titolo : KOS - PATMOS - LIPSI - KALYMNOS E PSERIMOS
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KOS - PATMOS - LIPSI - KALYMNOS E PSERIMOS
di Adeliana Cedro
Dal 23 luglio al 13 agosto 2013
Guida pratica per chi viaggia prevalentemente con i bus ed a piedi
KOS non solo chiassosa
Quest’anno sono 45 anni che io, Adeliana e Paolo siamo sposati e con questo viaggio abbiamo festeggiato la ricorrenza.
Dopo uno stress sulle strade da Bergamo alla Malpensa fra file interminabili di TIR, finalmente siamo in aeroporto.
Volo con easy-jet Milano-Kos delle 17,00 costo euro 336 - costo traghetti euro 145.
Facciamo il check-in e la ragazza, guardando i nostri 2 bagagli a mano ci dice che vanno bene. Il mio in particolare è un trolley che mi era stato regalato 5 anni fa da mio figlio proprio per poterlo utilizzare come bagaglio a mano con tanto di chiusura elettronica. L’ho prestato ad un’amica che ad aprile con ryanair è stata a Stoccolma, l’ abbiamo utilizzato noi a maggio per il viaggio a Cefalonia. Siamo molto in anticipo rispetto all’ orario del volo e ce la prendiamo comoda. Quando scendiamo al gate….SORPRESA…..la easy-jet ha modificato il controllo bagagli. Si percorre un corridoio dove vi sono diversi misuratori di valigie ed a tutti è richiesto di inserirle nell’ apposito misuratore che è stato cambiato da inserimento verticale (come attualmente ha ancora la ryanair) ad orizzontale per cui la mia valigia che prima è stata sempre perfettamente regolare, per 2 cm. di rotelle non entra più nel contenitore. Dobbiamo metterla nella stiva ed è anche tardi. Ci fanno tornare al check-in , la ragazza del check-in ci manda alla cassa e dobbiamo pagare 30 euro per 3 kg di valigia….e sì perché era quasi vuota e ci serviva unicamente per i regalini vari che avremmo poi portato. Ma dalla fretta, un po’ di agitazione per i tempi stretti ed il fatto che al gate ti fanno mettere anche la borsa personale nella valigia, finisce nella stiva la mia valigetta aperta con la borsa e tutti i soldi e la varia documentazione che per mesi avevo accuratamente preparato e proprio alla Malpensa dove a tutti è nota l’ abitudine di alcuni dipendenti addetti ai bagagli.
In aereo al ragazzo seduto accanto a noi portano un toast che non gradisce per nulla ed una scatoletta di patatine dall’ aria molto invecchiata.
Passano poi con un grande sacchetto arancio di plastica per ritirare la spazzatura e quello che mi ha fatto storcere il naso è che dopo l’ hostess è passata con un sacchetto più piccolo, aperto, dove si dovevano mettere i soldi per la raccolta di denaro pro-Unicef.
Il viaggio pertanto è stato improntato sulla preoccupazione che la mia valigia finisse o in altra città o in mani poco raccomandabili.
Arriviamo puntuali a Kos alle 20,40. Ci fiondiamo subito al ritiro bagagli e non sapendo ancora in quale punto arriveranno le valigie, Paolo va al primo posto ed io correndo vado con l’altra valigia a mano nella seconda postazione. Un giovane signore (!!!) che sta attraversando con la sua trolley davanti a me si ferma di botto ed io inciampo nella sua valigia e letteralmente volo a terra. Ancora non capivo come rialzarmi che sento nel sottofondo lui che dice “io non c’entro, ero fermo, è lei che correva”. Ma chi gli aveva chiesto o detto qualche cosa e neppure un cenno di aiutarmi a rialzarmi o a chiedere se mi ero fatta male. C’è sempre comunque chi sa che cosa è l’educazione e sono stata aiutata e con le ginocchia sbucciate e doloranti, è stata una grande soddisfazione vedere che la mia valigetta è stata una delle prime ad arrivare.
Il viaggio col transfer HolidayTaxis.com verso l’albergo è stato come ritornare alla serenità nella bellissima vacanza che mi aspettava nelle adorate isole greche.
Alloggiamo all’hotel Karis in Kos town in via Bouboulinas, a 200 metri dal lungomare di Kos. Un albergo semplice, ma pulito ed i proprietari sono molto gentili – prezzo 34 euro per notte.
Si parte subito alla riconquista di Kos che già avevamo visitato lo scorso anno.
A Kos ci siamo fermati da martedì 23 a sabato 28 luglio, ripercorrendo luoghi a noi familiari e nuove avventure.
Visitiamo gli scavi occidentali di vasta portata. Vi sono parecchi mosaici e quello famoso che rappresenta Europa mentre viene portata via da Zeus in forma di toro.
Qui conosciamo una ragazza di Bari che con altri studenti sta facendo rilievi per la loro tesi di laurea in architettura. Si fermano a Kos per 15 giorni e poi ritorneranno in aprile.
La città, anche se viene definita caotica, è sempre molto piacevole ed è in ogni caso, è una città ricca di gioielli che regala, anche nel suo caos, un rilassamento passeggiando fra le Moschee, siti archeologici, splendide piazze ombreggiate da enormi alberi ed è inserita in una natura piacevolmente appagante.
È anche il regno dello shopping per cui anche quest’ anno non facciamo l’ escursione a Bodrum.
All’ ufficio turistico prendiamo gli orari dei bus.
La sera io non ho assolutamente fame e Paolo prende all’ IDEAL un gyros-pita. La ragazza, un po’ furbetta, intercalando con mille complimenti per la banalissima maglietta di Paolo, glielo porta con un contorno minuscolo di insalata greca. Morale 2,50 euro il gyros e 4,50 l’ insalata greca. Per cui se volete solo il gyros chiaritelo bene, perché un bellissimo piatto di insalata greca dal ristorante ELIA, considerato uno dei migliori di Kos, lo abbiamo pagato 6 euro.
Da quel giorno “mai più gyros” !!!
Il mattino seguente mentre andiamo sul lungomare, vediamo una nave Costa, la Mediterranea, è enorme, sembra voglia inghiottire il porto di Kos town. Vista poi dal lato della città dove partono i bus per le terme (vicino all’ hotel Gelsomino ormai chiuso) sembra pure minacciosa sul castello.
Il museo archeologico, purtroppo è chiuso e a detta delle ragazze dell’ ente del turismo, sarà chiuso anche il prossimo anno e lo stesso vale anche per la casa romana.
La città comunque è molto ordinata ed è in fermento per quanto riguarda la sua sistemazione; infatti sono ultimati i lavori di sistemazione di una vasta area, proprio nella zona dietro alla piazza Elefterias.
Nostra meta sono anche quest’anno le THERMA, sempre affollate di giovani ed anche bambini.
Novità è che vi sono degli asinelli che a 5 euro cad. portano su e giù i turisti.
Molto vicino al nostro albergo, in una strada parallela al lungomare, troviamo anche una minuscola chiesetta dove c’è una festa religiosa. Pare di essere su una minuscola isola e non a pochi passi dall’ animatissimo lungomare.
C’è da confermare che le spiagge vicino a Kos town non sono propriamente le spiagge ed il mare che vorremmo frequentare in Grecia, nella zona di Tiganaki, Mastichari e Marmaris il mare è sempre mosso e con vento, mentre sono sicuramente più piacevoli le spiagge che si incontrano prima delle terme. Per essere vicino a spiagge belle dovete andare nella baia di KEFALOS.
Un giorno, sempre con il bus, ci siamo fermati alla spiaggia di Agios Fokas proprio poco prima delle terme. È un’ ampia spiaggia attrezzata per il primo pezzo e poi c’è una parte molto lunga di spiaggia libera. C'è un bar/ristorante con tanto di cartello “free sunbed”, ma si paga solo la consumazione ed uno può prendersi tranquillamente anche solo una bottiglietta di acqua minerale a 0,50 cents. Paolo si sdraia a poltrire ed io, come al solito, mi faccio tutta la spiaggia ed arrivo anche verso un punto dove c’è, pare, una torretta che credo un punto panoramico…..ma due militari con tanto di mitra mi fermano….zona militare !!!
Agios Stefanos beach |
Tappa d’obbligo è stata ritornare in bus (costo 4 euro cad.) alla bellissima spiaggia di Agios Stefanos ed al suo isolotto che pare una torta ed è sempre piacevole rivedere i resti della chiesa paleocristiana.
Sul bus di ritorno abbiamo conosciuto il giovane Antonio in vacanza da solo e chiacchierando ci ha consigliato a Kos town il ristorante Lambros (ristorante semplice, ma con cucina tipica greca) posizionato proprio di fronte al ristorante Christina in via Bouboulinas sul fondo di una corta via e guarda il caso a pochi passi dal nostro albergo.
Abbiamo mangiato benissimo: io il pollo alla crema con patatine e riso e Paolo il piatto greco , praticamente una raccolta di tante porzioni delle specialità greche. Abbiamo mangiato benissimo e speso 24 euro. E incontrato di nuovo Antonio.
Conosciamo anche una coppia di italiani che sono di ritorno da Patmos e ci dicono che l’ isola è molto ventosa rispetto a Kos ed il mare particolarmente freddo.
I dolci di Kos sono la mia passione, per cui le nostre colazioni erano con rifornimento nella pasticceria To Special dove il gelato si riconferma buonissimo, c’è pure quello light e le porzioni sono proprio impensabili qui in Italia. 1,50 euro il piccolo e 3 euro il maxi che quasi si fa fatica a finire….se non fosse perché sono golosissima ed è comunque un ottimo sostituto di un pasto. Una colazione me la sono persino fatta con un gelatone. I dolci poi sono una vera tentazione.
Di To special ce ne sono 3 in città, uno era vicino al nostro albergo e quello che noi frequentavamo di più è quello posizionato dietro la piazza Elefteris nella via di lato sulla sinistra che va verso lo stradone che porta agli scavi occidentali.
Ristoranti:
- Pote Tin Kiriaki (che significa “mai di domenica”) – pare di essere nel giardinetto di una casa più che in un ristorante ed è defilato nella via Pissandrou che è subito dopo la stazione centrale dei bus – cordialissimo il proprietario.Angelos. Io prendo gamberoni saganaki con pomodoro e feta - Paolo pesciolini fritti e fiori di zucchine fritti ripieni di formaggio morbido – vino – coca e acqua – 28 euro - cena squisitissima.
Il ristorante non ha grandissima scelta, ma i piatti sono cucinati a regola d’ arte.
Scherzando Angelos mi chiede se è la prima volta che andiamo in Grecia . Gli dico che nel 1966 ci sono stata con una lunga crociera. Poi mi accorgo che, praticamente, gli sto svelando la mia età ed aggiungo “ma ero piccola….molto piccola …” ed abbassavo la mano per indicare praticamente che ero piccolissima e lui sorridendo mi ha detto “very young,…not yet born”.
Mi piacciono i greci, sono simpatici e pure belli !!!
- Da ELIA ci siamo tornati più volte e si rivela sempre un’ ottimo ristorante. La scelta è molto vasta, il ristorante molto piacevole ed i piatti perfetti ed abbondanti. Paghi 2 euro il coperto e ti portano un buonissimo pane bianco e scuro, olive ed una cremina da spalmare sul pane, verdure alla griglia con formaggio euro 6 che così in Italia non ho mai visto euro 6, octopus 8 euro.
domenica 28.07.13
PATMOS
oltre alla sua strepitosa bellezza vi rimarranno impressi i suoi profumi
Con la bella nave Blue star ferries partiamo alla volta di Patmos – arriviamo alle 23,30 nel porto di Skala, che è veramente invaso da macchine, valigie e persone che vengono a prendere i loro clienti.
Alloggiamo all’ Hotel Hellinis ed al porto sono ad attenderci le sign.re Grillis, gentilissime e sempre sorridenti, che subito ci portano in albergo.
L’albergo è direttamente sul mare; la nostra camera è molto spaziosa ed è panoramica sulla baia (che pare quasi un lago) e sul Monastero di San Giovanni Théologos.
Noi avevamo prenotato una camera senza vista mare a 40 euro per notte (anche perché per noi la camera è solo un punto dove dormire e poi scappare subito alla scoperta dell’isola), ma ci hanno messo in quella con vista mare.
Non è vicinissimo al centro, ma è sempre piacevolissima la passeggiata che si fa costeggiando il mare con la vista di barchette variopinte, di yacht ed anche negozi simpatici. Vicino c’è anche un mini-market.
Vicino al porto vi sono tutti i servizi utili: la fermata dei bus, dei taxi, l’ ufficio turistico con una signorina gentilissima che la sera ritroviamo in un negozietto di artigianato.
L’ufficio è ben attrezzato e ci fornirà gli orari dei bus che vanno alla Hora, Kampos beach e Grikos beach.
Con calma poi ad un nostro passaggio nell’ufficio turistico vedremo un grande libro con tanti piatti greci con descrizione e li fotograferò tutti per prendere bene confidenza con i nomi dei piatti, che spesso sono fantasiosi. Ora sono esperta e li conosco benissimo.
Lunedì 29.07.13
Il risveglio è stato piacevolissimo. Patmos è stato subito un colpo di fulmine: una baia bellissima, tante coloratissime barche e su tutto il Monastero e la sua candida Hora.
da hotel Hellinis |
Ci riforniamo per colazione e per il pranzo, nella bakery che c’è vicino all’ hotel, ma anche nelle altre (e tutte molto ben fornite) che ci sono in Skala.
I prezzi variano dalla brioche gigante a 1,30 euro alle torte e vari ciambelle dolci o con formaggi/prosciutto a 2 euro cad. e assicuro che con una porzione di quelle squisitezze si pranza comodamente, anche perché noi non intendiamo pranzare (come convenzionalmente si usa) perché i bagni sono a go.go.
Oggi abbiamo scelto come prima meta sull’isola la spiaggia di Grikos .
Prendiamo il nostro bus euro 1,5 cad. sono 4 km ed in 10 minuti siamo arrivati.
I bus per Grikos a volte non vanno direttamente a Grikos, ma passano dalla Hora.
È sempre comunque un tratto molto panoramico e piacevolissimo da percorrere.
Dalla fermata del bus pochi passi separano dalla spiaggia, ma prima di arrivarci un greco, che parla bene l’italiano, per accorciare il tragitto ci fa passare da casa sua. È un albergo ormai chiuso sul mare. Ha sempre avuto come ospiti moltissimi italiani che gli sono rimasti amici.
La baia di Grikos con la Kalikatsou rock e l’isolotto di Tragonissi ha uno scenario unico e di una bellezza strepitosa. Diciamo che a giro fatto dell’isola, sarà la nostra meta preferita, tant’ è che ci siamo ritornati più volte.
La spiaggia di Grikos è anche un piccolo porticciolo dove vi sono ancorati degli yacht, barchette alcuni ristoranti molto graziosi.
La via principale da Grikos verso Diafkoti entra stranamente per un tratto nella parte finale della spiaggia, per uscire poi e proseguire lungo la panoramicissima costa, regolarmente asfaltata.
Vi sono graziose casette appoggiate sulle colline circostanti.
A piedi raggiungiamo Kalikatsou, grande roccia tondeggiante collegata alla terraferma da un’ampia striscia di sabbia, la spiaggia di Petra e la lunga spiaggia accanto di sassi. Lì sdraio ed ombrellone costano 10 euro.
Come bagno attrezzato c’è solo quello del Patmos Aktis suites & spa. Paolo è molto attratto dalle sdraio di qualsiasi forma e colore e chiede se possiamo anche noi, non clienti del resort, prendere sdraio ed ombrelloni – la risposta è affermativa e Paolo non rinuncia di certo a rilassarsi - costo 20 euro.
Subito ti portano sul tavolino una grande bacinella con bottigliette di acqua nel ghiaccio (e questo prosegue a piacere nell’arco della giornata) – alle 12 ti portano una salvietta bianca di morbida spugna imbevuta di delicatissimo profumo al limone e più tardi una ciotolina di macedonia di fresca anguria.
Tutto è rigorosamente bianco, da ogni parte dell’albergo, anche le poltrone in pelle, pure quelle all’esterno del bar . È bellissimo ed io faccio foto a non finire in quel candore accecante. Ci sono molti greci, spagnoli, francesi e noi siamo gli unici italiani PIP (poc important persons). Si sta che è una meraviglia. È o non è il nostro anniversario di matrimonio!!!
E Paolo da lì non lo schioda più nessuno.
Ci sono pure delle poltrone bianche comodissime a forma di farfalla che sono posizionate nell’acqua e che meraviglia starci seduti a mollo nell’acqua verdissima con un panorama così unico ed appagante !!!
Di Grikos e di quel giorno la cosa che mi rimarrà veramente impressa è quella barca dalla quale esce un dolcissimo suono di violino. Che pace !!!
Passeggiare a Skala è piacevolissimo: tantissimi ristoranti, bei negozi, pasticcerie ed anche una gelateria italiana….peccato che lì paghi 2,80 euro una misera pallina di gelato !!!
Qui per acquistare i regali c’è un’ampia e selezionata scelta.
La sera ceniamo da To Toinovpàdiko: io prendo i dolmades ed i Takos di Creta (alcuni ristoranti scrivono Dakos) uno strato di pane caldo leggermente tostato ricoperto da pomodori e formaggio – Paolo la piovra – con le bibite 28 euro – i ragazzi parlano solo greco, ma abbiamo avuto l’aiuto di vicini di tavolo greci che ci hanno mostrato anche i loro piatti, che poi abbiamo preso: è stata una cena squisita. È posizionato oltre il porto (dirigendoci verso Grikos) ed i tavolini sono sulla sabbia.
ristorante To Toinovpàdiko |
Conosciamo una signora inglese , che poi rivedremo più volte in Patmos, che sono 16 anni che si fa 2 mesi di vacanza a Patmos…...beata lei !!!
Martedì 30.07.13
Andiamo con il nostro comodissimo bus alla conquista della Hora ( che dista 3 km da Skala) e del bellissimo Monastero di San Giovanni Théologos protetto da possenti fortificazioni in cima alla collina.
È un vero gioiello: vi sono una serie di cortiletti, cappelle, scale, panorami mozzafiato su Skala.
Il bellissimo porticato a due piani è conosciuto come “Tzafara”
Il Tesoro è il museo che non dovete assolutamente perdere.
L’ingresso al Monastero costa 6 euro compreso il Tesoro, mentre ho letto su guide che il Monastero è gratuito e si paga solo l’ ingresso al tesoro.
Si possono vedere icone bizantine e post-bizantine, manoscritti, parametri sacerdotali, monili, arredi sacri, gioielli, calici, croci a pendaglio. Impossibile ricordare tutta questa bellezza ed ho trovato indispensabile acquistare la guida.
Peccato che gli interni del Monastero e del Tesoro non si possano fotografare.
È difficile pensare che vi possa essere una Hora più bella di questa: viottoli ciottolosi, lunghe gradinate fra bellissime case e direi quasi totalmente ben ristrutturate e conservate e dozzine di residenze risalenti al XXVII e XVIII secolo.
Molte chiese le abbiamo trovate chiuse.
Hora – Panagia Diazousa |
panorami ovunque mozzafiato - panorama su Skala:
Passeggiare a lungo nella cittadella è veramente perdersi in continui angoli molto suggestivi da dove non si vorrebbe mai uscire anche perché in una pace ed un silenzio assoluto.
E non basta una volta per conoscerla, bisogna ritornarci come abbiamo fatto noi.
Di chiesette se ne incontrano tantissime ad ogni angolo
Ed in una, che abbiamo trovato aperta, vi sono delle bellissime icone
Piazza Lodza ha un bellissimo panorama su Skala: c’è il municipio
e un bel palazzo
ed accanto l’ ufficio postale. Non mancano tanti ristorantini, kafeneion con vista su Skala e negozi con oggetti di gusto raffinato.
Nel pomeriggio con il bus da Skala andiamo alla spiaggia di Kampos.
Il paesino di Kampos è in alto, si scende per una strada asfaltata molto ripida e si raggiunge la spiaggia di Kampos, spiaggia di sassolini ombreggiata da una lunga fila di tamerici.
È attrezzata, ci sono taverne e noi ci sediamo alla taverna nell’ampia parte della spiaggia non attrezzata, dove si può stare tranquillamente sulle allegre sedie blu, consumando semplicemente una bibita.
Come sempre assetata di vedere, vado a scoprire il lato destro della baia per poter meglio fotografare la graziosa chiesetta che domina la spiaggia.
chiesetta di Kampos beach |
Dopo un bellissimo bagno, vado in esplorazione dell’altro lato della spiaggia.
Naturalmente come sempre non lo dico a Paolo…io vado sempre a fare alcune foto (altrimenti che stress…..) ….poi quando invece volo a due passi da lui, non vede mai !!!
Una prima salita e vi è un bivio. Infatti Kampos beach è un punto di snodo per diverse direzioni.
E come si può vedere le distanze sono sempre brevi.
Prendo la direzione a destra e dall’alto ho la splendida vista della spiaggia di Vagia, anch’essa circondata da tamerici e con un mare azzurrissimo.
Ritorno alla spiaggia di Kampos.
Vi sono parecchi italiani, tra cui anche una bella famigliola di Trento, con 2 tenere bambine, che sta per ripartire per la Turchia con quello che chiamano “gommone” ma che in realtà è un super-gommone, portato dall’Italia con un rimorchio su Leros e che ora con grande pazienza il papà sta sistemando per la partenza, mentre le bimbe bravissime (ed abituate) aspettano tranquillamente con il loro cagnolino.
E quando devono partire, io mi chiedo, ma chi gli scioglie i nodi per poter partire???
Adeliana, da brava donna di casa che ci sa fare con i nodi, li aiuta …..almeno questo l’ ho imparato…non si sa mai !!!
Cena al ristorante Loukas: Paolo souvlaki ed io coniglio stifado – tzaziki 18 euro – ti offrono pure il melone.
Mercoledì 31.07.13
La meta di oggi è la spiaggia Psili Amnos, classificata da tutti la spiaggia più bella di Patmos.
Paolo ci vuole andare con la barca (costo 15 euro cad. e partenza alle 10 e ritorno alle 16,30 durata 1 ora) , io preferisco a piedi, e visto che la costanza dà sempre buoni frutti, prendiamo il bus per Grikos e poi proseguiamo a piedi.
La passeggiata è bellissima: si va verso la Kalikatsou rock,
si raggiungeStavros bay
poi Diafkoti bay.
Fin qui ci si può arrivare anche col motorino e la macchina dalla strada interna asfaltata perché quella da noi percorsa, costeggiando il mare, è molto sassosa e difficilmente percorribile anche col motorino.
Qui il sentiero sale, con un panorama imperdibile, fino all’alto della collina, con lo sguardo su un mare azzurrissimo e la natura che offre cespugli di un verde di varie sfumature che pare fosforescente.
E qui le fotografie possono solo dire la meraviglia del percorso per me molto, molto, molto piacevole.
E alla cima della collina si presenta ai nostri occhi Psili Amnos la perla di Patmos.
Psili Amnos beach |
Psili Amnos beach |
La discesa è ancora più piacevole. La stradina è un sentiero con anche dei sassi, ma per chiarirvi meglio la fattibilità, io il percorso l’ho fatto con i sandali infradito da spiaggia.
Appena arrivare alla spiaggia c’è la dolce visione di 2 cavalli che riposano, vi è una taverna; vendono l’acqua a 0,50 euro la bottiglietta come nei supermercati.
Alcuni tamerici meravigliosi ci accolgono e subito ci sistemiamo all’ombra. La spiaggia è lunga ed a baia, di bellissima sabbia color ocra ed un mare azzurrissimo e, per fortuna, non è attrezzata. Non vi sono molte persone.
Passeggiare lì sul mare è bellissimo e sono inevitabili i tantissimi bagni.
La sabbia è fine e molto adatta per costruire castelli e pure giovanotti si vedono che fanno le loro fantasiose costruzioni. Giornata splendida e tantissime passeggiate sul mare.
E li qualcuno ci ha lasciato un cuore parecchio grande e già pronto per esprimere le mie sensazioni !!!
Ed il ritorno….con la barca, così anche Paolo è accontentato ed anche i miei piedi che incominciano a soffrire.
Passaggio comunque piuttosto monotono, non sotto-costa, le rocce sono prevalentemente grigie, il mare mosso, molto meglio la meravigliosa panoramicissima passeggiata che abbiamo fatto a piedi e che a molti poi abbiamo consigliato, specie poi se fatta da Stavros bay da dove si impiega solo mezz’oretta, mentre noi abbiamo impiegato più di un’ora!!!
Cena da To Hiliomodhi, dichiarato dalle Rough Guides il posto miglioe di Skala, ma in verità una grande delusione. Paolo grigliata di pesce fritto piuttosto anonima 9 euro – io pesce fritto 7 euro, ma che era secco tanto che facevo pure fatica a tagliarlo – totale con bibite 24 euro.
Li conosciamo una coppia di nonni di Vieste, entrambi insegnanti, che si fanno un mese a Patmos prossimi giorni ci sarà una mostra dei loro quadri.
Giovedì 01.08.13
Questa mattina si va a Meloi beach che dista km 1,5 dal nostro albergo che si percorrono tranquillamente in 20 minuti.
Lungo il tragitto un amico greco ci riconosce come italiani ed è immancabile la battuta sulla stessa faccia, stessa razza !!
Lungo il tragitto un amico greco ci riconosce come italiani ed è immancabile la battuta sulla stessa faccia, stessa razza !!
Meloi è una bella spiaggia sabbiosa coronata da tanti tamerici e con poche persone sulla spiaggia. Non è attrezzata. Dietro c’è un campeggio che dicono molto ben gestito con un ristorante, una graziosa chiesetta rigorosamente bianca a cui si accede da una lunga candida gradinata.
Meloi beach |
Nelle mie solite passeggiate sul mare, mentre Paolo si gode il meritato riposo, conosco Stefania e Lorenzo, una giovane coppia di Bologna che risiedono in un bell’ appartamento proprio a Grikos. Si fermano 15 giorni nell’ isola e poi andranno altri 15 giorni a Samos.
chiesetta di Meloi beach |
Ci scambiamo, naturalmente, informazioni sull’ isola, sui ristoranti e su quanto sono affascinanti le isole greche.
Sorpresa !!! Conoscono il sito www.maldigrecia.blogspot.it
Sanno che esiste da pochi mesi, che è molto meglio di altri siti più famosi perché, oltre ai racconti molto utili, contiene le fotografie che fanno sembrare i diari un viaggio reale.
Parlo loro del nostro grande Michele che ha realizzato il bel sito, dell’ imbattibile guida Ornella, dell’ incontro che abbiamo fatto proprio a Bologna (e probabilmente abitano proprio vicino al ristorante del nostro raduno, perché dicono che a Bologna vi sono 2 ristoranti greci). Avranno sicuramente piacere di poter chiedere ad Ornella consigli di viaggio. Sono molto carini e simpatici e ci aspettano a trovarli, anche se è un po’ complicata la spiegazione per raggiungere il loro residence prima di entrare in Grikos.
Facciamo il bagno e poi anche noi lasciamo la spiaggia per raggiungere, sempre a piedi, per una breve passeggiata Aspri beach.
Aspri beach |
Assomiglia abbastanza alla spiaggia di Meloi, spiaggia sabbiosa con un panorama bellissimo sul Monastero e la Hora. C’è anche il ristorante To Kyma che è ancora chiuso e che apre solo dalla sera dal 01.08.13 al 31.08.13.
Vado in esplorazione verso il ristorante su una piccola altura con il terrazzone ,con i tavolini, a picco sul mare senza protezioni e chi vedo davanti a me: una graziosa bimba (che poi scoprirò avere 2 anni) che da sola sale verso il ristorante. Attorno non vedo genitori e la bimba prosegue decisa verso le scale che portano al terrazzone. Cerco di seguirla senza essere invadente perché neppure mi conosce e potrebbe avere paura, anzi quando sta per avvicinarsi al pericolo, tento di chiamarla, ma lei non mi vuole. Ma io non mollo….beate mamme tedesche dove hanno la testa !!! Ho ancora vivo il ricordo di tantissimi anni fa quando, in un villaggio notissimo ad Alimini in Puglia, da una camera al primo piano si sentivano le urla di un bimbo. Trafficarono un po’ per riuscire ad entrare in camera…era solo e la mamma era a ballare !!
Proseguo nella mia esplorazione e dopo il ristorante vedo una spiaggia completamente spoglia di alberi, ma che merita sicuramente una passeggiata. Ovunque ci sono le immancabili meravigliose bouganville
La sera saliamo alla Hora e per vedere il tramonto. Non è ben chiaro quale sia il punto migliore per il tramonto alla Hora, cerchiamo anche nelle stradine, ma da nessuna parte si arriva ad una visibilità chiara perché alcune case impediscono la visuale.
Ci dirigiamo allora verso i 3 mulini, veramente belli e ristrutturati a regola d’arte.
Ci dirigiamo allora verso i 3 mulini, veramente belli e ristrutturati a regola d’arte.
Lì vicino ci chiama una signora che abita in una modestissima casetta proprio accanto ai mulini e ci propone l’ acquisto di icone. Sono chiaramente un foglio incollato su una tavoletta, ma come si può non comperarne un paio. Lei è vedova da anni e ci ha raccontato che lì ai mulini durante la guerra ci sono stati soldati con i cannoni per ben 6 anni, che conosce un po’ di italiano per i soldati presenti sull’isola.
La Hora è comunque un luogo dove ogni volta che vai scopri sempre qualche cosa di nuovo e particolare. Vedo una casa (e di case di bellezza straordinaria ve ne sono a decine) dove vi sono lavori in corso. Il portone è aperto e dà su un grande terrazzo vista Skala. Entro per fare alcune foto e Paolo mi aspetta nella via.
Ad un certo punto, mentre scendevo i 3 gradini per uscire, il laccetto dei pantaloni mi fa da freno e sono letteralmente nuovamente volata in avanti con la macchina fotografica ed ho fatto una fatica terribile a rialzarmi……mi dolevano le ginocchia, un nervo per tutta la gamba…per fortuna il muratore mi ha aiutato perché Paolo, quello che ti fa mille raccomandazioni se ti avventuri per una foto, quando volo non c’ è mai.
Molto graziosa la piazzetta interna della Hora dove c’è il ristorante Vangelis .
Ci sono alcuni negozi ed uno in particolare molto, molto bello. Entro e mi riconoscono come italiana, mi mostrano l’abbigliamento, precisando, tutto rigorosamente “made in Italy” Apprezzano moltissimo la qualità dei manufatti italiani. E ne fanno vanto di averli loro nel negozio. Anche in altre parti della hora vi sono negozi di una certa qualità, un orefice in particolare con pezzi di un gusto che difficilmente può non piacere.
Il ristorante Vagelis è molto grazioso, ogni cosa è di gusto raffinato, su ogni tavolo, in un piccolo secchiello, un olivo.
ristorante Vangelis |
Noi pranziamo nella piazzetta, ma c’è anche un terrazzo panoramico.
Paolo prende una feta grigliata 6 euro ed io insalata greca 7 euro.
Il tramonto è alle 20,14 ed è proprio un bel vedere.
Venerdì 02.08.13
C’è stata una bella battaglia nei giorni precedenti per decidere se dovevamo prendere un quad o la macchina per scoprire i luoghi non serviti dai bus.
Ma la battaglia l'ha vinta Paolo: si prende la macchina ( 40 euro al giorno ed abbiamo fatto una certa fatica a trovarla perché erano tutte fuori) ed aveva perfettamente ragione perché con le ripide e lunghe salite che ci sono per rientrare dalle spiagge, saremmo ancora là alla prima spiaggia a tentare di spingere il nostro quad.
Partiamo presto alle 8,30 e prima tappa è Lampi beach.
Lampi beach |
Ritorniamo verso Kampos beach e prendiamo la via che a destra porta a Liginou bay che noi chiamiamo le spiagge Gemelle. Ha sorriso un greco in un negozio quando gli ho detto dove eravamo state quel giorno e non capiva; prima ho detto “le gemelle” poi “the sisters” e loro mi hanno precisato Liginou bay.
Arrivare sopra le spiagge Liginou è uno spettacolo che appaga il cuore.
Le strade di Patmos, tutte ben asfaltate e pure larghe, sono panoramicamente strepitose per la presenza anche di numerose isolette che giocano un ruolo importante in questa bellezza.
Il mare è meravigliosamente azzurro, la campagna è verde, inframmezzata da tratti gialli come l’oro. Accanto a noi parcheggiano due giovani ragazze romane preoccupate perché non trovano la strada per scendere alle spiagge. Protestano pure perché a Patmos non hanno pensato di fare una strada per scendere; avrebbero così rovinato così il contesto naturale così meraviglioso. Scendere è facilissimo.
Poco prima c’è una bellissima villa con territorio che arriva fino al mare.
Degna di nota è la recinzione antifurto, che comunque rivedremo anche in altre case sull‘isola.
muro recinzione…antifurto |
C’è un sentiero che inizia con pochi gradini ed in 5 minuti
si arriva alla prima spiaggia di bei sassi levigati dai colori tenui e c’è pure il rosa con alcune grosse tamerici dove hanno anche sistemato alcune pietre per poter stare più comodi ed anche noi abbiamo la nostra tamerice.
Il bagno è d’ obbligo.
Andiamo poi ad esplorare la seconda spiaggia al di là delle rocce che è un po’ più piccola ed è frequentata dai nudisti (unico luogo in cui li ho trovati ). Fra le 2 spiagge c’è un capanno con sedie che doveva essere un bar molto rudimentale, che però non è funzionante.
Proseguiamo poi verso Livadi Geranou, una lunga spiaggia di sassi ombreggiata da grossi tamerici con di fronte l’isolotto di Agiou Georgiou che mostra la sua graziosa ed unica chiesina e che per il resto è completamente spoglio.
Alcune persone lo raggiungono a nuoto Anche qui il mare è azzurrissimo ed in spiaggia vi sono poche persone.
Prossima tappa Panagia Geranou su una collina al fondo del promontorio. E dopo una breve salita troviamo ad accoglierci Lefteris; di lui ho letto in un diario. Anche lì troviamo alcuni italiani, perché l’isola è molto frequentata da italiani.
Panagia Geranou |
Fuori dalla minuscola chiesetta si sente un rombo fortissimo…ci passa sulla testa un caccia.
Lefteris ci mostra la chiesetta, mi fa fare la foto con l’icona della Madonna alla quale gli abitanti di Patmos sono devotissimi e mostra anche le offerte votive.
Ci offre dolcissimi fichi e 2 grosse succosissime pesche: ci mostra anche un album di fotografie fatte con italiani.
Fa la foto anche con me e mi da l’indirizzo perché io gliela possa spedire.
Fa la foto anche con me e mi da l’indirizzo perché io gliela possa spedire.
Gli racconto che la sua fama si è sparsa in Italia e chiedo se è ancora al ristorante To Hiliomodhi a Skala. Non è più lì, ora è al ristorante Pirofani proprio di fronte alle barche che fanno le escursioni.
Sotto la Panagia c’è una vista spettacolare: mare azzurrissimo, veduta su isolotti e sotto una spiaggia dalla forma particolare.
spiaggia sotto la Panagia |
Vi sono pure cartelli che indicano i possibili percorsi a piedi, i Km ed i tempi di percorrenza. Sono ben organizzati a Patmos !!!
Ritorniamo a Kampos beach e prendiamo la strada che porta alla spiaggia di Livadi Kalogiron; spiaggia completamente vuota, grandi tamerici, sassi scuri, alcune barchette ed un ristorante capanno. Non ci attira un bagno qui e torniamo verso Skala, passando dalla spiaggia di Agriolivadi proprio subito dopo Kampos bay. La spiaggia è di sabbia ed attrezzata, il mare è di un bellissimo azzurro, ma anche troppo affollata. C’è anche una parte libera, ma la spiaggia non è così bella. Però con un mare così splendido non si può non fare il bagno.
Livadi Kalagiron beach |
Poiché la macchina la possiamo tenere fino alle 20,30 oppure riconsegnarla alle 9 del mattino seguente, torniamo a casa per rilassarci un po’ perché la giornata è stata densa di emozionanti visioni. Dopo una doccia rilassante, andiamo a fotografare i luoghi, non raggiungibili a piedi, che ci erano parsi molto interessanti per fare delle foto ed a rivedere il tramonto da un altro lato della Hora, verso la Panagia delle suore, circa un km prima della Hora. Da lì il tramonto appare più vicino. C'è un vento fortissimo, come sempre forte è il vento alla Hora.
Agriolivadi beach |
A cena andiamo al ristorante Pirofani dove incontriamo Lefteris.
Ottima cena. Io moussaka e Paolo souvlaki con vino e coca 22 euro.
Lefteris ci chiede se ci siamo il 15 agosto perché alla Panagia c’è una festa bellissima e ci prenota per il prossimo anno.
Siamo proprio cotti questa sera, ma anche molto felici, e non riusciamo ad andare a trovare Stefania e Lorenzo.
Sabato 03.08.13
Saliamo con il bus alla grotta dell’Apocalisse dove vi sono delle suore.
Entriamo nella chiesetta nella grotta ed è in corso una funzione religiosa.
Anche qui non si possono fare fotografie.
In alto c’è una grandissima e bella croce in legno, delle splendide icone di San Giovanni ed è lì che San Giovanni scrisse il Vangelo e sentì la voce di Dio.
Entriamo nella chiesetta nella grotta ed è in corso una funzione religiosa.
Anche qui non si possono fare fotografie.
In alto c’è una grandissima e bella croce in legno, delle splendide icone di San Giovanni ed è lì che San Giovanni scrisse il Vangelo e sentì la voce di Dio.
La Comunione viene data con dei tocchetti di pane e la faccio pure io ed è lì che si ha un richiamo più forte di spiritualità.
Scendiamo a piedi lungo la via con sempre sotto gli occhi il meraviglioso panorama su Skala ed anche sulla Hora.
Skala è comunque un paese molto bello, con tante chiesette ed angoli molto suggestivi
particolare della piazzetta |
Tanti bellissimi negozi ed anch’io in questa deliziosa piazza ho comperato un abitino in ricordo della bellissima Patmos.
angolo pittoresco di Skala |
Riprendiamo poi il bus e ritorniamo alla spiaggia di Grikos dove desideriamo passare la giornata.
Torniamo al nostro Patmos Aktis suite & spa. Paolo è estremamente felice…perché adora sdraiarsi e poltrire. Mi piace moltissimo questa spiaggia; di fronte a noi vi sono 3 meravigliosi tamerici ed il panorama è superbo.
Inevitabile fare le foto al resort: adoro le cose belle.
Ha appartamenti normali (!!!) ed altri con piscinetta privata; c’è comunque anche una bellissima piscina per tutti gli ospiti. Vediamo pure apparecchiare la zona ristorante all’aperto ed è di una raffinatezza unica.
Io sono in ogni caso felice di alloggiare all’ hotel Hellinis.
Nel passeggiare lungo la spiaggia incontro la signora che mi ha venduto le icone. È lì con alcune amiche e la graziosa nipote adolescente, a fare i bagni ai piedi. Ha problemi alle ginocchia, ma ha paura a farsi operare. Conosce un po’ l’ italiano, vista la presenza dei nostri soldati sull’ isola all’ epoca della guerra e così chiacchieriamo un po’. Anche lei con le amiche ritorna al bus e lì dal bellissimo albero di fico raccolgono i frutti ed insieme facciamo un dolcissimo spuntino.
Prima di andare a cena ho un ultimo desiderio da soddisfare: il tramonto dalla spiaggia di Hokhlakas, per sciogliermi il dilemma: da dove si vede il più bel tramonto???
In 10 minuti siamo alla spiaggia Hokhlakas, molto bella visivamente, ma inadatta per fare il bagno viste le rocce presenti. C’è un solo ristorante molto grazioso e italiano.
Il tramonto è in ogni caso superbo.
A cena torniamo da Pirofani: Paolo insalata di tonno 4 euro ed io pomodori ripieni 6 euro. I pomodori sono 2, ma talmente grossi che uno lo devo cedere a Paolo e sono veramente squisiti.
Non manchiamo il giro di shopping per i regalini ed un regalo anche per l’amica Angela che a casa mi controlla se tutto va bene con i miei fiori, anche perché lassù c‘è stato anche un violentissimo temporale; lei era in macchina con il bambino ed ha avuto pure paura. Devo anche tenermela buona perché mi sta minacciando di chiudermi l’impianto di irrigazione nuovo che ho messo sul terrazzo per i miei adorati fiori perché a lei, che se ne deve stare a casa, io ho mandato messaggi in cui decantavo la bellezza dei luoghi.
Domenica 04.08.13
Ed oggi che si fa??? Grikos con il nostro bus guidato dal solito autista.
Oggi al Resort Aktis ci offrono una buonissima bibita al cherry o all’ ananas.
La hostes si offre di farci le foto e sono le uniche foto che abbiamo insieme.
Lascio poi Paolo spaparanzato sulla sdraio e vado alla conquista solitaria di questa baia che mi piace da morire con di fronte l’ isolotto……….e la grande Kalikatsou rock.
Con uno squillo al cellulare lo avverto che sono arrivata e che farò foto e poi torno.
Le foto sono tantissime e mi arrampico fino sulla collina che c’è di fronte per poter meglio fotografare dall'alto la strana roccia ed il lembo di sabbia trapezoidale che la tiene attaccata alla terra ferma.
migliore è la vista anche perché fotografata dal basso la striscia di sabbia che la tiene attaccata alla terraferma sembra piccola, ma in effetti è un’area grande.
Quanto mi piace mettere un punto fermo ai miei ricordi, altrimenti col tempo sfumano e sarebbe un vero peccato far svanire tanta bellezza.
Al ritorno, vicino al ristorante Klima Petra, che è super-consigliato ( ci sono stati anche Stefania e Lorenzo e si sono trovati benissimo ) su un’altura di fronte al mare, c’è il Monastero.
Salgo ed è un vero gioiello, ma non ho ben capito se ora è anche una casa affittata ad una famiglia per le vacanze perché sento un vociare di bimbi.
La chiesetta è comunque bellissima.
La chiesetta è comunque bellissima.
Alla fermata del bus ci sono tantissime persone, si fa fatica a salire e noi siamo posizionati proprio accanto all’autista che non ha protezione.
Il rientro, che è comunque di soli 3 km è stato una risata unica.
Noi che ridevamo e l’autista, che ormai conoscevamo benissimo, che si voleva scusare perché il bus era troppo “full”. Nelle curve sono quasi finita in braccio a lui diverse volte!!!
Cena ancora da Pirofani.
Nel rientrare verso il nostro albergo, in un tratto piuttosto buio, Stefania e Lorenzo, i simpatici bolognesi incontrati alla spiaggia di Meloi, mi riconoscono subito dall’abitino bianco che indossavo (lo stesso con il quale sono vestita nel mio diario su Sifnos ). Mi mostrano pure nel loro tablet il mio diario. Già hanno letto diversi diari e spero proprio di poterli risentire.
Mi raccomandano di mangiare a Lipsi il gelato col miele.
Dimenticavo un’ informazione essenziale. Patmos è l’isola dei profumi che prepotenti e deliziosi prevalgono spesso sulla sua meravigliosa natura. Numerosissimi vasi di basilico e di menta troneggiano ovunque ed anche nei campi e nelle passeggiate fra le colline sul mare, i paesaggi splendidi sono arricchiti da dolcissimi profumi.
I due italiani, incontrati a Kos di ritorno da Patmos ci avevano detto che a Patmos l’acqua era gelida ed il vento molto forte rispetto a Kos.
Forse siamo stati fortunati, ma noi negli 8 giorni trascorsi a Patmos non abbiamo mai avuto queste condizioni: si l’ acqua era un po’ freddina in alcune spiagge, ma una volta entrati era una meraviglia fare il bagno ed abbiamo sempre avuto un piacevole venticello.
LIPSI un gioiello nella quiete
Lunedì 05.08.13
Oggi alle 13 partiamo per Lipsi con la Dodekanisos.
Andiamo quindi alla spiaggia di Skala, che è a pochi passi dal nostro albergo.
Ci sono 3 bar dove ci si può sedere. Hanno degli ombrelloni enormi e delle comodissime sedie a regista che io adoro più delle sdraio.
Facciamo l’ ultimo bagno di Patmos ed anche qui, nonostante la vicinanza con il porto l’ acqua è bellissima.
Tano, il marito di Antonia Grillis ci porta al porto con i saluti cordialissimi di Dimitra. Hanno anche un altro fratello Teologos che noleggia scooter.
Ci spiace moltissimo lasciare Patmos, isola piacevolissima sotto tutti i punti di vista.
A Lipsi arriviamo alle 14 ed al porto ci sono 3 persone con i cartelli dei loro alloggi, ma stranamente non c’è Taxiarchia ad attenderci. C’è un signore col camioncino con scritto studios Michalis che vuole portarci da lui e mi infastidisce pure un po’. Dopo un po’ ci dice che da Taxiarchia ci porta lui e carichiamo così i nostri bagagli.
Arrivati da Taxiarchia capiamo subito che qualche cosa non è andata per il verso giusto e ci viene detto che per la prima notte dobbiamo alloggiare da Michalis. Dice che dobbiamo sempre confermare il giorno prima del nostro arrivo. Per cui vi raccomando, per evitare problemi ricordatevi tutti di farlo.
Lo studio è molto ordinato e spazioso, c’è un bagno ed un angolo cottura e pure la raccolta differenziata.
Incrociamo subito un italiano col figlio che ci dà subito alcune utili informazioni sull’isola.
Lipsi |
Lipsi è stato, come per Patmos, un vero colpo di fulmine. La cattedrale troneggia sul porto e sembra di essere in un paesino cicladico. La immaginavo inoltre più piccola, mentre ha una bella passeggiata sul mare con tanti bei ristoranti, una bakery meravigliosa dove sin dal mattino presto c’è la fila per le cose squisite che ha ed inoltre ti regalano sempre qualche cosa, o un pane o un dolce.
Ci sono 2 medici, ma non c’è più la farmacia che c’era lo scorso anno.
Ci sono supermercati, diversi negozi di frutta ed un solo negozio di souvenir ed abbigliamento molto, molto carino. In negozio c’è Anna, una bella ragazza universitaria di Rodi, che andremo spesso a trovare.
L’ufficio turistico è chiuso, ma sono ben esposti gli orari dei bus ed il costo dei taxi.
In bus il biglietto costa 1 euro e se si è più di una persona spesso convine il taxi; le distanze comunque sono tutte brevi .
In bus il biglietto costa 1 euro e se si è più di una persona spesso convine il taxi; le distanze comunque sono tutte brevi .
E la bellezza dell’isola “piccola”, come viene chiamata, sta nel fatto che per andare nelle diverse spiagge i percorsi sono anche brevi.
L’isola è rilassantissima: totale silenzio, nessun “chiassone”, grilli e galli che danno una sensazione di totale natura.
È comunque ben servita e come taxista noi abbiamo scelto Michelis che si è rivelato bravissimo.
Depositiamo tutto e non perdiamo tempo; andiamo subito alla Lindou beach che è a 10 minuti a piedi dal porto con dietro l’albergo Aphrodite. È una spiaggia non molto grande, ma neppure affollatissima, il mare è azzurrissimo e ci sono le classiche tamerici. Proseguiamo poi, sempre a piedi, fino alla spiaggia di Kampos prima e poi al Monastero Théologos con la cupola blu, più distante, ma vicinissimo al mare e lo fotografo da tutte le postazioni possibili ed immaginabili.
Depositiamo tutto e non perdiamo tempo; andiamo subito alla Lindou beach che è a 10 minuti a piedi dal porto con dietro l’albergo Aphrodite. È una spiaggia non molto grande, ma neppure affollatissima, il mare è azzurrissimo e ci sono le classiche tamerici. Proseguiamo poi, sempre a piedi, fino alla spiaggia di Kampos prima e poi al Monastero Théologos con la cupola blu, più distante, ma vicinissimo al mare e lo fotografo da tutte le postazioni possibili ed immaginabili.
panorama sul Monastero Théologos |
Monastero Thèologos |
Al ritorno un bellissimo bagno a Lindou e poi di nuovo a casa.
Ci informiamo anche subito della possibilità del giro delle 5 isole.
Ci vanno Rena a 20 euro cad. ed il Margherita, che pare anche più bello come barcone a 15 euro. Il giro che fanno è lo stesso.
Anche Taxiarchia ci consiglia il Margherita e ci dice che c’è in atto fra le 2 barche una “battaglia”. E ce ne accorgeremo durante il tour.
Ci si può prenotare scrivendo il nome su un foglio e così facciamo e prenotiamo sul Margherita che si rivelerà un’ottima scelta.
Ci si può prenotare scrivendo il nome su un foglio e così facciamo e prenotiamo sul Margherita che si rivelerà un’ottima scelta.
prenotazione giro delle 5 isole |
Chiediamo anche per le previsioni mare e vento per andarci nel giorno migliore e decidiamo che è meglio fare il tour domani.
Tutti i ristoranti hanno esposti grandi cartelli con i menu ed i prezzi anche in italiano, perchè l’isola è un pezzo di Italia. Ho letto che è frequentata da milanesi un po’ snob….io non ne ho visti. Ho incontrato solo persone carine ed educate, diverse famiglie con bambini o con figli adolescenti e naturalmente tanti giovani.
I milanesi hanno costruito solo bellissime villette fra la natura meravigliosa.
Abbiamo quindi la fatica di scegliere dove mangiare !!!
Avevo letto di Manolis taste che è su in paese. Facciamo un giro, ma non ne siamo molto convinti perché abbiamo avuto informazioni contrastanti. A tavola vi sono 3 inglesi diversamente giovani, molto, molto allegri con i quali abbiamo una conversazione che sono più battute che altro, metà in inglese e metà in italiano. A loro dico che non si capisce per nulla dal mio colorito inglese che sono italiana ed il più allegro di tutti mi dice “poco poco!!!)
Ci attrae molto il ristorante “Pefko” sul lungomare molto piacevole e ben arredato ed il menu è anche in italiano: io crema di fave 4 euro –gigantes (che sono fagioli grandi in sugo di pomodoro e cipolla) - peperoni grigliati con formaggio ed alici agnello alla griglia – euro 26,5. Cucina squisita.
La signora mi spiega alcune cose dell’isola: mi dice che tramonti sul mare non se ne vedono, ma si dovrebbe salire sulle colline e mi raccomanda di fare il giro delle 5 isole. Ad Arki mi dice che c’è un bellissimo negozio per noi donne e ci sono anche cose per bambini e si raccomanda di portare scorte d’acqua .
Ma il discorso acqua non esiste sulle isole visitate. Ovunque, nei ristoranti, nei bar, sulle barche dei tour, l’acqua la paghi sempre come al supermercato 0,50 la bottiglia piccola e 1 euro quella grande da 1,5 lt. Costa solo di più quella gasata 2,50 la bottiglia da 1 lt.
A Lipsi si dorme benissimo nella pace assoluta. Ti svegliano i galli molto presto (ed è piacevole pure questo, tanto poi mi riaddormento ancora).
Martedì 06.08.13
Questa mattina i galli mi hanno svegliato alle 6,20. Dopo un po’ vedo Paolo che nel letto scalcia tutto agitato……..mica gli starà venendo un colpo!!!! Lo sveglio e gli chiedo che cos’ha e lui “stavo giocando a calcio”!!! Queste meravigliose isole me lo hanno pure ringiovanito il nonnetto!!!
E dire che i primi giorni faceva pure storie per camminare ed ora va che è una meraviglia.
E dire che i primi giorni faceva pure storie per camminare ed ora va che è una meraviglia.
Alle 9 ci viene a prendere Taxiarchia e ci porta da lei sistemandoci in uno studio al primo piano. Finalmente siamo sistemati !!!
Miramare studios |
Facciamo rifornimento alla bakery, scegliere è sempre spaziare in squisite golosità.
Si parte alle 9,30 per il tour delle 5 isole. e si ritorna alle 19,15.
Giro di una bellezza insuperabile. Non si può andare a Lipsi tralasciando questo tour.
Sulla barca siamo tutti italiani, ma un gruppo di simpaticissime persone: tante famiglie, tanti adolescenti. Conosco Arianna di Milano, anch’essa innamorata delle isole greche, che si tratterrà fino al 21 agosto ed è inevitabile scambiarsi informazioni e parlare dei diari di Ornella in particolare e di Michele che ha realizzato il bellissimo sito “maldigrecia”. Lei è iscritta ad un sito “isole della Grecia” dove si pagano 15 euro per accedere. Durante il tour anche la figlia di 14 anni Francesca mi parla e mi racconta le sue esperienze (quanto sono carini questi adolescenti !!!!) e mi dice pure che quando sono stati in vacanza ad Astypalea, lasciando l’isola, ha pianto.
Macronissi - un angolo di paradiso con un acqua verde smeraldo; sosta per il primo bagno. C’è una grotta dove parecchie persone vogliono entrare….ma attenzione perché una ragazza dell’altro barcone si è fatta parecchio male alla testa
Aspronissi – che significa isola bianca. Ci fermiamo di lato per fare il secondo bagno: è una vera visione, ogni sfumatura di azzurro, ma la visione presto verrà interrotta dall’antipatica Rena che si piazza proprio davanti a tutti ed impedisce di fare le fotografie!!
Tiganàkia - sosta per il terzo bagno: Un mare blu a macchie di leopardo che incanta !!! Peccato che il “Rena” si piazza proprio in mezzo alle macchie” e non potrò fare le bellissime foto che spesso vedo pubblicate ed inoltre strombazza sempre con alto volume musica high-techn…almeno sonasse musica greca !!!. Tiganàkia è praticamente una spiaggia di Arki raggiungibile in 15’ dal porto.
Tiganakia beach |
Conosciamo diverse persone che hanno soggiornato qui ed una coppia, per via del mare mosso, anziché 2 giorni ha dovuto rimanere per 5 giorni.
Arki – un piccolo porticciolo, una piazzetta con due ristoranti ed il bellissimo negozio dove c’è di tutto e di più e non le paccottiglie di certi negozi di souvenir: dagli abiti alla bigiotteria molto graziosa. Diversi articoli anche per bambini, mentre si trova ben poco nel negozio di Lipsi.
Ed anche qui si fa shopping, tanto Paolo se si tratta delle nipotine si scioglie come neve al sole.
Mentre arriviamo ad Arki una ragazzina mi fa notare il lato destro della baia dove c’è l’ unica sorgente ed un’unica casa nascosta da un folto gruppo di alberi.
Parecchi sono gli adolescenti sulla barca che fanno gruppo fra loro e si divertono molto.
Conosco anche una famigliola di Lecco con un biondissimo ragazzino. Alloggia all’hotel Panorama e si trova benissimo. Anche con lei i discorsi sono tipicamente di maldigrecia. Ci diamo anche appuntamento al ristorante Pefko per la sera perché le devo dare gli orari dei bus di Kos. Hanno speso 35 euro all’andata col taxi per raggiungere la città dall’aeroporto e quindi desidera rientrare col bus e gli orari che abbiamo vanno a pennello per il loro volo. Fra due giorni tornano in Italia.
Vediamo, passando con la barca, la spettacolare spiaggia Monodendri
Maràthi: lunga spiaggia sabbiosa ombreggiata da tamerici, mare verde smeraldo, poche barche, una fila di graziosissimi ristoranti, bouganville ed hybiscus ed una quantità infinita di vasi di basilico dal profumo meraviglioso. Affittano appartamenti ed i 2 ristoranti vendono anche souvenir.
Salgo a vedere il vecchio kastro e la sua chiesetta e da lassù il panorama è splendido e quanto mi piace questa chiesetta !!!
A bordo ti offrono acqua e stuzzichini con tzaziki .
Al ritorno passiamo vicino alla chiesetta Théologos (subito dopo la spiaggia di Kampos); ci sono parecchie persone perché è la sua festa.
Cena da Yannis che si rivela un’ottimo ristorante: gamberi con feta 7,5 – spiedini misti 7,5 – peperoni e melanzane grigliate con feta 4,5. Ti offrono un dolce buonissimo.
Mercoledì 07.08.13
Mi sveglio, come al solito, presto.
Lascio dormire ancora Paolo e vado a fare un giro in Lipsi ed entro nella grande chiesa.
È in corso la Messa e mi siedo ed osservo anche quello che accade.
Le donne sono quasi tutte vestite di nero, gonnellina e camicetta, nessuna porta i pantaloni.
Assisto alla messa e, seduta, ho accavallate le gambe. Una di loro, molto educatamente, mi si accosta e me le sistema con un dolce sorriso sulle labbra.
L’altra donna seduta accanto a me, mi sorride e mi indica quando devo alzarmi e quando sedermi.
Tutte accendono candeline e baciano le varie icone.
C’è il quadro dei famosi gigli che dicono rifioriscano ogni anno.
I greci sono religiosissimi.
Rientro e ulteriore cambio camera, scendiamo a piano terra.
E probabilmente per scusarsi per questi disagi, Taxiarchia alle 9 del mattino ci accompagna in macchina al bivio dove cessa la strada asfaltata ed inizia il percorso sterrato in direzione Monodendri che per un tratto si può ancora percorrere con il motorino.
Passeggiata meravigliosa nella quiete assoluta e fra la natura che spesso sa essere molto generosa!!!
Non vi sono cartelli che indicano la strada da seguire e non incontriamo persone a cui chiedere, ma le istruzioni sono che bisogna sempre tenere la destra passando anche dei cancelli grandi.
Un primo tatto è fra campi dorati punteggiati da verdi alberi, caprette, chiesette poi si arriva ad una grande rete dove si vede il mare ed in lontananza Monodendri. Lì si entra in un cancelletto e si scende e con la vista costante su Monodendri: non ci si può sbagliare: 30 minuti di percorso.
Ci sono 4 persone, la spiaggia è di sassi, ma incantevole con il suo ginepro solitario.
La spiaggia non è molto adatta per un rilassante bagno e quindi dopo averla ammirata a lungo, con assoluta calma, godendoci la solitudine e la pace assoluta rientriamo (nel percorso incontreremo un paio di persone dirette alla spiaggia).
Prossima meta la spiaggia di Katsadia , bella spiaggia di sabbia con i tamerici, mare bello e con acqua che degrada dolcemente per cui molto adatta per i bimbi.
Katsadia beach |
C’è un ristorante bellissimo Katsadia Dilaila che è una vera cascata di bouganville, fiori, mille striscioline di stoffa di tanti colori ed un bel panorama sul male e su alcuni yacht.
In spiaggia assistiamo ad un battibecco molto animato che proviene dal mare fra un greco ed una coppia di italiani, la ragazza ha una fiocina in mano. Il tutto poi si risolverà in modo sereno perché più tardi rivediamo tutti e 3 sulla spiaggia e si stringono pure la mano.
Facciamo un bagno bellissimo.
Alle 12,25 bus per la spiaggia Hokhlakoùra. Si arriva col bus in 10’ in un punto panoramico sulla spiaggia con un mare azzurrissimo, sassi ed una fila di piccole tamerici.
Hokhlakoura beach |
Sulla sinistra c’è una bellissima villa rigorosamente bianca con un enorme terreno intorno.
Ci lavorano 2 greci alla realizzazione della stradina che porta alla spiaggia ed è inevitabile che inizi una chiacchierata con loro, chiacchierata che proseguirà tutte le volte che passiamo.
Ci dicono che la villa è di un italiano.
Scendiamo con accanto una giovane coppia con un bimbetto di circa 3 anni; il bimbo vede in terra, in mezzo alla stradina sassosa, un mazzo di chiavi. Non sappiamo che cosa fare e decidiamo di metterli lì accanto su un sasso per essere in evidenza nel caso i proprietari tornassero a cercarle.
Ma ripensandoci percorriamo tutta la spiaggia chiedendo a tutti se avevano perso le chiavi ed infatti gli ultimi sono una giovane coppia inglese che poi ci ringrazia infinitamente.
Mentre io e Paolo parliamo di raggiungere l’angolo della fotografatissima formazione rocciosa, ci sente una signora e ci dice che è pieno di bambini…manco fossero la peste!!!! E meno male che ci sono dei bambini, molto più piacevoli di certi adulti !!!
Mentre io e Paolo parliamo di raggiungere l’angolo della fotografatissima formazione rocciosa, ci sente una signora e ci dice che è pieno di bambini…manco fossero la peste!!!! E meno male che ci sono dei bambini, molto più piacevoli di certi adulti !!!
stupenda conformazione rocciosa |
stupenda conformazione rocciosa |
Andiamo in pochi minuti alla bellissima spiaggetta che si trova sulla destra di Hokhlakoùra ed è veramente un luogo magico.
In primo piano la caletta con l’acqua verdissima (la spiaggia è di sassi bianchi ma levigati e verdi sono anche i sassi nell’ acqua), la bellissima formazione rocciosa e sul fondo la spiaggia di Hokhlakoùra con un mare azzurrissimo.
Vi sono due giovani famiglie con 3 ragazzine: Sveva, Arianna e Verena (sì proprio Verena, non ho sbagliato a scrivere) molto graziose, simpatiche e socievoli che attraversano a nuoto il foro e circonvallano la grande roccia. Lì i bagni sono inevitabili e dall’acqua non si uscirebbe mai.
Andiamo poi alla conquista dell’altro lato della spiaggia Hokhlakoùra. Infatti proseguendo la strada sterrata che c’è costeggiando la villa in circa 10’ si arriva ad una nuova visione: una lunga spiaggia preceduta da un campo d’oro, scendendo poi sulla sinistra si raggiunge la spiaggia di Tourkòmnima ed andando oltre la solitaria graziosissima chiesetta la visione su 3 spiagge e lì il panorama è veramente notevole!!!
E chi è l’unico “bandolero stanco” sdraiato su una delle 3 spiagge ?!?!
Graziosa la chiesetta che domina le 3 spiagge...
In spiaggia ritroviamo 3 italiani che avevamo incontrato alla Panagia di Lefteris a Patmos e che sono bergamaschi.
Risiedono lì in una bella villa con vista sul mare:
Ed è inevitabile che i discorsi cadano sulle isole greche, su informazioni sulle isole, sull’interesse loro per i siti che ne parlano e su come possono fare per scrivere il loro diario al Maldigrecia.
Torniamo alla fermata del bus e, di corsa, mentre Paolo protesta che non ce la farò mai, raggiungo la Panagia Harou, a cui gli abitanti di Lipsi sono molto devoti. Io vado da sola e riesco tranquillamente a ritornare da Paolo per prendere il bus….ma come stressa quando pensa che perdiamo il bus !!!
Cena da Yannis, un simpatico ristorante con decine di zucche colorate appese. Si mangia molto bene io moussakà e Paolo calamaro fritto.
Questa sera alla piazzetta ci sono i balli folcloristici
Questa sera alla piazzetta ci sono i balli folcloristici
È comunque bello essere su un’isola piccola perché spesso si incontrano le persone simpatiche che si sono conosciute.
Giovedì 08.08.13
Mi sveglio sempre presto a Lipsi; non voglio perdere tempo perché qui le ore sono preziosissime, la natura ci aspetta.
Taxiarchia chiede al taxista Georges se ci può portare a Kimisi e lui dice che non lo può fare perché la strada è brutta. Strano perché anche il foglio con i prezzi dei taxi indica Kimissi 7 euro ed è praticamente il tragitto più lontano.
I bus non partono prima delle 10,30. Sono le 8,30, scendiamo alla piazzetta e troviamo il taxista Michelis tel. 6942409677 e da lui ci facciamo portare alla spiaggia, dichiarata da tutti la più bella di Lipsi: Platys Gialòs. .
In 10 minuti siamo là. Il mare è di un bellissimo colore turchese. Ancora non c’è nessuno. È una piccola spiaggia con tamerici e un ristorante che è ancora chiuso.
In 10 minuti siamo là. Il mare è di un bellissimo colore turchese. Ancora non c’è nessuno. È una piccola spiaggia con tamerici e un ristorante che è ancora chiuso.
Plati Gialos beach |
Non ci rimaniamo per molto perché non è la nostra spiaggia. Vi sono sassi, ma sono appuntiti e non lisci come in tante altre spiagge, per cui entrare in acqua è un impresa e proseguono per un bel po’ anche in acqua.
Un rapido sguardo molto eloquente con Paolo e decidiamo di chiedere al primo taxista che arriva di portarci a Kimisi. Ed infatti dopo mezz’oretta arriva il nostro taxista preferito Michelis che ci accompagna senza alcun problema a Kimisi. Avevamo pensato anche di fare il tratto a piedi, ma è stato meglio fatto col taxi. Infatti, fatto un pezzo di strada di rientro verso Lipsi, si devia a destra e lì inizia una lunga e larga strada asfaltata ed in salita di veri grandi tornanti, per poi ridiscendere ancora per alcuni tornanti verso il mare. Il taxi, le macchine ed i motorini possono arrivare fino a quando la strada scende verso il mare e si interrompe. Da lì si deve scendere a piedi per 10’ su un tratto molto sassoso.
Rimaniamo d'accordo col taxista che lo chiameremo per venirci a riprendere.
Kimisi beach |
Kimisi beach |
Questa è la spiaggia che io chiamo alla Robinson Crusoe. Qualcuno l’ha definita sporca, ma credetemi, scendete perché è piacevolissima.
La spiaggia è di sassi (ma riesco benissimo a camminare) ed è situata praticamente in una gola fra montagne. Il mare è azzurro, c’è una chiesa ed un sentiero perfettamente lastricato che porta alla chiesetta dove vive l’eremita Calogero Vassilis. Il vecchio eremita Filippos è da anni morto.
Sulla spiaggia vi è una coppia giovane comodamente piazzata sotto un grande tendone che crea un’ombra meravigliosa. Hanno un paio di sdraiette ed accanto c’è una piccola tenda per dormire. Lì ci fermeremo per quasi tutto il giorno. Bagni a non finire e notiamo pure tantissime farfalle che si posano tranquillamente su Paolo.
Verso mezzogiorno saliamo verso la casa dell’eremita.
salita all'eremo |
Con calma assoluta facendo tranquillamente le consuete foto e con la visione costante di un panorama bellissimo arriviamo in alto dopo 40 minuti.
chiesetta dell’eremita Calogero Vassilis |
Lassù non c’è nessuno. È piccolissima, la porta è aperta, entriamo un po’ titubanti. Ci sono poche cose, non c’è un letto e nella stanzetta accanto la minuscola chiesina. Fuori c’è anche un cesto con della frutta. Non c’è un filo d’ombra e vi sono anche alcuni mattoni per un probabile iniziato lavoro.
discesa dall’eremo |
discesa dall’eremo |
Ci riposiamo un po’ e poi ridiscendiamo tranquillamente in 25 minuti e la discesa con lo spettacolo sul mare è molto piacevole.
panorama su Kimisi beach |
Arrivati sul fondo noto che fuori dalla chiesetta c’è una persona che parla: vestita di nero, ha i capelli lunghi e dopo un po’ lo rivediamo che sale verso il sentiero, deve essere l’eremita.
La coppia inglese giovane lascia il tendone e ci dice che non è loro, per cui possiamo sederci tranquillamente. E chi si sposta più da quel posto bellissimo!!! Lì ci fermeremo fino al tardo pomeriggio.
Quando Michelis ci ha portato a Kimisi, sulla vetta, prima di scendere abbiamo notato un grande sito circondato da mura che pare quasi un castello, ma che mostra segni di essere un cimitero.
Non sempre è facile intendersi bene con le persone di Lipsi che difficilmente parlano italiano o inglese e richiamiamo Michelis dicendogli ripetutamente Kimissi. Certo lui deve essere anche certo di intenderti bene, perché arrivare fin quassù è un bel tratto che porta esclusivamente a Kimisi.
Prima di chiamare Michelis risaliamo noi a piedi il tratto di strada asfaltato con tornanti ed arriviamo a quello che è un grande cimitero che presumo di guerra, visto anche i busti di famosi personaggi. Faccio le dovute foto, ridiscendiamo e lo incontriamo un paio di tornanti più sotto. Senza nulla contrattare, ci farà pagare 5 euro anziché le 7 previste per il tratto Lipsi/Kimisi ( Platy Gialos/ Kimisi).
cimitero |
Dico a Taxiarckia che all’eremo non abbiamo trovato l’eremita e la cosa le sembra molto strana.
Siamo indecisi su dove cenare, ma decidiamo di ritornare da Pefko perché a noi sembra che la cucina sia leggermente più raffinata di quella di Yannis, ma solo leggermente, entrambi sono ottimi ristoranti.
I prezzi poi in qualsiasi isola sono pressappoco gli stessi e variano di poco.
Io prendo la moussaka e Paoloil calamaro fritto – tutto squisito
KALYMNOS
l’incompresa
Venerdì 09.08.13
Mi sveglio presto.
Bisogna sfruttare anche la mattina, perché alle 13 abbiamo la Dodekanisos che ci porterà a Kalymnos.
Faccio un giro di ricognizione dietro alla casa di Taxiarchia in alto e da lì il panorama è spettacolare; conto ben 12 chiesette bianche con la cupola turchese.
chiesette a Lipsi town |
Alle 8,30 prendiamo il nostro taxi Michelis ed torniamo ad Hokhlakoùra. L’ultimo bagno lo vogliamo fare alla spiaggetta nostra preferita. Prima però voglio rivedere le 3 spiagge dominate dalla chiesetta bianca con la cupola turchese. Ho anche il sole favorevole perché il luogo è veramente molto bello.
Non c’è nessuno né sulla spiaggia Hokhlakoùra né alla nosra preferita. Foto e bagni favolosi e cado pure vestita in acqua e Paolo mi ha immortalato.
Adeliana |
Alle 11,30 il taxi ci riprende per tornare da Taxiarchia.
“Il paese è piccolo e la gente mormora…..” Si è già sparsa la voce che non abbiamo trovato l’eremita a Kimisi. Taxiarchia ci dice che non l'abbiamo trovato perchè era a raccogliere il tiglio.
Ci spiace un sacco lasciare Lipsi e Taxiarchia che è stata generosa nelle sue manifestazioni di simpatia.
Abbiamo potuto assaggiare le sue torte squisite, i fichi, il melone, il pane nero buonissimo di Lipsi ed uno me ne ha anche dato da portare in Italia…..forse è proprio quello che usano per cucinare i Takos di Creta?!?!?!
Il grande amico ELENIKO mi ha passato un sito di cucina greca….spero solo che riusciamo a combinare qualche cosa, perché i greci in fatto di cucina sono artisti.
Qualsiasi cosa abbiamo mangiato ed anche piatti molto abbondanti, mai abbiamo avuto problemi ed è forse per quello che a Lipsi non serve una farmacia. Si sta divinamente !!!
Alle 12 Taxiarchia ci accompagna al porto. Baci ed abbracci...dimenticavo ora non è più bionda come appariva nel diario di Ornella, è di una bella tonalità sul rosso !!!
Al porto incontriamo Arianna. Ci fa ancora i complimenti. Quanto vorrebbe che anche i suoi viaggiassero come noi!!!
La Dodekanisos è comodissima e veloce.
Arriviamo a Kalymnos alle 16.
Pothià dal mare – notare la chiesetta bianca sulla montagna |
L’arrivo a Kalymnos è sempre molto emozionante; diciamo che Pothià è una città molto più bella vista dal mare con la sua ampia corona di case che scendono a cascata sul mare, in alto sulla sinistra l’enorme croce e sulla destra la candida chiesetta bianca in una montagna completamente brulla.
In primo piano si vede il Palazzo del Governatore fatto dagli italiani, la bellissima cattedrale Christos con le cupole d’argento.
Subito dopo il porto c’è l’ufficio del turismo ed accanto la stazione dei bus.
L’albergo da noi scelto con booking.com è l’Olympic che appare subito a sinistra della baia. Sembra lontano, probabilmente perché cominciamo ad essere cotti, per cui ci facciamo accompagnare dal taxi - 5 euro.
Abbiamo la camera al 3° piano che è proprio bella. Da una finestra hai il panorama sulla baia, mentre dall’altra finestra vedi in alto il Monastero ag. Savvas e l’enorme croce.
Usciamo subito per vedere come orientarci sull’isola.
Entriamo subito, proprio, vicino all’ hotel verso il porto, alla fabbrica di spugne Papachatzis.
laboratorio di spugne Papachatzis |
C’è un giovane e bel signore che ci mostra come sono le spugne quando vengono raccolte, come vengono lavate, sistemate per togliere le imperfezioni e centrifugate.
Parla perfettamente l’italiano, anzi meglio di noi perché senza cadenze dialettali.
Si rivelerà anche il nostro ufficio informazioni perché l’ufficio del Turismo, localizzato proprio al porto, è aperto dal lunedì al venerdì.
Comperiamo alcune spugne. Quelle belle e chiare vengono trattate con l’ acido cloridrico perché così le gradiscono meglio i turisti, ma quelle più scure sono migliori ed eterne.
Chiediamo anche per la possibilità di noleggiare un’auto, ma non ce ne sono. 2/3 sono i noleggi.
Non vogliamo perdere tempo e col taxi saliamo subito al Ag. Savvas. Il tratto stradale è abbastanza lungo perché si sale in montagna, ma il taxi prima attraversa diagonalmente tutta la cittadina di Pothià come se si dovesse dirigere verso Massouri, poi devia e rientra salendo verso il Monastero. Non abbiamo ben capito poi se quella era la strada giusta da percorrere o quella volutamente allungata dal taxista. Arrivati, c’è solo la chiesa all’ingresso aperta, mentre il Monastero è chiuso. Per cui chiediamo al taxista di attenderci e poi ridiscendiamo con lui. (totale 13,50 euro)
Da lì il panorama su Pothià è splendido e vi sono vere raffiche di vento. Si può chiaramente vedere l’azzurro Hotel Olympic.
Da lì il panorama su Pothià è splendido e vi sono raffiche di vento. Si può chiaramente vedere l’azzurro Hotel Olympic. |
Pothià ha 16.000 abitanti, ma dal panorama sembra una città molto più grande.
La chiesa è meravigliosa, tutta piena di affreschi, icone e quadri.
Di fronte al nostro albergo c’è la barca MANIAT che ogni giorno porta all’isola di Pserimos; parte alle 9,30 e ritorna alle 16,30. Il tragitto dura circa 50’. Il costo per tratta è di 5 euro a persona.
Ceniamo al ristorante Rebetiko, consigliatoci dal nostro informatore turistico. Ma quanto sono belli e carini i greci !!!
Il ristorante è sul lungomare (dove del resto sono tutti i ristoranti di Pothià) e si trova in fondo oltre al Palazzo del Governatore di fronte agli yacht e lì non c’è l’ affollamento che c’è vicino all’albergo Olympic
La cena è stata perfetta, ottimo consiglio abbiamo avuto.
Un piatto ovale della grandezza dei nostri da portata con orata alla griglia e contorno di insalata greca 7,50 euro, polpette di polipo (specialità esclusiva a detta di Papachatzis ) euro 4 – verdure grigliate all’ aceto balsamico 5 euro.
Passiamo poi dall’agenzia che c’è vicino al nostro hotel per conoscere gli orari dei traghetti per Astypalea, perché è ormai è certo, il prossimo anno nel nostro giro ci sarà sicuramente.
PSERIMOS
solo natura
Sabato 10.08.13
Alle 9,30 partiamo alla volta di Pserimos, che già conosciamo per aver fatto il tour delle 3 isole da Kos, ma che desideriamo rivedere e godercela un po’.
Avlaki |
Le persone a bordo sono quasi tutte greche ed il collegamento quotidiano c’è solo da Kalymnos (e non da Kos da dove partono solo i barconi dei tour alle 3 isole) perché Pserimos fa parte di Kalymnos.
La barca serve anche per i rifornimenti di tutti i generi: frutta, verdura, acqua minerale ecc; c’ è persino un grande albero nel suo vaso.
Ci siamo riforniti per pranzo alla bakery di Pothià ed anche lì la Grecia non si smentisce per varietà e bontà dei suoi dolci. Alcuni dicono troppi ricchi di miele, ma non ci sono solo quelli, vi sono mille varietà di stuzziconi dolci e salati .
Kalymnos si rivelerà, comunque, l’isola con i più bassi costi.
La giornata è bellissima.
Arrivati a Pserimos ci piazziamo subito seduti ad un bar con le comodissime sedie a regista e lì iniziano i vari bagni della giornata.
Chiediamo anche alla ragazza le possibilità di alloggio e ci da il suo biglietto da visita e dice che il costo sarà 20 euro per camera ad agosto, sarà, perché proprio lì dietro il bar le camere verranno ultimate per la prossima stagione.
Pochissimi sull'isola parlano italiano o inglese, ma solo greco. Solo il venditore di spugne allegro e cicciottello (la sua bancarella è proprio nella zona di arrivo dei barconi del giro delle 3 isole) mi spiega che strada seguire per arrivare alla spiaggia di Vathi e da lui acquisto anche una grossa spugna, rigorosamente scura.
Ci dirigiamo verso la chiesetta del paese ( e lì c’ è una graziosissima ragazza che vende la frutta con un camioncino ) e sproseguiamo fino ad un incrocio dove si volta a destra. Lì incontriamo un ragazzo italiano solo che ci da alcuni dettagli perché il percorso perché non è assolutamente indicato, la montagna è completamente brulla con solo alcuni alberi di riferimento.. A sinistra invece si va alle spiagge di Marathonta e Tafos.
Incrociamo anche un complesso in pietre in costruzione.
Curviamo a destra e lì già un signore del posto col suo camioncino ci da un passaggio fino all’estrema possibilità di transito…le strade a Pserimos non ci sono.
Incominciamo quindi a salire la montagna non incontrando anima viva.
percorso Vathy |
percorso Vathy |
percorso Vathy |
percorso Vathy |
Vediamo in alto un unico albero che è il punto di riferimento per la discesa e quando si arriva lassù il panorama sulla spiaggia è da mozzare il fiato.
Siamo anche un po’ stanchi anche se c’è da dire che in tutti i nostri spostamenti e camminate su tutte le isole ci ha sempre accompagnato una gradevolissima brezza. Paolo vorrebbe quasi rinunciare alla discesa, ma dopo una breve sosta all’ombra dell’albero, in 10’ minuti si arriva in paradiso.
Abbiamo impiegato un'ora, ma ne vale sicuramente la pena.
Vathy |
Il turchese del mare è fosforescente, ci sono solo 2 persone ed al largo un barcone che strombazza a tutto spiano musica moderna, in acqua tantissime persone che sembrano dei piccioni a mollo.
In lontananza si vedono dei grandi cerchi (che si notano anche entrando con il traghetto in Kalymnos). Il nostro ormai più che affidabile informatore turistico ci dirà poi che sono allevamenti di pesci che vengono esportati in Italia
Bagni meravigliosi e Paolo non vuole più uscire dall’acqua.
discesa verso Avlaki |
Rimaniamo fino a quando, orologio alla mano, pensiamo che scada il tempo per potere riprendere la barca di ritorno. Ormai la passeggiata è quasi tutta, tranne il primo breve tratto, in discesa con un bel panorama su Avlaki.
Informazioni turistiche sull’isola non ve ne sono. Fotografo i tabelloni che mostrano la piantina dell’isola ed i percorsi possibili con i relativi km.
Torniamo a Kalymnos.
Cavallo vincente non si cambia ed a cena torniamo da Rebetiko:
spaghetti alla crema di latte, gamberi e garlic sauce 7,5 …..abbondantissimi e squisiti calamari fritti 8 euro.
È sempre bellissimo il panorama dalla nostra camera verso il Monastero Ag. Savvas
e verso il mare e sulla città.
panorama sulla costa di Kalymnos, su Platy e sul fondo, più grande, Pserimos |
Sotto l'albergo ci sono alcuni locali che hanno musica, ma chiudendo le finestre, la camera é perfettamente insonorizzata e con una leggera aria condizionata si dorme che è una meraviglia. Anche al mattino il risveglio è bellissimo, lì sorge il sole e piano piano la vita in città riprende.
Domenica 11.08.13
Prendiamo subito il bus per Myrtiès e Massouri. Facciamo un tratto a piedi ed arriviamo alla barca che ogni mezz’ora parte per l’isola di Telendos . C’è un avviso che dice che se non vi sono persone, parte alla mezz’ora successiva. Il traghetto costa 2 euro per persona per tratta – durata 20’ .
Telendos |
Telendos |
Telendos è un isolotto vulcanico che è stato separato da Kalymnos da un violento terremoto nel 554 d.c.
Sul lungomare vi sono parecchi ristoranti.
Ci dirigiamo subito verso la spiaggia Hokhlakàs dove, proprio all’inizio della discesa verso la spiaggia, vi è il sito archeologico della Basilica cristiana di Ayia Triada, stranamente addobbato con mazzi di fiori bouganville ed altri fiori. Ci dirigiamo verso la necropoli cristiana ma la stradina passa accanto ad una casetta dove vi sono 5 cani veramente ringhiosissimi……se questi saltano la rete, ci divorano, quindi torniamo indietro.
Hokhlakàs beach |
La spiaggia è di sassi luccicanti neri. È attrezzata e vi sono grossi sassi sulle sdraio, per evitare che volino probabilmente per il vento . Lì non c’è nessuno.
Ed è lì che vediamo sulla vetta di Telendos un cappello di nuvole, saranno le uniche nuvole che vedremo nel nostro viaggio, perché ovunque mai abbiamo visto una sola nuvoletta.
Non siamo molto attratti dal bagno lì anche perché il mare è mosso e decidiamo di ritornare a Pothià, riprendere il bus per andare al fiordo di Vathy; spesso i nostri programmi sono improvvisati.
pranzo sul terrazzo |
Passiamo dal nostro albergo e pranziamo sul terrazzo con vista panoramica. Il tempo per rilassarci un po’ ed alle 14 prendiamo il bus.
Vista dal mare all’arrivo quella strada sembra monotona, corre trasversalmente in alto alla montagna brulla, mentre percorrendola penso sia la strada più panoramica di Kalymnos. Prima si vedono i vecchi cantieri, la centrale elettrica che è un vero cimelio in legno, una prima baia con l’indicazione anche di un ristorante, altre baie bellissime, in alcune tanti allevamenti di pesci ed infine si arriva molto in alto ed appare una vera visione:
Vathy, uno spettacolare lungo fiordo,
una delle due chiesine vicine con le classiche cupole turchesi,
di fronte un Monastero bianco,
tante barchette colorate e yacht.
Vathy è un’immensa vallata circondata da montagne colma di coltivazioni di aranci, limoni, olivi che stranamente si chiude ad imbuto in uno stretto e lungo fiordo.
Il paesino sul mare è Rina beach. Ci sono alcuni deliziosi negozietti (che immancabilmente mi attraggono parecchio ed anche lì trovo un inglese che mi fa da traduttore con la signora del negozio che parla solo greco ) ed alcuni ristoranti.
Per poter fotografare meglio il fiordo, salgo alle chiesette.
Alcuni ragazzini si buttano nel mare dai bordi del fiordo perché lì non c’è spiaggia.
Lì proprio in un ristorante/bar prendiamo uno squisito e fresco frappé alla fragola e misto esotico.
C’è anche un cartello con indicate delle località ed il numero di telefono del taxi-boat. Sarà poi sempre il bravissimo Papachatzis a precisarmi che in quella zona vi sono le più belle spiaggette dell'isola raggiungibili con i taxi-boat.
Già ho il programma per il prossimo anno quando passerò da Kalymnos!!
Alle 17,20 riprendiamo il bus per Pothià, è l’ultimo bus della giornata.
Al rientro il bus ci fa scendere all’inizio del lungomare, non alla stazione finale dei bus vicino al porto.
Andiamo allora a vedere da vicino la cattedrale Christos: bellissima, ma ancora più bello è stato vedere l’uscita del battesimo di un bimbetto.
Le decorazioni esterne tutte a palloncini azzurri e gialli, un lungo tavolo molto graziosamente addobbato e con tanti piatti colmi di stuzzichini per il rinfresco.
Bellissimo il bimbo, ma bellissimi anche la mamma ed il papà.
Anche lì lascio in attesa Paolo per salire a vedere e fotografare più da vicino la chiesetta bianca che sta in mezzo alla montagna completamente spoglia.
Di questa chiesetta, solitaria appollaiata sulla montagna brulla, già qualche cosa mi aveva accennato il primo taxista, ma poi ho richiesto a Papachatzis e lui mi ha detto che lì sono morti 5 giovani per le grosse mine che usano far scoppiare a Kalymnos. Certe famiglie hanno questa usanza e quando vi sono matrimoni o altre ricorrenze lo fanno anche se è pericolosissimo.
Cena di nuovo da Rebetiko: 10 dolmadés di vite e verze 6,5 e sono ben 10 polpette – Paolo desidera riprovare le polpette di polipo 4 euro – garlic bread che praticamente sono un pane tondo molto morbido e caldo, tagliato a metà, strofinato con aglio e erbette locali - buonissimo
Lunedì 12.08.13
Nel pomeriggio abbiamo il traghetto per Kos, quindi bisogna sfruttare bene le ore che ci rimangono.
Kalymnos. l’ho chiamata l’isola incompresa perché non è molto frequentata per il turismo marino, ma è più metà degli escursionisti alpini (infatti dall’11 al 13 ottobre vi sarà un raduno internazionale).
È un’isola che non si ama subito come le altre, ma piano piano fa scoprire i suoi gioielli ed è veramente molto bella.
Prendiamo alle 7,30 il bus per il Monastero ag. Savvas (quello dopo sarà solo alle 10,30) che troviamo fortunatamente aperto.
Ed è stato lì che Paolo ha inviato un messaggio, a mia insaputa, alle nipotine Sara e Giulia:
“tra mille chiesine, chiesone, Monasteri e candeline accese, la nonna non la potete più chiamare nonna Ade, ma suor Ade. Ed infatti la sera mi chiamano e sorridendo mi dicono “sei suor Ade???”
Il Monastero é già aperto e regna una pace assoluta. Non c’è più il vento dell’altro giorno
Le suore con cui abbiamo tentato di parlare parlano solo greco e siamo solo riusciti a capire che oggi era aperto fino a sera, mentre domani sarà chiuso.
Solo le foto possono rendere la bellezza e la grandezza di questo luogo. Si può anche vedere perché è aperta una minuscola cameretta a due letti delle suore.
Mentre faccio la fotografia ad un lungo cortiletto pieno, per tutta la sua lunghezza, di tanti vasi di basilico, arriva una suora; si gira solo leggermente di profilo per non farsi fotografare, ma permette la fotografia.
suora |
In primo piano appare, perché è l’alba, la grande croce ed il panorama sulle isole di Platy e Pserimos.
Ci restiamo un bel po’ perché quel silenzio è molto appagante.
E poi scendiamo, ma questa volta a piedi perché abbiamo visto che Pothià si può fare a piedi e più velocemente che con il taxi. E la discesa è un panorama meraviglioso sulla città che piano piano si avvicina ai nostri occhi, mostrando i suoi bellissimi gioielli.
Prima scendiamo alla croce che è veramente enorme; quel microbo che vedete sono io !!!
Poi riprendiamo la strada asfaltata che percorrono le macchine, per un primo tratto illuminata e, sopra alle lampade, dei pannelli solari.
Lì vediamo in una casetta il Museo del folclore “Kalymnian house museum”, veramente molto bello. È suddiviso in 6 parti, il signore ti da un opuscolo che descrive minuziosamente ed in un ottimo italiano, le varie stanze che sono 6, gli oggetti della casa e le consuetudini. Siamo solo noi a visitarlo per cui è ancor più bello godersi ogni angolo ed oggetto.
Lì vediamo in una casetta il Museo del folclore “Kalymnian house museum”, veramente molto bello. È suddiviso in 6 parti, il signore ti da un opuscolo che descrive minuziosamente ed in un ottimo italiano, le varie stanze che sono 6, gli oggetti della casa e le consuetudini. Siamo solo noi a visitarlo per cui è ancor più bello godersi ogni angolo ed oggetto.
Paolo, stranamente, lentamente la legge tutta, mentre io, ascoltandolo, faccio le foto. Per la verità (forse inizia a fare effetto il retzina che la sera beve a cena), intercala quanto scritto con alcune colorite sue considerazioni
Quando lo salutiamo ci chiederà anche di pubblicizzare in Italia il suo museo. Ingresso 3 euro.
È comunque molto interessante e ricco di foto antiche e di oggetti e di preziosi ricordi.
È comunque molto interessante e ricco di foto antiche e di oggetti e di preziosi ricordi.
Poco dopo inizia il tratto che con gradini scende fra le case ed arriva in breve proprio vicino al nostro albergo.
Abbiamo ancora un po’ di tempo e pendiamo un taxi che ci porta a Kàstro Kryssoberiàsed ai 3 mulini che abbiamo visto lungo il tragitto verso Martyès.
Il taxista si rivela subito antipatico. È rivolto verso il porto, ma per invertire la marcia, anche se lì può, arriva quasi fino al porto e poi lentamente fa il lungomare e andando sempre piano percorre la strada verso i mulini. Finge pure di non capire dove vogliamo andare ed invece di fermarsi alla piazzetta dove si curva per salire ai mulini, prosegue verso Mirtyès. Lo blocchiamo e prosegue attendendo di poter tornare con un’ altra via e poi ci lascia alla piazzetta, quando era lì che doveva proseguire i 100 mt. in salita dove prendevamo il sentiero verso i mulini. Contengo il mio nervosismo, ma dimentico poi sul taxi il mio adorato capellino mimetico che ho comperato lo scorso anno a Kos. Sono poi andata all’ufficio dei taxi, ma mi hanno risposto che vi sono 45 taxi ed io dovrei aspettare di vedere rientrare il taxi.
La zona dei mulini è molto bella ed il kastro, con i suoi bastioni imbiancati, è un colpo alla vista !!!
Salendo in cima al kastro si vede in lontananza un grande Monastero.
Paolo si ferma ai mulini ed io da sola salgo in tutto quel candore perfettamente tinteggiato.
Il panorama è strepitoso e le foto sono ormai tantissime.
Lassù incontro una giovane coppia italiana. Mi chiedono di fare loro una foto ed anche loro ne fanno una a me…
Poi mi dicono: “c’è giù un signore che grida un nome” È Paolo che ha paura di perdermi!!!
Fermiamo un taxi che già deve accompagnare un inglese al porto che ci da un passaggio; nonostante insistevamo nel pagare, non hanno voluto nulla. Non tutti i taxisti sono uguali, ci sono pure quelli molto carini.
È domenica e a Pothià i negozi sono chiusi, restano aperti solo quelli molto turistici. Per fortuna troviamo aperto una bakery, che prima non avevamo visto, in una stradina trasversale al lungomare. Il titolare parla solo greco, ma fortuna nel negozio c'è Demetra, una giovane ragazza di Kalymnos che vive a Montreal in Canada e che ha un ragazzo italiano. Fa la traduzione simultanea di tutte le squisitezze presenti; se il formaggio della morbidissima focaccia è morbido o più compatto e che crema c’è nei vari dolci.
Mi confermerà poi Papachatzis che moltissimi sono gli emigranti di Kalymnos.
Gentilissimo è stato il titolare dell’albergo che ci ha permesso di rimanere in camera fino alle 14, anche perché Paolo si era addormentato ed io ho chiesto questa possibilità.
All’Ente del Turismo riusciamo a passare prima della partenza del nostro traghetto per Kos.
C’è un signore gentilissimo che ci da il depliant dell’isola in italiano e gli orari dei traghetti per Astypalea.
Proprio in attesa del traghetto, conosciamo una giovane coppia italiana di ritorno da Astypalea che dicono meravigliosa. C’è qualche difficoltà per raggiungere alcune spiagge, ma ci sono anche i barconi che portano alle spiagge. Sono in ogni caso molto entusiasti.
La Dodekanisos arriva puntuale ed alle 16,15 arriviamo nuovamente a Kos ed alloggiamo, come lo scorso anno, all’hotel Koala dove subito ci riconoscono.
Mentre Paolo si fa un riposino io vado alla spiaggia vicina per un bagno.
Lì hanno aperto un nuovo ristorante italiano sul mare, molto carino, ma anche con prezzi decisamente più alti rispetto a quelli dei migliori alberghi della città: tzaziki 6 euro, pizza margherita 9 euro ecc.
Un giro a Kos ci vuole proprio e che ora rivaluto. Rispetto a Pothià è un affollamento distribuito in un centro molto più vasto ed architettonicamente più gradevole.
Ceniamo ancora da Elia
Martedì 13.08.13
Oggi libera uscita, Paolo ha alcune cose da sbrigare e da togliersi la paturnia del peso delle valigie.
Io col bus me ne vado alle terme da sola. Che meraviglia !!!
Ci sto un paio d’ore e trovo pure diversi italiani con cui fare una chiacchierata. C’è una giovane coppia che si sta godendo le terme piene di giovani, mentre il figlio è rimasto nel villaggio a Kardamena dove si diverte un mondo. Un’altra coppia risiede a Kefalos.
Dopo un paio d’ore riprendo il bus delle 13,30 e torno in albergo.
Il Paolo dopo aver chiesto sia in albergo che in altri posti, ha pesato le valigie: in farmacia!!! Vanno bene e sono al limite. E, a proposito, come è finita la storia del mio trolley al quale volevo spaccare via le rotelle??? L’ho messo nella mia valigia grande e l’ho riempito ben bene e altrettanto ho fatto negli spazi rimasti liberi. E come borsa mia a mano: un negozio di abbigliamento di Kalymnos , dove ho fatto acquisti super-scontati, mi ha dato un bel sacchettone di plastica pure robusta che ho riempito di tutti i regali che ho comperato.
In albergo ci verranno a prendere col transfert alle 18, per cui torniamo in centro, facciamo gli ultimi acquisti e fortuna vuole che i 2 regali per le nipotine che la sera prima erano al 30% di sconto oggi sono al 50% per cui ci è andata pure bene.
Alle 15,30 torniamo da Elia per gli ultimi assaggi. Io voglio provare i Takos 5 euro (diversi comunque da quella di Patmos) e Paolo una garlic sauce 3,5 euro; sono entrambi buonissimi; la garlic sauce spalmata sul pane è molto delicata.
Rientriamo con tutta calma e puntuale alle 18 il transfer ci porta all’aeroporto con un pulmino passando a Marmari a ritirare in un paio di alberghi altre persone.
All’aeroporto tutto O.K. i nostri bagagli pesano 39,9 kg. –
Volo easy-jet delle 21,20 – arrivo puntuale alle 23,15
In genere é molto difficile dire “sono stata felice”, ma in questo viaggio sono stata “felicissima”.
A casa abbiamo lasciato tutto: pensieri e preoccupazioni che ormai quotidianamente giornali e TV seminano. Italia e Grecia sono terre dove arte e natura hanno lasciato considerevoli impronte e non possono essere considerati paesi inferiori ad altri che di arte ne hanno propria pochina.
Mio figlio Cristiano con Mara e le adorate nipotine Giulia e Sara sono a Ios, Paros e Mykonos, felicissimi della vacanza.
Eravamo proprio in una bolla irraggiungibile da qualsiasi disturbo. Abbiamo visitato luoghi indiscutibilmente splendidi, fatto piacevoli incontri sia di greci che di italiani e dolcissimi profumi ci hanno accompagnato nelle campagne di Patmos e di Lipsi. A coronare il tutto l’ottima cucina greca.
Immancabilmente tanti greci ci hanno riconosciuto come italiani o sentendoci parlare o semplicemente vedendoci ed è stato sempre piacevolissimo.
Neppure il rientro mi ha rattristato perché ora per un bel po’ devo elaborare e godermi tutto quanto ho visto e ne sono corpose testimoni le tantissime foto fatte.
Arrivederci Grecia……….!!!!! E grazie di tutto.
Così l'articolo KOS - PATMOS - LIPSI - KALYMNOS E PSERIMOS
vale a dire tutti gli articoli KOS - PATMOS - LIPSI - KALYMNOS E PSERIMOS Questa volta, si spera in grado di fornire benefici a tutti voi. Va bene, si vede in un altro post articolo.
Ora stai leggendo l'articolo KOS - PATMOS - LIPSI - KALYMNOS E PSERIMOS l'indirizzo del link http://unadestinazione.blogspot.com/2013/09/kos-patmos-lipsi-kalymnos-e-pserimos.html
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