla Black Beach che alla White Beach, comunque ben si vedono dal punto panoramico. Scendere comunque alla Red Beach impegna solo 10’ minuti ancora su un percorso sterrato e rosso. Ma noi ci limitiamo ad ammirare a lungo il panorama, la spiaggia è affollatissima. Lì, comunque, per fortuna, ci sono punti di vendita di acqua (….che sete….) ed altro.

Lì accanto c’è il sito archeologico di Akrotiri, noto come la Pompei minoica, ma fa parecchio caldo, lo vedremo al prossimo viaggio, questo è all’insegna della tranquillità e non del volere a tutti i costi vedere tutto per cui ho un po’ stravolto i miei programmi.

Ritorniamo da Evi, ci cambiamo e di nuovo a Thira per la cena ed il tramonto sulla caldera.

Arriviamo all’inizio di Thira e della sua caldera dove c’è la cattedrale Ypapanti.

Ben consigliati, scegliamo il ristorante Naoussa che si vede molto facilmente proprio voltando le spalle alla chiesa e guardando a sinistra. Lo preciso perché non è facile a Thira, Firostefani e Imerovigli trovare un ristorante solo con il nome.
Naoussa è un ristorante grazioso con un meraviglioso panorama sulla caldera (lo potete notare in alto verso il centro).

panorama su Fira dal ristorante Naoussa

Il personale è molto gentile. Io ho preso i pomodorini fritti e Paolo souvlaki, io la solita acqua perché sono astemia e Paolo il solito bicchiere di vino; ci hanno offerto una buona fetta di torta buonissima, il tutto 26 euro. Nel ristorante c’è una giovane coppia con un bimbo di max un anno simpaticissimo…che frigna da morire fino a quando non ha avuto davanti la pita che la mamma gli ha spalmato con lo tsaziki: vederlo è stato spettacolo puro coronato dalla gioia assoluta e dai sorrisi di tutte le persone che sedevano vicino a loro.

Da lì abbiamo visto il bel tramonto….ma sfato il mito che solo a Santorini si veda un tramonto magnifico. Questo diario lo potevo intitolare “tramonti in Grecia” perché ne ho visti tantissimi e tutti degni di foto e ricordi.

Rifacciamo in ogni caso la caldera per rivederla anche di sera. Non è comunque caotica, c’è gente, ma non ressa da rendere la passeggiata poco godibile. Spettacolo unico e per me è una delle meraviglie del mondo.

Rientriamo a casa: tutto è in ordine, tutto perfettamente pulito, non ci manca nulla e non ci interessa neppure l’aria condizionata che non amo. E si dorme magnificamente, quando in Italia le notti erano ormai un incubo di sudore. E non siamo neppure particolarmente stanchi e siamo in piedi dalle 2 di notte!! Miracoli dell’aria greca e delle visioni greche.



24 luglio 2015
Non ci svegliamo mai tardi in Grecia, il tempo è troppo prezioso per poterlo perdere dormendo. La bravissima Evi ci porta anche questa mattina alla stazione dei bus. Lei ci suggerisce la spiaggia di
Kamari, per lei la più bella ed elegante, e così facciamo. In 15’ minuti arriviamo e, sinceramente, mi era piaciuta molto di più vista dall’aereo; nera, con sabbia grossolana che non permette di camminare lungo la riva facilmente, cosa che a me piace fare. Facciamo una passeggiata sul lungomare dove ci sono bei negozi, ristoranti e fiori ovunque tu guardi, per scegliere dove metterci per poi fare il bagno: ma, passeggia e passeggia, vediamo una barca diretta alla spiaggia di Perissa; 5 euro cad. e senza pensarci due volte andiamo a Perissa. L’acqua comunque a Kamari é pulitissima e nel tratto che supera le rocce che la dividono da Perissa il mare è azzurrissimo.

Perissa mi piace sicuramente molto di più; è una bella spiaggia lunga con sabbia sempre nera, mare pulitissimo e con la sabbia sempre nera più battuta per cui ho ciò che fa per me e parto per le mie solite escursioni e passeggiate. Nel frattempo Paolo prende le due sdraio senza ombrellone.
Perissa beach
La spiaggia è la più grande di Santorini ed è lunga 7 Km arrivando fino a Perivolos.

Riesco a vedere appena in tempo la cattedrale ortodossa perché chiude alle 12,30 e riapre solo alle 17.

la Sacra chiesa della Santa croce - Perissa

la Sacra chiesa della Santa croce - Perissa


Meravigliosa la Sacra chiesa della Santa croce, la più grande chiesa di Santorini, costruita nel 19° secolo.

Ed ora un bellissimo bagno; rinfrescarci è proprio quello che ci vuole. Poi mi sdraio al sole per asciugarmi e noto accanto a me, sempre sdraiati al sole, una bellissima e giovane coppia…….sarà il sole di Santorini, sarà il mare di Perissa, saranno forse le minuscole pagliuzze di sabbia nera, saranno, saranno…. e mi sono pure detta che mai avevo visto un fenomeno così……..ma il bel giovanotto che stava abbastanza sdraiato vicino a me, ed era appena uscito dal bagno, aveva il petto abbronzatissimo punteggiato da gocce d’acqua che brillavano letteralmente quasi fossero minuscole lampadine. Guardo Paolo e lui niente; lui però non ha il petto così abbronzato… sicura che la mia carissima amica Puccy, la mia enciclopedia delle isole greche, saprà risolvere anche questo mio quesito …..e mica lo potevo fotografare per mostrarle il fenomeno chimico !!


Caldera

Caldera

E dopo aver fatto parecchi bagni, nel pomeriggio rientriamo col bus a Thira per rilassarci un pochino (ma proprio pochino) e ripartire alla volta della caldera perché la cena con relativo panorama la dobbiamo fare verso Firostefani e Imerovigli.

Quando arriviamo al punto della caldera dove a sorpresa ti si presenta Thira in tutta la sua bellezza, lì ci sono parecchie persone in attesa del fatidico tramonto.

Ed immancabilmente ci sono coloro che si fanno i “selfie”, l’ultima generazione di foto brutte.

C’è una ragazza che ha la prolunga di 2 mt. per poter essere contenuta tutta… Ma vuoi mettere che bello chiedere se ti fanno una foto e farle alle persone!! 

Così pianin pianino passeggiamo da Thira verso Firostefani e Imerovigli; chiediamo anche l’ubicazione di un paio di ristoranti che avevamo come consigliati, ma non è così semplice a Thira con la marea di ristoranti che ci sono. E dopo un bel po’ arriviamo ad un ristorante che subito ha attirato le mie attenzioni ed anche quelle di Paolo.

19) 20)(21) 22) ristorante Oran – moderno, solare, bianchissimo, architettonicamente di un gusto raffinatissimo anche nei dettagli, direttamente sulla caldera. Aggiudicato anche perché bello è già così il panorama…..già me lo immagino al tramonto.

Io prendo una variante dell’insalata greca con polpette di feta e Paolo il salmone in crosta, lui il solito vino – 32 euro. Siamo rimasti totalmente soddisfatti, perfetta location e perfetti i piatti….vero è che dove paghi un po’ di più c’è sempre il motivo e qui anche gli altri piatti che vedevo passare erano molto invitanti.

ristorante Oran

ristorante Oran

panorama dal ristorante Oran
isalata greca Oran con polpette di feta
 
Tramonto da sogno e foto a go-go...



Il tramonto è sempre stato verso le 20.15 circa ora locale.

Riscendere poi lungo la caldera è stato sempre bellissimo e facile, vederla anche con le luci è uno spettacolo specie quando arrivi al punto in cui vedi Fira in primo piano.

Certo a Santorini avrei voluto anche salire a Pyrgos, ma il tempo non l’abbiamo avuto. Oia l’avevamo già vista, ma l’avrei rivista volentieri, come pure altri punti dell’isola. Sicuramente alla prossima. Dicono di lasciare sempre qualche cosa per avere lo stimolo a ritornarci.


25 luglio 2015
Sveglia…..dobbiamo andare al porto alle 6 perché la nave Blue Star parte alle 6,45. Evi ci ha detto che ci avrebbe accompagnati, ma la vediamo andare via con la macchina. Ma quando già stiamo per partire col marito Vassili, verso il porto, arriva puntuale e ci viene ad accompagnare pure lei, come promesso. È una forza della natura, dinamicissima, ma non sgarra neppure di un minuto alle sue promesse, bella, solare e simpaticissima.

Al porto c’è una fila interminabile al punto di ritiro biglietti e tiriamo un sospiro di sollievo per avere già tutto.

Baci ed abbracci con la nostra Evi (che tra l’altro ha regalato sia a me che a Paolo un foulard) come se fossimo amici da una vita e si sale sulla nave e notiamo che la lunga fila non c’é più.

Alla reception ci sono, come sempre, le mappe delle varie isole. Paros – Naxos – Mykonos e Ios.

Arriviamo a IOS alle 7,45 ed arrivare ad Ios è già entrare nel mondo dei sogni: una bellissima baia e su una piccola altura ti accoglie la candida chiesa di Aghia Irini.

Villa Mata, la pensione dove siamo diretti, è vicino al porto (dietro il piazzale del Health center) che è all’inizio della Gialos beach. È il giardino dell’Eden - letteralmente avvolta in alberi e fiori di tutti i generi e di tutti i colori- è il luogo ideale per me che amo alla follia i fiori e che mi diverto semplicemente con i miei vasi sul terrazzo.
Villa Mata - Paolo, Adeliana e Lambros
La “mama”, così viene da tutti chiamata, cura il bellissimo giardino, mentre il figlio Lambros gestisce la struttura. Giovane, bello e simpatico, già con la sorella Georgia erano rimasti nel cuore delle mie nipotine. Erano state due anni fa a IOS e Paros, ma quando chiedevo, loro sempre mi rispondevano che dovevo andare da Lambros e Georgia a IOS.

                                             Degna di nota la vicinanza di Villa Mata con Health Center.......

Naturalmente è presto per la camera per cui lasciamo i bagagli, facciamo una breve ispezione del porto, comperiamo i cappellini ricordando che Giulia, la mia nipotina, mi aveva raccomandato “colorato nonna”… e verde brillante è stato. Acquistiamo anche il telo mare con la bandiera greca.

Vediamo una grande agenzia dove all’esterno sono ben posizionate tante mappe dell’isola da poter prendere e nell’interno un signore, gentilissimo, ci da un libretto di IOS veramente prezioso. Ci sono tutte le foto delle spiagge con relativa descrizione e, naturalmente, anche altre foto ed informazioni. Sarà questa la nostra guida sull’isola. In questo ufficio avremo tutte le informazioni necessarie sia per eventuali escursioni che per tutto ciò che vorremo sapere dell’isola.

Lì al porto c’è la fermata del bus per cui alle 9 partiamo alla volta di Mylopotàs a 4 Km. Scendiamo alla prima fermata della spiaggia, ma ce ne sono almeno 3 perché la spiaggia è parecchio grande; alle spalle ci sono ristoranti, negozi e centri di attrazione per i giovani e dal bus vedo a bordo della strada una piscina stracolma di giovani….con un mare così….

Milopotàas beach
Mylopotàs è una bellissima grande baia di sabbia dorata ed un mare azzurrissimo ed a quell’ora -9,30- completamente deserta e lo rimarrà almeno fino alle 12. Per alcuni tratti è attrezzata, ma sempre con larghissimi spazi liberi. Di fronte vedi l’isola di Sikinos (non si potrà visitarla in giornata, ma occorre dormire fuori una notte).

Paolo con la scusa di fare scegliere a me, il furbastro, si ferma e lascia che io vada ad esplorare dove è meglio sistemarsi. Ci sono le solite sdraio, pure quelle matrimoniali a mo’ di letto che non posso vedere, neppure se me le dessero gratis….mi sembrerebbe di essere ammalata.

Così ci piazziamo verso il centro dove l’ombrellone è un po’ più grande degli altri –7 euro per 2 sdraio e l’ombrellone- Scoprirò poi che il bar /ristorante veramente meraviglioso, che gestisce anche gli ombrelloni, è italiano ed anche la ragazza della piccola boutique è italiana di Firenze e lavorava lì per un mese e mezzo, più felice che mai.

Ed infatti IOS è proprio l’isola dei giovani. E quando siamo scesi dal traghetto e mi sono guardata attorno, ho constatato che erano tutti giovani, gli unici nonni eravamo solo noi, ma non c’erano neppure genitori con figli. E sarà forse che noi viviamo al contrario dei giovani ed andiamo in spiaggia al mattino presto e la sera andiamo a letto non molto tardi, per me Ios è una delle isole più tranquille. Giovani tutti educati, nessun schiamazzo né in giro né nella nostra pensione, né sulle spiagge.

E da lì tu non ti accorgi di nulla, ma l’attento bagnino ti informa.

Quando passano le navi grosse, improvvisamente arrivano delle onde grandissime e per me, ma anche per altri, c’é da scappare.

I bagni a Mylopotàs sono una meraviglia, come bellissima è la passeggiata che faccio fino al punto opposto della baia dove c’è il ristorante di pesce Drakos consigliatissimo.

È su quella spiaggia che conosciamo Rita ed Antonio che, dopo 20 anni di Sardegna, vengono per la prima volta in un’isola greca ed anche loro sono arrivati da poco: sono un po’ più giovani di noi, ma già genitori con figli grandi; penso che siano gli unici non giovani che abbiamo conosciuto. Dico subito loro una volta assaggiate non lasceranno mai più le isole greche Antonio voleva disdire il viaggio per le notizie catastrofiche che viaggiavano in Tv e sui giornali italiani e, dopo le assicurazioni dell’agenzia, non hanno disdetto. Infatti già il giorno dopo li abbiamo rivisti (entusiasti di tutto, dell’isola, del ristorante e relativi prezzi dove la sera avevano mangiato benissimo al porto) e già avevano fatto pubblicità ad amici e parenti e speravano pure che la figlia, da poco sposata, disdicesse la Sardegna per l’isola greca.

Tanti bagni e nel tardo pomeriggio rientriamo a Villa Mata dove Lambros ci consegna la camera

Villa mata

È al primo piano, con vista sul giardino interno meraviglioso e folto e sul pergolato d’uva e la cucina comune (protetta dal pergolato e quindi non al sole) dove chiunque può prepararsi da mangiare e sul bellissimo forno per il barbecue. Ci sono però camere attrezzate col cucinotto.

La camera è semplice, ma nulla ci manca ed abbiamo pure la cassaforte (che quest’anno è più importante di altri anni), un piccolo frigor, un terrazzo con tanto di stendibiancheria.

Villa Mata è al 95% piena di giovani italiani e noi eravamo gli unici nonni….manco una famiglia con figli giovani o piccoli…..che aria fresca!!! E si sono rivelati tutti molto educati, sicuramente allegri, ma che ti fanno dire che la gioventù non è solo quella che in Italia dipingono sui giornali.

Sistemiamo un po’ il tutto e poi usciamo a cena, diretti al ristorante Susanna dove le mie nipotine mi avevano detto che c’era la Moussaka più buona, per cui entrambi abbiamo preso la moussaka. Ci hanno offerto lo tsaziki e la grappa N.B. ovunque ci hanno offerto un bicchierino, Paolo se ne è scolati 2 perché io sono irrimediabilmente astemia….e per fortuna se ne scolava 2 così me lo hanno tenuto un po’ su di giri!! 20 euro il conto.


26 luglio 2015
Oggi destinazione la spiaggia di Koumbara che è a 2 km dal porto. Prima andiamo al Carrefour ben fornito che c’è proprio in centro e sorpresa trovo anche qui le ciliegie (4,70 al Kg) ma grosse e soprattutto buonissime, Paolo pesche 1,90 al Kg.

Infatti il nostro pasto del mezzogiorno sarà sempre e solo frutta o quei meravigliosi dolci che si trovano alla pasticceria “Buongiorno” che c’è nella piazzetta del porto, aperta 24 ore su 24, visto il traffico di navi e di giovani che transita da lì.

La passeggiata di 30’, che mi permette di fare tantissime foto, è infatti molto rilassante e piacevole.

Passiamo dalla spiaggia di Tsamaria che è quella più riparata in caso di meltemi.

Koumpara beach

Koumpara beach
 Koumpara è proprio la spiaggia che piace a me, non grandissima (sembra piccola rispetto alle altre e questo vi da l’ idea di quanto sia grande Mylopotàs) con la chiesetta bianca con la classica cupola azzurra che domina su uno sperone roccioso, un mare bellissimo e sabbia dorata, una vera goduria per me ed il solito motivo per poter andare all’avventura scattando foto su foto. Attraverso il ponticello che dà sullo sperone della chiesina dove c’è tanto materiale perché lì ci sono lavori in corso per un complesso: un residence ? un luogo di ritrovo per giovani ?

Scopriremo poi che dietro alla spiaggia, dall’altro lato, su un’altura a picco sul mare, c’è il famoso “Pathos” un enorme locale dove c’è la massima concentrazione di giovani sull’isola... ne parlano ovunque, sui bus, per strada, in spiaggia. Deve essere una meraviglia se è così affollato di giovani festaioli ed ho visto foto di una piscina a strapiombo veramente spettacolare. Comunque non è l’unico locale per i giovani sull’isola.
Pathos
 
Paolo prende le solite 2 sdraio con ombrellone 6 euro.

In spiaggia a Koumbara conosciamo una coppia giovane: Alessandro, napoletano, Irini greca di Atene ed il piccolo Alexis. Si sono conosciuti durante una vacanza ad IOS nella spiaggia di Mylopotas, perché i genitori di Irini hanno una casa per le vacanze sull’isola. Vivono a Torino e, naturalmente le vacanze le fanno ad IOS. Chiacchieriamo piacevolmente ed anche loro hanno desiderio di vedere altre isole greche. Hanno anche loro volato su Santorini; ma guarda un po’ che devo io raccontare ad una greca delle loro isole. Beati loro che hanno una casetta ad IOS !!!

Giornata e bagni splendidi; nel pomeriggio si ritorna, ancora a piedi; fa caldo, ma c’è sempre quel leggero venticello che fa star bene.

E adesso andiamo alla scoperta del “Village” perché così è chiamata la chora di Ios.

The Village
Vicino a Villa Mata c’è la graziosissima chiesina e la bella gradinata che , tra ville ed alberghi candidi, porta alla chora, ma in salita andiamo col bus ed in 10’ siamo in paradiso.
chiesina dietro il porto
Dicono che ad Ios vi sono 365 chiese una per ogni giorno dell’anno.

All’ingresso del village sulla strada appare un simpatico e condiviso cartello stradale.



Appare subito la Cattedrale di IOS con accanto una minuscola e graziosa chiesetta, ma sono chiuse.
Cattedrale
chiesina accanto alla Cattedrale


Il Village è ancora quasi deserto ed è una vera meraviglia andare alla scoperta di quel labirinto di stradine tutte candide (dove ancora non capisci bene dove andare nei bivi), tutte in salita naturalmente; numerosissime piccole chiese, tantissimi negozi, casette, angoli romantici, panorami mozzafiato...ed è questo il vero motivo per cui amo pazzamente le isole Cicladi.
vicoli interni Village

vicoli interni Village
IOS è per me di una bellezza particolare. Nella salita fino a Panaja Gramiotissa eravamo solo noi e ce la siamo goduta proprio tantissimo, con le dovute soste per foto e per riprendere fiato.
Arrivare lì è vedere il paradiso; sì il paradiso è proprio qui, non c’è il minimo dubbio.

Panaja Gremiotissa


Questa è la prima chiesetta delle 3 dove dovremmo ancora salire, ma ci fermiamo

prima delle ultime 3 chiesine

Il panorama è sulla baia del porto, sulla zona dei mulini, sul villaggio e sulla cattedrale di Ios.

panorama
La discesa è tranquillissima, tanti bei negozietti, la colorata e nota esposizione in una stradina del pittore Mirabello che, oltre a quadri molto particolari e coloratissimi, dipinge anche magliette il cui costo è con due zeri. Mi dice che non posso fotografare le sue opere, ma io stavo fotografando il gatto che come colori non era da meno dei suoi quadri.
Il bellissimo negozio di abbigliamento dove all’ interno c’è la grande, nera macina autentica ed antica per spremere l’olio, ma non la fanno fotografare.
Negozi di tutti i generi, gioiellerie ed altri sicuramente di indiscusso gusto. E già penso alle mie nipotine ed ai regalini che dalla Grecia sono d’obbligo.

Ceniamo da Pithari, che è nella piazza attaccata al muretto divisorio della Cattedrale, tutta ricoperta da un pergolato di bouganville: io prendo pomodoro e peperone ripieni con contorno di riso, patate e feta e Paolo souvlaki di maiale euro 24,5.

Poi scendiamo allegramente dalla scaletta che porta vicino alla nostra pensione .



27 luglio 2015
La famigliola greco/italiana , conosciuta alla spiaggia di Koumbara, ci aveva consigliato di andare con la barca a Manganari . Ci siamo informati presso la solita agenzia in centro al porto, ma non c’é possibilità; per ora non esiste il servizio.

Andiamo al Carrefour a comperare le ciliege e le pesche e via.

Partiamo con il bus privato delle 11,30, (per quella destinazione che è all’estremità sud dell’ isola, esiste sia il bus pubblico che quello privato) – 7,5 euro cad. a/r . Dicono che sia la spiaggia più bella dell’isola. Un’ora impiega il bus; dopo alcune fermate vicine a Ios città, si attraversa l’interno dell’isola che è quasi completamente disabitato.

Il panorama è decisamente da zone di alta montagna, solo di tanto in tanto in lontananza appaiono delle bellissime baie e calette.
montagne all’interno dell’isola
Durante il tragitto non incontreremo nessuna macchina e solo quasi al termine 3 quod ed uno fermo perché gli manca il carburante (è obbligo farlo in Ios perché poi sull’isola non ci sono più distributori e te lo raccomandano pure quando noleggi).

Nella zona vi sono altre spiagge. Sinceramente preferisco esserci andata col bus così anche Paolo ha potuto godere dei panorami. Prima dell’ultima discesa verso la spiaggia, in corrispondenza di una chiesetta, noto sulla sinistra una baia meravigliosa, un’unica villa, una piccola meravigliosa spiaggetta ed un mare di un azzurro intenso.

All’inizio della spiaggia di Manganari c’è il ristorante Christos Tavern che ha anche due file di ombrelloni ed affitta camere - 7 euro 2 sdraio ed ombrellone.

Manganari beach

Manganari beach
Manganari è veramente molto bella, pare un lago, un mare azzurro e limpidissimo e sabbia dorata. Ma non è solo questa la spiaggia, attraversato il lembo di sabbia attaccato ad un piccolo promontorio, c’è uno spiazzo di sassi colorati e ben levigati e poi una nuova spiaggia vicino alla quale sono attraccati degli yacht.

Mi limito a questa bella passeggiata sul mare?…..nooooo!……..devo assolutamente vedere quella spiaggietta meravigliosa. Risalgo la strada del bus ed arrivo (che caldo……) in cima ed è stata abbastanza lunghetta la passeggiata e quando arrivo telefono a Paolo che già mi aveva cercato, ma non c’era campo. Faccio un bel po’ di foto e poi ridiscendo dall’altra via ben più veloce perché diretta e senza curve dove c’è un agglomerato di case, studios, bar e parcheggi…..ma il bus arriva nell’altro capo della spiaggia perché lì non c’è spazio per le manovre.

La villetta dei sogni, ci dirà poi Lambros, ha possibilità di accesso solo via mare, la spiaggietta non è proprietà della villetta ed anch’essa ha l’accesso solo via mare…..é la baia dei sogni!!!
baia prima della discesa a Manganari beach
Non c’è molta gente appena arriviamo, arriveranno nel pomeriggio ed in ogni spiaggia, quando noi ce ne andiamo, c’è sempre qualcuno felice di riuscire ad avere l’ombrellone.

Il clima è sempre meraviglioso, di meltemi fino ad ora neppure l’ombra, ma solo un piacevole venticello che ti fa stare tanto bene. Ed il meltemi non lo vedremo fino all'ultimo giorno della nostra vacanza.

Alle 17,30 prendiamo il bus di ritorno, (ce ne è uno anche alle 19) .

Cena da Octopus sul porto – insalata greca e polpo grigliato – 22 euro



28 luglio 2015
Ed al risveglio posso vedere Ios avvolto nella nebbia …che durerà solo una decina di minuti.

Ma non solo al mattino presto sentiamo sempre in lontananza il gallo cantare.

Oggi andiamo alla spiaggia di Psathi. Prima però saliamo col bus ai mulini perché voglio fare le foto. Paolo rimane sulla strada ed io mi arrampico nella zona mulini: sono 12 e tutti in quella zona. C’è anche la deviazione verso il Teatro che rimandiamo ad altro giorno.

Paolo mi chiama, ci sono Rita ed Antonio che hanno noleggiato la macchina e che stanno andando ad Aghia Teodothi e, cambiando programma, andiamo con loro. In 15’ ci arriviamo.

Ci raccontano di essere saliti al Village in alto fino alla terza chiesina ed il tramonto da lì è spettacolare e già mi frulla in testa che ci devo andare. Mi mostrano pure le foto che hanno fatto: bellissime e panoramiche, mentre la mia macchinetta che a casa mi faceva le panoramiche ora mi fa disperare. Beh è l’ultimo viaggio che faccio con questo catorcio di macchinetta Sony che è nata malissimo, che è ancora in garanzia, ma che ha più difetti che pregi.

Più che entusiasti di essere in Grecia, ci scambiamo le nostre esperienze.

Aghia Teodothi è una grandissima spiaggia di sabbia. Il mare azzurrissimo degrada molto dolcemente ed è ancora vuota. Di fronte si vede l’isola Ikaria.
Aghia Teodothi beach

Aghia Teodothi beach

Duecento metri prima di arrivarci c’è un nuovo bar/ristorante con piscina che possono utilizzare coloro che consumano e ti portano pure in spiaggia qualsiasi cosa tu desideri. Ci fermiamo per un caffè e sono veramente molto gentili.
C’è anche un albero veramente particolare.



In spiaggia c’è un boschetto di tamerici e due file di ombrelloni (3 euro a sdraio compreso l’ombrellone), ma lo spazio libero è veramente tantissimo ed anche al termine della lunga spiaggia c’è un piccolo punto mobile di ristoro.

I nostri amici poi saliranno per uno spuntino, mentre noi, fedelissimi alla nostra frutta perché, oltre a gradirla moltissimo, non vogliamo limitazioni di tempi per i bagni, siamo più in acqua che fuori.

Nel pomeriggio rientriamo, ci rilassiamo un pochino, qui non c’è da perdere tempo e si parte alla volta del tramonto sulla terza chiesetta.

Risaliamo la già ben nota stradina e gradini, tutti in salita, facendo le dovute tappe. È più tardi della volta precedente perché il tramonto sarà alle 20,15, quindi le sfumature di colore sono diverse.

Alla prima delle ultime 3 chiesette ci sono 2 ragazzine adolescenti ed un ragazzino di circa 10 anni che si stanno facendo le foto: c’è un muretto a picco sul villaggio ed a turno ci salgono per fare la foto e traballano pure; non dico nulla per non distrarli, ma (soffro le vertigini anche per gli altri) dico a Paolo “andiamo via perché sto male”.

Mentre l’altra volta alla chiesa Gramiotissa eravamo soli, ora si vedono diverse persone.

Il tramonto è proprio bellissimo perché da lassù il panorama è veramente superbo ed a 360 gradi.

tramonto

tramonto
Degni di ricordo sono i giovani che si sono arrampicati sulla chiesetta più in alto per vedere il tramonto.

 cosa non si fa per un tramonto

Ceniamo, come da suggerimento delle mie nipotine, da Katogi. Si mangiano le tapas greche, porzioni sicuramente più abbondanti delle tapas spagnole. Il locale è graziosissimo, un giardinetto immerso nei fiori e con angoletti romantici.
ristorante Katogi

ristorante Katogi
Prendiamo le 3 salse: Tsaziki – Tirokafteri – Melitzanosalata in 3 ciotole ed in una ciotola a forma di cuore ci sono fette di pita calda. Buonissimi e ci facciamo pure portare altre 2 ciotole di pita per poter finire le salsine. Paolo prende come sempre il vino ed io l’acqua. E siamo a posto così. – 14 euro. Ti offrono il solito bicchierino di ouzo.

Le cameriere sono tutte ragazze belle e giovani e soprattutto molto gentili.

Dicono che sia più caro degli altri, ma io dico solo che la differenza di bontà c’è e non è tanta per cui ne vale sicuramente la pena.

La sera i negozi sono tutti aperti; c’è gente, ma non la massa per cui si cammina tranquillamente.

Rientriamo a Villa Mata. Questa sera i ragazzi, aiutati da Lambros, fanno il barbecue, c’è un traffico di gioventù che collabora. Noi ce ne andiamo a letto, li sentiremo parlare, ridere, ma mai da disturbare….é pur anche bello sentire voci giovani e felici.



29 luglio 2015
Oggi destinazione spiaggia di PSATHI. Prima facciamo i nostri soliti giretti e questa volta niente frutta, ma per il pranzo dolci e salati alla pasticceria/panetteria “Buongiorno” dove già ogni mattina prendiamo dei dolci ben grandi per la colazione – euro 2,50 l’ uno, ma mangiato uno si è veramente sazi.   È aperta 24 ore su 24 visto il movimento di navi che ogni giorno scaricano tantissimi giovani.

Alle 11,30 parte il bus. Devo precisare che i bus sono sempre pieni di giovani e che la maggior parte di loro utilizza proprio questo servizio, non so se per fare stare tranquilli i genitori a casa o se per una scelta di risparmio sicuro. Arriviamo in mezz’oretta e, come sempre, sulle spiagge si arriva dall’alto delle montagne. La baia è veramente splendida e, per essere sincera, questa è per me la spiaggia più bella di IOS.

Psathi beach

Psathi beach

Psathi beach

Paolo - Psathi beach
Il bus ti lascia a 300 metri dalla spiaggia dove c’è anche l’unico ristorante/bar . Ecco, ricordate, che in spiaggia poi non c’è nulla, un paio di case e, proprio sulla spiaggia, un’ affitta camere. In spiaggia ci sono due file da 8 ombrelloni ciascuna. Non ci sono sdraio e c’è un gruppo di grosse tamerici dove si può stare all’ombra ed al fresco.

È una spiaggia ondulata, se così la si può definire: sabbia dorata bellissima, mare turchese che degrada dolcemente Alla sinistra vi sono delle dune e, oltre le dune, massi colorati e lisci con piccole baie, mentre alla destra prosegue la spiaggia arrivando su altri sassi belli e levigati.

Ci sono poche persone e la maggior parte sono italiani, come la maggior parte delle persone presenti sull’ isola sono italiani.

È un vero paradiso.

Questa è la spiaggia che fa proprio per me e mi arrampico ovunque perché lì di foto ne ho fatte più che in qualsiasi altra spiaggia. Già di questa spiaggia mi aveva affascinato una foto fatta da mio figlio per cui a Psathi era per me obbligo andare.

Mica stupidi i giovani che si sono aggiudicati una delle isole più belle della Grecia, con spiagge splendide e liberissime anche nei giorni caldi di turismo.

Saliamo al bar per un nescafé café, la mia passione, e Paolo una coca cola, il tutto 4 euro; il tutto compreso il panorama sulla spiaggia

Alle 16,00 riprendiamo il bus.

E per cena ?? Si ritorna da Katogi perché fino ad ora è il ristorante che ci ha stuzzicato di più.
ristorante Katogi
Questa sera io prendo l’insalata greca e Paolo agnello e vino – totale 21 euro – grappino offerto.

E la cameriera è stata talmente gentile che, uscendo dal locale, stacca un fiore della passione e me lo offre.

E sarà per la prossima di Ios fermarci al Village fino a tardi per vedere i vari localini dei giovani ai nostri orari ancora chiusi, ma danno segno di essere molto graziosi e simpatici.



30 luglio 2015
Oggi torniamo alla spiaggia di Mylopotas. Prendiamo la solita frutta…..quanto mi mancheranno le mie ciliegine, perché poi a Paros non ci saranno più.

Ed è lì che scopro la passione nuova (o chissà se non nuova) dei giovani di giocare in coppia con i racchettoni di legno e la pallina da tennis. Giocano sul bordo del mare ininterrottamente anche per un’ora, dando colpi decisamente forti e devi pure stare attenta se non vuoi beccartene uno in testa. Per fortuna qui sono poche le coppie che giocano.

E sono solo greci, tranne qualche italiano che tenta di provare poco convinto; con un mare così e tante belle ragazze sai che divertimento !!

Comunque la giornata tra bagni e passeggiate passa beatamente.

Al rientro col bus (che per Mylopotàs sono molto frequenti) conosco una ragazza che alla fermata capisco dai sorrisi vuole parlarmi. Suo nonno è italiano di Campobasso, trasferitosi in Canada a Montreal tantissimi anni fa, lei ha volato sull’Italia dove ha insegnato per brevi periodi ed ora é in vacanza a IOS; si capisce chiaramente che ha voglia di parlare con gli italiani.

E questa sera, come programmato, è d’obbligo cenare alla spiaggia di Koumbara e questo programma mi è stato suggerito dall’amica Sandy che ha postato delle foto splendide sul suo diario. E ci andiamo con il nostro solito bus che prima di scendere alla spiaggia, passa al “Pathos” il grandissimo locale per giovani più famoso dell’ isola.

Un mare di giovani felici.

Il ristorante Koumpara (che è l’unico sulla spiaggia) è bellissimo, particolarissimo in ogni suo dettaglio…proprio quel genere di architettura, arredi e dettagli che mi entusiasmano.


Koumpara tavern

Koumpara tavern
Koumpara tavern

La cena è stata decisamente ottima. Ci hanno subito portato delle bruschette con salsina all’aglio.

Io ho preso la Koumpara’s salade con Niotiko cheese, praticamente verdure cotte con cipolline caramellate, mentre Paolo calamaro ripieno ed il solito vino. Totale 27 euro

 Ma la cosa più piacevole è stato il tramonto, uno dei più belli visti, in una delle baie più graziose dell’ isola.

Rientriamo col bus che ripassa da “Pathos” e lì c’è ad attenderlo una valanga umana. Ne carica il possibile assicurando che è in arrivo un altro pullman di rinforzo

Ed i regalini per le mie nipotine li troverò tutti proprio a Ios e faccio pure la scorta per i prossimi compleanni. Non c’è che dire certe cose sono di una grandissima raffinatezza.



31 luglio 2015
Oggi pomeriggio alle 15,30 abbiamo la Blue Star Ferry che ci porta a Paros.
Ci spiace lasciare l’ isola.

Restiamo alla spiaggia di Gialos, proprio a pochi passi da Villa Mata. La spiaggia è veramente bella ed anche molto panoramica sulla bella baia del porto di Ios dove troneggia la candida chiesa Aghia Irini.

Gialos beach
chiesa Aghia Irini

chiesa Aghia Irini

Non è per nulla affollata perché, come spesso accade, vengono un po’ snobbate le spiagge vicino al porto, ma lì accanto vi sono parecchi studios, alberghi ed anche un bellissimo villaggio con fiori e bouganville che inondano di colore il panorama.

La mamma di Lambros, che parla solo greco ma ci siamo ben intese ugualmente, quando ci salutiamo, mi ripete continuamente per le mie nipotine “FILAKIA”.

Verso le 15 si va al porto e Lambros, con la sua motoretta, l’ unico suo mezzo super efficiente, abbracciando la nostra valigia, ce la porta al porto.

Un mare di giovani scendono dalle navi e, puntualissima, come sempre, arriva la nostra Blue Star. Con un po’ di malinconia lasciamo la nostra amata Ios ed i suoi panorami da sogno - ciao Ios – mi sei piaciuta proprio tantissimo.

porto di Ios
Lasciare Ios e costeggiarla è veramente bellissimo. Si può vedere anche un grandissimo serbatoio d’acqua presente sull’isola.

serbatoio d’acqua

Bello è anche costeggiare poi da un lato Naxos che appare parecchio abitata e dall’altro Paros.

Facciamo tappa a Naxos che non conosciamo e che si presenta in tutta la sua bellezza. Non è male dare una bella occhiata anche a questa cittadina,
comunque è sempre nelle’elenco delle isole da vedere.

Portara
Alle 17,50 arriviamo a Paros e, ad accoglierti al porto c’è il bel mulino.
mulino al porto

Ad attenderci c’è la giovane signora Eleni dei Vassiliki rooms prenotati con booking.com. Gli studios si trovano sul lungomare all’ inizio della spiaggia di Livàdia, proprio in una strada interna di fronte all’inizio della spiaggia. E la posizione sarebbe ottima se non ci fosse la sorpresa.

Ma come arriviamo negli studios, ci dice subito che le 3 signore che sono nella camera a noi destinata, sono andate in spiaggia e non sono più tornate e ci mostra pure una prenotazione booking.com dove si vede una data 31 luglio 2015 come partenza.

Ci dice che ci deve sistemare al piano sotto (praticamente in cantina….) e scendiamo.

La camera è grande ed ha un’unica finestra che, attaccata al soffitto, da sulla strada dove proprio lì c’è pure parcheggiata una moto. Il nostro contratto prevedeva vista sul giardino (giardino che mai è esistito), frigorifero, bollitore.

Ma che discorso è !!! Saranno poi le 3 signore che dovranno finire in cantina e non noi. Ma non mi va di fare storie, anche se deve sicuramente aver capito che non ci è piaciuta per nulla la scusa che ha preso perché era chiaramente una bugia.

Non vedo l’ora di fare una doccia per rinfrescarmi e la doccia non c’è o meglio c’è ma solo il rubinetto senza la prolunga per fare la doccia. Spesso in Grecia hanno la doccia con la prolunga non attaccata in alto nella parete, ma qui proprio non c’é. Non dico nulla a Paolo perché è già nervoso e potete immaginare come ho fatto la doccia contorcendomi sotto il rubinetto e non è proprio il massimo di comodità.

Paolo vuole fare la doccia e….dolori…..si accorge. Va dalla signora che in una struttura di fronte (la via interna è tutta uno studios) si procura la prolunga e riesce così a farsi la doccia. Si fa comunque assicurare dalla signora che il giorno dopo avremo una stanza normale.

Parikia ci appare subito una cittadina molto piacevole, ma la scopriremo meglio nei giorni seguenti.

Bello il lungomare di Parikia, negozi di tutti i generi, tantissimi graziosissimi ristoranti e diversi con i tavolini vicini al mare, i fiori non si contano e tutti i menu ben esposti.

Prima di Market street, che è la via principale, c’è una grandissima piazza dove la sera si ritrovano le famiglie con i bimbi che giocano. All’inizio di Market street c’è la Banca Nazionale del lavoro, dove mai vedremo code, poi la old bakery la pasticceria/panetteria preferita super fornita, dove saremo quotidianamente di casa e poi negozi di tutti i generi, souvenir, abbigliamento, bar e le chiesine non si contano.

E lì c’è il kastro, su un piccolo blocco di roccia granitica e nel punto più alto è a 15 metri di altezza sul mare; un paio di viuzze, una cappella e bella ed imponente la fortezza veneziana.



Andiamo a cena al ristorante Trata; io prendo il merluzzo con patate all’ aglio e Paolo orata al forno e vino. Per essere sincera quello che abbiamo gustato di più è stato il buonissimo pane caldo con lo tsaziki. – 27 euro il tutto.

E da Trata vediamo il primo bel tramonto di Paros.

Ed al rientro in camera passiamo proprio vicino al cimitero antico che la sera è illuminato.



01 agosto 2015
Oggi siamo diretti alla spiaggia di S. Maria.

Non aspettiamo il cambio camera (non abbiamo tempo da perdere) e subito andiamo in centro e la metà è la basilica della Ekatontapyliani.

basilica Ekatontapyliani

basilica Ekatontapyliani
Questa chiesa è detta anche delle 100 porte ed è semplice ma abbastanza dettagliata la descrizione che ne fa la pubblicazione Dumont sull’ isola di Paros. È una delle più antiche e sfarzose chiese delle isole greche. È incorniciata da mura che la rendono quasi una fortezza e quando arrivi a quella piazza pensi a tutto tranne che ad una chiesa.

Attualmente è in fase di ristrutturazione, ma questo non ha tolto nulla all’ammirazione della bellezza e dell’eleganza della chiesa: bellissime icone, tantissime immagine sacre dove fedeli si avvicinano per baciarle, diverse cappelle, il battistero con la vasca a forma di croce incassata nel pavimento ed il tavolo in legno dove i fedeli scrivono su foglietti i loro pensieri; le diverse volte che siamo entrati sempre era in corso una funzione religiosa.

Impossibile riuscire a visitarla in una sola volta e dovrei inondarvi di foto e mi è stato difficile selezionarne poche.

Ma quello che più mi ha colpito in una delle volte che sono entrata è stata una signora in un angolo della chiesa completamente sdraiata per terra in preghiera. È proprio in quel momento che ti vengono in mente le preoccupazioni, le cose gravi accadute e che, purtroppo, sono accadute a persone amiche.

La stazione dei bus è proprio subito dopo il porto, prendiamo gli orari per le diverse destinazioni e via.

Passiamo dalla old bakery che è proprio una vera goduria di dolci e non: io prendo un kraffen gigante al cioccolato e Paolo una briosc sempre gigante e pensiamo pure per il pranzo.

Alle 9 abbiamo il bus per Naoussa e ci arriviamo in 15’. C’è una fermata proprio sulla piazza vicino al porto e la stazione finale è a circa 200 mt. dal ponte.

Naoussa

Naoussa

Naoussa
Naoussa è proprio la cittadina cicladica che mi ha veramente incantato. È mattino, tutti ancora dormono per cui attraversiamo le viuzze candide e pienissime di chiesette e di graziosi negozietti nella pace assoluta. Il porto veneziano con le sue barche multicolori ed i numerosi ristoranti dormono ancora.

fortezza veneziana
C’è il botteghino dove propongono le gite con i taxi-boat diretti a Laggeri beach, Kolymbiththres e Monastiri. (6 euro e 5 euro cad. a/r ) – ci sono ogni mezz’ora, tranne per Laggeri che sono solo 4 volte al giorno.

Devo dire che, anche se abbiamo viaggiato sempre con i bus i tempi sono stati ottimizzati ed anche a Paros la maggior parte dei giovani viaggiano proprio con i bus che sono sempre pieni, ma non lasciano mai nessuno a piedi perché, come c’è un problema di sovraffollamento, immediatamente viene chiamato un nuovo bus di rinforzo che arriva velocemente.

C’ è un botteghino alla stazione di Naoussa con perennemente un addetto che, gentilissimo, dà orari ed informazioni.

E diciamo pure che, viaggiando in bus, si ha anche la possibilità di socializzare con le persone e sentire i giovani è sempre piacevolissimo.

Alle 11 prendiamo il bus per S. Maria e ci arriviamo in 15’ e dopo la fermata di S.Maria ci sarà la fermata anche della spiaggia più piccola Mikri Santa Maria. La spiaggia è ancora deserta ed è bellissima: grandissima, sabbia dorata, mare turchese e calmissimo con tante sfumature che degrada dolcissimamente per cui ci piazziamo, come sempre, in prima fila – sdraio ed ombrellone costo 9 euro. C’è tantissima spiaggia libera, ma, sinceramente, con il caldo, l’ombrellone ci vuole per essere veramente in completo relax...Con la mia fotografica vado oltre, ci sono delle piccole baiette fra boschetti di tamerici e la stradina (poi non tanto piccola) sul mare e sarei arrivata anche chissà dove se non avessi già dei problemi ai piedi, doloranti per alcune vesciche...ma nelle isole greche non mi posso fermare!!! Il piede fatidico è ben imbottito di bambagia ed a quelle ci penseremo a casa.

S. Maria beach
Ma il fiume di giovani e non arriverà nel primo pomeriggio ed anche il mare diventerà mosso…..ed è decisamente meno affollata la parte di spiaggia non attrezzata. Tantissimi italiani e tantissimi greci.

Si sta comunque bene col sottofondo di musica ben assortita. Sul suo trabiccolo, vicino a noi, c’è anche il bagnino super-abbronzato che, più che bagnino, mi sembra lì in bella mostra.

Ma a rompere la serenità non sono i giovani, né la musica, ma il divertimento dei greci con qualche new-entry di italiani: giocare in 2 lungo il bordo del mare con i racchettoni di legno con la pallina da tennis, colpi forti e continui e vanno avanti anche per un’ora e poi subito ci sono i sostituti e questo su buona parte del bordo mare, incuranti di chi deve entrare in acqua o che vuole anche passeggiare a bordo del mare, di chi è sdraiato a terra a prendere il sole. Loro sono i padroni assoluti della spiaggia e nelle mie passeggiate me ne è passata una a filo della testa e quando entri in acqua devi guardartene bene da queste bombe vaganti. E ci sono anche quelli che giocano pure in acqua.

Proprio in questi giorni su facebook Sifnos.gr ha pubblicato una foto nella quale si vede chiaramente quello che dico e sotto, naturalmente, ho messo il mio commento. Non posso metterla qui perché non è una mia foto.

Ma con una spiaggia così meravigliosa, con tanta gioventù, che hanno da scaricare questi giovanotti greci vacanzieri che non paiono proprio stressati.!!! Difficilmente vedi un ragazzo giocare con una ragazza, sempre e solo giovanotti.

E questa è stata l’ossessione nelle spiagge di Paros.

Al rientro negli studios ci viene assegnata la nuova camera, spaziosa, con un bagno grande, un armadio, bollitore e frigo. Tutto perfetto se non fosse che è al piano sopraelevato, in pratica sopra i 5 gradini dell’ingresso e che chiunque può accedere al terrazzo perché aperto sui gradini. Non c’è uno stendibiancheria (e dove li piazziamo i costumi bagnati ecc., !!), ma quello che ci condizionerà di più è che la doppia porta della camera ed il terrazzo sono sulla strada e se non ti chiudi dentro sei come in vetrina….e mi ricorda un po’ una famosa strada di Amsterdam. Ci sono sì i grossi tendoni, ma se li chiudi muori di caldo e non gira un filo d’aria, per cui siamo al punto di partenza.

Inoltre non puoi lasciare le griglie spalancate di notte perché potrebbe entrare chiunque e fa pure caldo e doversi chiudere in camera al mare è una vera pazzia, l’aria condizionata non la sopporto... Avrei preferito la camera più piccola, ma che fosse o ad un piano superiore o che guardasse almeno in un cortile interno, sicuramente ben più protetto sotto tutti i punti di vista. Infatti è quello che poi osservavo in tutti gli altri studios che poi vedevamo lungo le strade. Non mi farò comunque di certo condizionare da questa rottura ed ho dovuto tenere ben gli occhi svegli perché spesso Paolo credeva di essere a casa nostra al 5° piano dove neppure sul terrazzo ci vedono……altro che spiagge per i nudisti…..ogni tanto partivano i miei urli.

Questa sera ceniamo da Kali Orexi, sempre sul lungomare: un ristorante tutto avvolto nei fiori. Io prendo la moussaka e Paolo agnello con vino e offrono l’ ouzo – 22,5 euro – siamo soddisfatti

Domani abbiamo come meta Antiparos. Abbiamo visto le piccole barche che prima del porto partono ogni mezz’ora (la prima è alle 10) 5 euro cad. , ma questa sera il mare è un po’ mosso e sinceramente la cosa non mi piace molto. Pensiamo allora di andare col bus a Pounda e da lì in 10’ si attraversa con barche ben più grandi che trasportano anche le macchine.


2 agosto 2015
Alle 9,10 prendiamo il bus (1,80 euro) ed a Pounda alle 10 il traghetto (1,20 euro la persona) ed in 10’ si è ad Antiparos. Sembra uno stormo di uccelli, ma sono in effetti kite-surf che sembrano impazziti tanto corrono e volano.

Proprio lì sopra la fermata del bus c’è la chiesetta St. Anargiri, bianca con la cupola azzurra.

chiesa St. Anargiri - Antiparos
Prendiamo il bus diretti Agios Georgios - subito alla discesa dalla nave ci sono gli orari dei traghetti: il primo è alle 7,15 e l’ ultimo alle 3,30 e ci sono ogni circa mezz’ora

E pure gli orari dei bus sono abbastanza frequenti.

Il panorama che possiamo ammirare è bellissimo, specie nell’ultimo tratto quando dall’alto della collina appare in lontananza Agios Georgios: diverse casette e ville disseminate lungo la costa (non vedi mai una costruzione che non rispetti l’armonia e l’ambiente).
Agios Georgios
Un mare di un colore meravigliosamente turchese e l’isolotto Despotiko, rappresentano un perfetto quadro della bellezza di questa parte dell’isola. Se avessi potuto (i piedi me lo impedivano) sarei scesa dal bus e mi sarei fatta tutto quel lungo tratto che ,scendendo piano piano, ti avvicina sempre più a questo angolo di paradiso.

È questa l’ ultima fermata del bus.

Ci sono 3 ristoranti ed un bar, graziosissimi con pesci stesi come panni al sole…pure in questo non si smentisce il raffinato gusto dei greci.


Cerco la spiaggetta che già conoscevo perché era fra le foto che aveva fatto mio figlio proprio lì alle mie nipotine; mi ero proprio presa tutti gli appunti possibili ed inimmaginabili….ed eccola….é proprio lei, ancora completamente deserta e proprio bellissima: sabbia dorata, mare turchese, una lingua di sabbia che entra nel mare e la pace assoluta. Ci sono alcuni ombrelloni e sdraio e scegliamo proprio il punto preferito.

spiaggetta
Ma, non contenta, vado all’avventura e proseguo oltre la spiaggia e per una stradina sterrata sul mare fra panorami meravigliosi (la fotografica è sempre molto accaldata) arrivo ad una chiesetta, un cimiterino, una spiaggietta, 2 grossi tamerici, due barchette, un paio di persone e dietro 2 bellissime grandi ville che con il loro terreno occupano tutta la zona ed impediscono pure di risalire per poter arrivare più in alto a fare delle foto, raggiungendo la strada in alto. Sarebbe stato bellissimo metterci anche noi sotto quei tamerici…..ma vai a schiodare Paolo!!


E mi capita pure di dare io informazioni ad una giovane coppia di greci sulle strade di Antiparos.

E qui si fanno….bagni…..bagni….bagni ed ancora bagni…..

Nel pomeriggio torniamo in città. Saliamo verso la montagna perché il bus passa anche a ritirare i turisti delle cave. Saranno anche bellissime, ma è da un bel po’ di anni che amo di più restare in superficie.

Mi gusta moltissimo Antiparos ed è sicuramente un’isola che merita di più di una semplice giornata. Chissà perché me la immaginavo più addormentata. In spiaggia al mattino si sta di una meraviglia ed anche lì le persone arrivano nel primo pomeriggio. E quando noi la lasciamo facciamo felici 5 ragazze di Atene alle quali abbiamo ceduto l’ombrellone.

La cittadina poi è graziosissima, un lungo viale che porta al kastro fra negozietti, ristoranti, casette bianchissime, bouganville, bouganville ed ancora bouganville., fiore che adoro.

Antiparos

E così piano, piano si arriva al piccolo quartiere del Kastro: una chiesa bianca con la cupola azzurra, la casa col caratteristico terrazzino azzurro e sopra si può vedere il leone veneziano. Le facciate attorno al kastro non hanno finestre.

Kastro

Kastro


Nel ritorno ci attrae un ristorantino/bar graziosissimo con le tovagliette bianche e rosse, tante bouganville. Fanno i gyros pita; ci sediamo, Paolo ne prende uno e lo provo ed è qui che mi sono riconciliata con i gyros pita che logicamente ho preso pure io ….buonissimo !! 2,20 euro cad.

E mentre andiamo verso il traghetto vediamo pubblicizzata la traversata a nuoto che è stata fatta il 25 luglio Antiparos-Paros…..non si sa mai qualcuno volesse andarci in futuro.

Alle 17,45 prendiamo il traghetto, il bus poi è alle 6,25 e farà a tempo ad arrivare anche il traghetto delle 18 ed il bus viene letteralmente assaltato dai numerosi turisti, una massa incredibile di persone. Ma anche a Pounda no problem….chiamano immediatamente un nuovo bus ed entrambi i bus pieni partono. Sarà dura arrivare in Parikia poi perché nella lunga discesa che va al porto ed alla stazione dei bus c’è un traffico incredibile ed è così che ci facciamo scendere alla fermata prima del Health center (che è proprio in fondo alla via) perché a naso ho capito che se scendiamo da lì verso il mare arriviamo prima ai nostri studios.

Questa sera ceniamo da Ephessus in una romantica location sulla spiaggia sotto un folto bosco di tamerici, tra lanterne ed un tramonto bellissimo.

Io prendo la feta al forno e Paolo insalata greca e vino – 14 euro



3 agosto 2015
Certo ho dovuto un po’ ridimensionare il mio programma di Paros. L’isola è abbastanza grande ed i giorni a nostra disposizione non sono molti.

E questa mattina bus delle 9 per Naoussa e poi bus per Santa Maria, fermandoci però non molto prima, dove c’è l’indicazione della Laggeri beach. Ci facciamo una bella passeggiata sotto il sole ed il caldo tra ville con giardini enormi, una attaccata all’altra, non c’è né un sentiero che le divide né altro. Ed arriviamo alla bellissima chiesetta Zoodochos Pigi sul mare, tutta candida e con alcuni grossi tamerici che fanno da ombra.

chiesetta Zoodachos Pigi
Non trovo da lì però nessuna possibilità di arrivare alla spiaggia Laggeri che vediamo in lontananza perché tutte le ville che sono sul mare creano una barriera continua che non permette di raggiungerla.

Torniamo indietro ed andiamo alla scoperta di come ci si arriva e la cosa è semplice, non si deve far scendere alla fermata per Laggeri beach (e proprio lì ti fa scendere l’autista) ma un 100 mt. prima dove si vede l’ unico terreno libero e con un sentiero bene in vista in pochi minuti si è alla spiaggia. Ma non ci si deve fermare lì in quello che pare un lago, ma proseguire perché è dopo che si è IN PARADISO….

Laggeri beach

Laggeri beach

Laggeri beach
Questa per me la spiaggia più bella di Paros, ma nessuna foto rende la bellezza di questa spiaggia. Desideravo trovare non la solita , pur bellissima, spiaggia grande, ma qualche cosa di particolare e questa è proprio particolare. Ho fatto un centinaio di foto in questa meravigliosa spiaggia.

Adoro le dune, per cui l’argomento è già nel mio cuore in modo prepotente, ma se ne vedo anche solo una piccola nel mare, già l’ emozione mi assale.

La spiaggia è quasi deserta: alcuni bambini con le nonne e mamme, 2 giovani che volteggiano sui kite-surf, due cani non randagi, ma dei bimbi e per fare loro la foto ho dovuto anche aspettare un bel po’ per non riprenderli con i bimbi per via della privacy….ma di nudisti neppure l’ ombra (anzi direi che neppure sulle altre spiagge anche di Ios non se ne sono visti e pochissimi seni al vento).

Beh, mica se lo possono accaparrare solo loro un paradiso così.

Lì non c’è nulla, né sdraio, né bar, solo quello che a volte inaspettatamente ti regala la natura.

La sabbia è d’ oro intenso, il mare azzurro, le lievi dune separano più volte l’acqua del mare, l’acqua è bassissima ed è meraviglioso stare lì ed esplorare ogni cm. di sabbia e di mare.

Diventa pure bellissimo gustarmi il maxi-kraffen al cioccolato della nostra abituale old-bakery, abbiamo anche l’acqua per cui nulla ci manca, anche perché l’acqua l’avremo sempre perché fa caldo. Ma anche a Laggeri beach il venticello non ci abbandona mai.

Già quando ero stata a Santa Maria avevo notato in quel punto dove la strada e la spiaggetta si uniscono una vista meravigliosa, ma il mare era verde, sono sicura era verde ed era stato in quel momento che avevamo deciso per una scelta su Laggeri beach.

Nel pomeriggio torniamo a Naoussa e con il taxi-boat andiamo in 15’ a Kolymbithres (6 euro a testa a/r ).

Bellissimo fare questo tratto di mare allontanandoci da Naoussa.

Naoussa
Bellissime queste sculture naturali e con un po’ di arrampicamento si raggiungono piccole spiaggette su un mare basso e calmissimo. E mentre cerco una via per attraversarle, mi scivolano gli infradito, ma, gentilissimo, un simpatico ragazzo napoletano mi aiuta e con lui ed i suoi amici ci scambiamo battute scherzose sulle nonne.

Kolymbithres beach

Kolymbithres beach
Diciamo che i napoletano sono stati gli italiani che hanno la maggior percentuale di presenza sull’isola ed a mala pena riescono a pareggiare i greci.

È pomeriggio per cui di gente ce n’è , ma i bagni sono comunque bellissimi e mai affollati.

E, sorpresa delle sorprese, anche lì in una spiaggietta lunga circa 5 mt. chi ti trovo??
I racchettoni!!!....e non solo lì….

La sera torniamo a Naoussa che per me è graziosissima ed anche strategica per gite. Forse per una futura Paros potrei scegliere proprio qui l’alloggio.

Andiamo nella piazzetta sul mare, e nel porto Veneziano veniamo agganciati fuori dal ristorante Mare nostrum da un simpatico italiano di Maiori che pensava non sapessi dove fosse Maiori. Lui è da 25 anni che si trova lì; ci andò per amore, l’amore poi scappò, ma lui rimase.

Naoussa

Naoussa
Ci fermiamo lì e, visto il caldo, desideriamo solo roba fresca e prendiamo due insalate greche – 15 euro.

Andiamo poi nelle stradine dove sono attratta dall’abbigliamento allegro e simpatico che è esposto nei negozi. Già avevo guardato un po’ ovunque, ma lì in un primo negozio, accanto alla gelateria italiana, ci sono proprio parecchie cose che mi piacciono parecchio ed in pochi minuti beccato il mio preferito e preso e rientra pure nel prezzo che poteva interessare a me. Sono soddisfatta.

Andiamo anche in farmacia per trovare i cerotti per le vesciche e lì il farmacista parla talmente bene l’italiano che penso sia un italiano. È greco ed ha studiato a Bologna.

Rientriamo nella nostra camera vetrina e, sempre, prima di dormire, leggo per decidere il programma per domani e mi consulto telefonicamente con mio figlio che è in Sardegna. .




4 agosto 2015
Bus per Naoussa; ormai lì siamo di casa e taxi-boat, che tra l’altro sono frequenti, per Monastiri.

Mi piace l’avvicinamento via mare a questa bella baia coronata da colline rocciose, un mare calmissimo e  la chiesa di Agios Ioannis Detis che domina su uno sperone roccioso.

Monastiri beach

Monastiri beach
E quando arriviamo, c’è un breve sentiero fra i sassi per raggiungere la spiaggia ed i cartelli che indicano i tempi di percorso dei sentieri. Questo bellissimo promontorio è infatti una zona protetta.

Paolo prende una sdraio sotto i bei tamerici – 2 euro – e ci danno la ricevuta (tanto per intenderci la ricevuta l’avremo sempre ovunque, visto quanto i giornalisti hanno detto prima della nostra partenza sulla Grecia) e la possiamo scegliere proprio fra quelle che non avranno in seguito il sole, la spiaggia infatti è ancora abbastanza vuota. Lasceremo poi, come sempre, la sdraio ad una signora anziana col suo cagnolino che era praticamente in attesa di un posto comodo.

Escursione sulla chiesa: c’è un cancelletto di legno all'ingresso dell’area, ma da lì c’è un panorama bellissimo sulla spiaggia e su tutta l’area.
monastero

monastero
Accanto alla chiesa c’è una casa bianca con le solite persiane blu , c’è un grande terreno con una fila di tamerici che evidentemente é pubblico data la presenza di turisti e sotto una spiaggietta. Le mie esplorazioni mi piacciono sempre moltissimo.

I bagni sono bellissimi, l’acqua molto bassa e e devi camminare parecchio prima che ti arrivi al petto... Ed anche qui le ragazze che entrano in mare passeggiando con i trabiccoli per farsi i selfie.

Esploro la zona del ristorante e, dietro, c’è un anfiteatro in pietra; peccato che è tutto uno schifo di lattine e bottiglie vuote di Mytos; ci voleva poco a chi ha organizzato quella serata predisporre dei bidoni dove buttarle.

Come su ogni spiaggia verso il primo pomeriggio c’è l’arrivo senza sosta di turisti per cui, soddisfatti di bagni e foto, rientriamo a Naoussa ed alle 15 prendiamo il bus per Lefkes.

Arriviamo nel punto più alto del paese , lì vicino poi tutti devono parcheggiare perché in Lefkes si gira solo a piedi, e scendiamo verso la chiesa. Facciamo un bel tratto di strada sempre in discesa, ma all’arrivo la cattedrale Agia Triada, bella ed imponente e costruita con il marmo di Paros, è chiusa.




Ci sediamo al bar della graziosa piazzetta antistante la chiesa perché abbiamo anche una sete incredibile: e qui ci vuole il vizio di 2 coca cola… poi ci aspetta pure una lunga salita.

Il paese infatti è tutto un terrazzamento, case bianche, fiori.

Lefkes

Lefkes

Lefkes

Lefkes
 
In lontananza si vede un sacerdote con capelli grigi e lungo codino che apre la chiesa e così posso visitarla. Dietro alla chiesa c’è un grande cimitero anch’esso tutto a terrazzamenti.

Ben rilassati risaliamo dall’altra parte di Lefkes dove ci sono alcuni negozietti e ristoranti.

Ci godiamo comunque questa pace assoluta, solo pochissimi turisti incrociamo.

Alle 17,25 prendiamo il bus diretto a Parikia dove arriviamo alle 18.

Un po’ di relax in camera con una doccia molto rinfrescante.

Questa sera si va a cena, e me lo ha raccomandato particolarmente mio figlio, al ristorante Apollon Garden in Market street. Il locale è veramente bellissimo e ricercato, all’ingresso vi è una infinita serie di quadretti di personaggi famosi che lo hanno frequentato e poi un grande giardino con divisori fatti di alberi di fiori e vasi che creano dei locali all’aperto.

ristorante Apollon garden
Ci portano il pane con la salsina all’aglio ,poi Io scelgo pollo al miele e sesamo e Paolo calamari ai ferri e vino. Entrambi i piatti, di notevole grandezza, hanno contorno di verdure cotte: zucchine, melanzane, carote, patate ed un tortino di riso. Tutto veramente squisito ed abbondante ed anche i piatti che vediamo arrivare ai tavoli vicini sono molto invitanti – 44 euro

Questo è indubbiamente il ristorante preferito di Paros.

Al rientro passiamo per la Basilica completamente illuminata dove c’è un concerto…… momento magico….

concerto in Basilica




5 agosto 2015
Ci sono le battaglie mentali e con il consorte per il programma delle giornate, ma oggi, nonostante i diversi stimoli, scegliamo sempre con il comodissimo taxi-boat, che parte vicino alla chiesetta del porto, la spiaggia di Martselo.

Passiamo ancora dalla Basilica.

E lì, proprio dietro alla chiesetta vicino al porto scopriamo che c’è il mercato della frutta molto invitante.
Ci sono i fichi che ancora non vedo da noi e vai per 1 Kg. 4,50 , le pesche per il Paolo 2,50 al Kg ed i pomodori grossi e rossi che mi ingolosiscono da morire 1,50 al Kg…e tanti ringraziamenti dalla signora greca che parla solo greco.

In 10’ minuti si è alla bellissima baia di Martselo, passando prima da Krios.
Martselo beach
Stavamo quasi per scendere a Krios, ma abbiamo preferito proseguire. La spiaggia di Martselo è più ampia, la sabbia bellissima, il mare pure e c’è ampio spazio libero e altrettanto attrezzato. Ci accoglie una signora simpatica e bionda che parla italiano. Le chiedo se è italiana e mi risponde I wish” al che le replico “I wish to be greek” e lei sorride. Ci dà lo scontrino per le 2 sdraio e l’ombrellone – 6 euro

In fondo alla spiaggia c’è pure un bar con di fronte sdraio ed ombrelloni gratis solo con consumazione. La spiaggia però lì è sassosa anche entrando in mare.

Sulla collina vicina si vede una grande costruzione che pare un villaggio, ma che è circondata da bellissimi orti. Sicuramente deve essere una tenuta o un agriturismo, ma è piuttosto lontana per capirlo bene.

C’è un bar/ristorante bellissimo con negozio di abbigliamento annesso a cui si accede dalla spiaggia con una grande e lunga pedana di legno che sale fino al bar.

Giornata di completo relax, anche perché fino ad oggi non siamo mai stati fermi.

Anche se pure qui impazzano gli amanti dei racchettoni!!!

Due peruviani vendono degli strani mollettoni…paiono mollette dei panni ma giganti…….wow…..sono per bloccare il telo mare sulla sdraio…..aggiudicati…1 euro l’uno.

Però l’ultima cena la voglio fare a Naoussa.

Prendiamo il bus ed a Naoussa saliamo subito per una lunga gradinata alla chiesa che vedi in ogni angolo di Naoussa e che domina la piazzetta attaccata al porto Veneziano. I vicoletti vicini sono pieni di gatti.

Riscendiamo poi per la scelta del il ristorante e Paolo lo vuole sul mare….e sul mare sia, da Barbarossa proprio nella piazzetta della chiesina vicino al porto veneziano.

La sera Naoussa è piacevolissima. Le tavole sono tutte apparecchiate con assoluto ordine, gusto e raffinatezza.. Il sole comincia a calare e tinge di colori caldi tutto, le casette bianche, la chiesa che imponente domina su Naoussa ed è questa piazzetta con la chiesa una delle foto più viste di Naoussa.

Naoussa
Siamo posizionati in un punto bellissimo che dà sul tramonto; il sole sta calando proprio dal lato opposto alla chiesa, sul mare fra le barche.

Io mi sono anche fissata che questa sera devo trovare i dakos e lì abbiamo accertato che ci sono e Paolo prende fave di Santorini con cipolle caramellate ed il solito vino.

Ci portano subito pane con crema all’aglio ed olive, senza che le chiediamo, ma poi ce le mettono in conto. Abbiamo anche un secchiello molto coreografico con il ghiaccio per la bottiglia d’acqua…peccato che l’acqua è calda.

Il dakos che ho mangiato sia a Symi che a Patmos erano molto più buoni; il mio dakos é esageratamente tanto, mentre quello di Paolo porzione minimissima, ma piatto decente – 27 euro

Ma il tramonto lì è di una bellezza particolare e sono anche comodissima per le sue varie fasi.

tramonto
Serata veramente O.K.

E, come al solito, alla stazione del bus ci sono tantissimi giovani ed un traffico di bus diretti alle varie località che sempre partono pieni.



6 agosto 2015
Oggi è l’ultimo giorno di Paros. Se potessi seguire i miei desideri, andrei sicuramente ancora alla Laggeri beach. Ma alle 18 dobbiamo prendere la Blue Star per Mykonos e non posso di certo arrivare a Mykonos, il primo mio grande amore greco, già stanca.

Per cui dedichiamo anche a Paros l’ultimo giorno alla spiaggia di Livàdia che è abbastanza vicina ai nostri studios. Non ci fermiamo nella prima parte, che è comunque molto bella, ma andiamo nella parte centrale da dove il panorama su Parikia e le colline intorno è bellissimo. Si vede anche il monastero che spesso ho potuto vedere nei vari viaggi in bus sulla collina dietro Parikia.

Livàdia beach

La spiaggia è molto bella, il mare azzurro e pulito ed ancora completamente vuota.

Ci sono numerosi giochi acquatici e lì tutte le sdraio ed ombrelloni sono gratis per chi è cliente del bar/ristorante. Per cui ci sistemiamo sotto un ombrellone, vicino anche ai tamerici.

Ed in bellezza anche questa giornata vola via.

Rientriamo negli studios, ci sistemiamo, prendiamo le valigie e la signora ci accompagna al porto.

C’è ancora tempo per cui ci sediamo in un bar vicino alla Basilica, e ci gustiamo un gyros pita. A Mykonos non possiamo perdere tempo a mangiare.

Dalla Blue Star posso poi fare tantissime foto della baia: il monastero sulla collina, la chiesetta vicino al porto…affascinante è sempre il panorama quando si lascia un porto.

Si vedono anche tutte le casette disseminate lungo le colline; non vedi grandi complessi che possano turbare la bellezza di questi luoghi.

Ed alle 19,25 arriviamo a Mykonos.

Ho visto tutto ciò che mi ero prefissata ?? No: mi sarebbe molto piaciuto salire al monastero bianco Agii Anargiron dal quale si vede anche la forma a cuore della Baia di Parikia, ma non ne ho avuto tempo e le cave di marmo

Solo una spiaggia mi spiace di non avere potuto vedere ed è la spiaggia di Molos. Ci è stato mio figlio con le mie adorate nipotine Giulia e Sara e la foto che ha fatto è per me bellissima ed invitante. Ed anche se non fa parte del mio viaggio, la metto perché fa parte dei miei sogni.

Molos beach
Accidenti mi accorgo pure che la macchina fotografica di mio figlio fa foto bellissime.

Ad attenderci al porto nuovo c’è Sofia la proprietaria degli Angelika rooms, bella, giovane e gentile ci è venuta a prendere con i suoi due figli, due gemelli biondissimi di 6 anni. Grande movimento nel porto di Mykonos e tantissimi stanno cercando bus e taxi.

Durante il tragitto ci fa le raccomandazioni perché dice che le strade di Mykonos sono tutte pericolose, troppo traffico di auto e bus e ci raccomanda, quando scendiamo in Mykonos di camminare uno dietro l’altro. Ci spiega anche bene la strada per non sbagliare, ma è semplice, in ogni caso ci dice che abbiamo il suo numero di telefono e per qualsiasi problema, possiamo tranquillamente telefonarle.

Ed arriviamo agli studios che sono proprio sopra la spiaggia, dietro ai mulini, dove io ho alloggiato una decina di anni fa.

Gli studios sono nuovi, ben tenuti ed hanno un panorama su Mykonos e sui mulini veramente appagante. Vale sicuramente la pena la passeggiata per arrivare in centro, per un alloggio così panoramico.

Angelika rooms
Ci dà la camera bella, grande, pulitissima ed allegra. Fuori c’è un piccolo e grazioso patio.

E faccio quasi la figura della maleducata, perché mentre lei ancora parla, io ho già in mano la fotografica, ma il sole sta calando e rischio di non riuscire a fare foto.

La nostra camera confina con quella di 3 giovani napoletani strafelici di essere a Mykonos; è la loro prima volta ed io commento loro che io la prima volta ci sono venuta un secolo fa. Ridono, io più di loro e vogliono sapere quando ci sono venuta

- dai, signora, ce lo dica…

- ve lo dico…

- sì…ce lo dica….

E ve lo dico !!

E da lì vediamo l’indimenticabile tramonto di Mykonos; beh questo diario lo dovrei intitolare “i tramonti delle isole greche” tanti ne ho visti e fotografati.


E di corsa andiamo all’avventura in Mykonos.

E, come la scorsa volta, mi sembra un labirinto e diventato molto più grande pure. E mi ci vuole un po’ per capire come orientarci.

Mykonos è stracolma di italiani, negozi su negozi, numerosissimi bar e ristoranti pieni , tantissime chiese piccole e grandi.

Scendiamo alla chiesa Paraportiani che, purtroppo, vediamo solo di sera, e lì nella via accanto dove ci sono locali molto particolari il mare ruggisce ed allaga tutta la strada….per cui sono deserti.

chiesa Paraportiani
Infatti è a Mykonos che troviamo il primo meltemi della vacanza.

Sono sincera; a Mykonos, che già conosco, avevo sperato di poterci stare almeno un paio di giorni in più per godermela di giorno, anche al caldo, ma completamente vuota e fare anche la gita a Delos della quale ho lontani ricordi, in occasione del primo viaggio della mia vita in Grecia.

Prestissimo mi sono svegliata questa mattina e già sono fuori nel patio e nei dintorni a fare foto; tutti dormono ancora. Ma sono felice, io che sono dormigliona e che a casa nessuno riesce a schiodarmi dal letto fino ad una determinata ora

La mattina presto andiamo all’aeroporto col taxi - 20 euro (il servizio gratuito degli studios parte alle 8,30).

Il volo parte alle 10 e ci regala pure l’ ultimo panorama su Mykonos.

veduta dall’aereo su Mykonos
Arriviamo a Milano Malpensa alle 11,45. Mezz’ora di attesa delle valigie e quando ormai tutti le hanno ritirate…rimaniamo io e Paolo, stralunati, senza la nostra valigia – andiamo al servizio bagagli smarriti dove l’ impiegata ci assiste con grandissima collaborazione. Prende tutti i dati e ci farà sapere, sicuramente anche in giornata. Iniziano infatti ad arrivarci diverse e-mail

.- rintracciata la valigia

- è stata caricata a Mykonos sul volo diretto a Napoli che partiva mezz’ ora prima del nostro (ecco che cosa succede ad andare troppo presto in aeroporto)

– rientrata già a Milano Malpensa

– consegnata al corriere espresso e lunedì ci è stata riconsegnata.

Ed infatti, al lunedì mattina la valigia arriva.



E con la serenità nel cuore si ritorna a casa…..sì proprio serenità; ho nuovi ricordi, un mare di foto, un bel po’ di lavoro da fare per sistemarle, nessun dettaglio di questa vacanza potrò scordare.

E nella bolla Grecia ci sono rimasta.



Dettagli:

Voli euro 508

3 traghetti Blue star euro 98



Ristoranti consigliati:

Santorini: Naoussa - Fira

Oman - Caldera di Firostefani

Ios: Katogi - nel Village

Koumpara – Koumpara beach

Paros: Apollon Garden - Market street

Ephessus - Livàdia beach

Kali Orexi - lungomare di Parikia



Studios consigliati:

Santorini: Danae Villa - e-mail vvdanay@otenet.gr

Ios: : Villa Mata - e-mail info@villamata.gr

Mykonos : Angelika studios - e-mail angelikamykonos@gmail.com






































































































Così l'articolo Santorini – Ios, due nonni nel regno dei giovani – PAROS e ANTIPAROS e volo di rientro da Mykonos -

vale a dire tutti gli articoli Santorini – Ios, due nonni nel regno dei giovani – PAROS e ANTIPAROS e volo di rientro da Mykonos - Questa volta, si spera in grado di fornire benefici a tutti voi. Va bene, si vede in un altro post articolo.

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