Ritrovarsi a Koufonissi - la ricerca dell'ultima spiaggia.

Ritrovarsi a Koufonissi - la ricerca dell'ultima spiaggia. - Ciao amico una destinazione turistica italiana, Nell'articolo si legge questa volta con il titolo Ritrovarsi a Koufonissi - la ricerca dell'ultima spiaggia., abbiamo preparato bene per questo articolo leggere e scaricare le informazioni in essa. si spera coprire i posti articolo Grecia, articolo Isole Cicladi, articolo Koufonissi, articolo Mar Egeo, scriviamo può capire. Beh, buona lettura.

titolo : Ritrovarsi a Koufonissi - la ricerca dell'ultima spiaggia.
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Ritrovarsi a Koufonissi - la ricerca dell'ultima spiaggia.


di Michele Demola


La scelta di questa destinazione poco conosciuta è dovuta al caso. Esattamente un anno fa io e la mia pisi ci siamo letteralmente innamorati di un'immagine di una donna che nuotava beatamente in una piscina naturale dal colore dell'acqua di un verde smeraldo che sembrava impossibile.
Così per dodici mesi abbiamo vissuto in funzione di questa immagine che aveva un nome: Koufonissi!
Col passare del tempo abbiamo cominciato a raccogliere tutte le informazioni possibili, a dire il vero poche, disponibili su guide turistiche, riviste del settore e internet e alla fine abbiamo prenotato (autonomamente - tengo a precisare!) la nostra settimana in paradiso.
Partiamo dal Gate E9 del Pireo alle 07,00 del mattino del 19-06-2012 con nave Superjet della compagnia SeaJet, una nave veloce che ci farà passare le 7 ore più nauseabonde della nostra vita!
Mai avrei pensato di soffrire così tanto il mal di mare; eppure di navi ne abbiam prese tante... Gente che vomitava...chi pregava...io ero rinchiuso nel mio personale mutismo da nausea e la povera pisi piangeva dalla disperazione.

Ma all'arrivo che consolazione!

Questa è la prima immagine che si ha di Koufonissi, una volta sbarcati nel suo minuscolo porticciolo...

 

Oserei dire niente male, e voi?

Un'acqua talmente trasparente che le barchette danno l'impressione di fluttuare nell'aria anziché galleggiare, soffice sabbia bianca quasi caraibica e un caldo micidiale reso sopportabile dal forte Meltemi, ora utile, ma che fino a poco prima ha tormentato la nostra traversata.

Siamo talmente presi male dal viaggio che al porto ci infiliamo nel furgoncino di un residence, ma quando arriviamo a destinazione scopriamo che non è il nostro! “Ahahahah! Sorry, i'm very tired and sick! Can you bring us to our destination, please?”

La proverbiale ospitalità greca non si smentisce e tra qualche risata veniamo accompagnati finalmente al posto giusto, il Villa Maria Vekri (monolocale a 30 euro a notte) , dove un preoccupato albergatore stava proprio chiedendosi che fine avessimo fatto!
Lui ci fa vedere la stanza, insiste per offrirci un caffè (che rifiutiamo) e giusto per coccolarci ci lascia tre fette di torta fatta in casa (che accettiamo e divoriamo in tempo zero. Buonissima!)
 

Il posto è carino, un bel giardino, ottima posizione, vicina al porto e al centro del paesino, ma in una stradina sterrata molto tranquilla, dove i soli rumori sono opera delle cicale, delle caprette e del vento. Tutto intorno pascoli per simpatiche capre e tanti micetti affamati che ci terranno “disinteressatamente” compagnia durante tutti i pasti consumati al fresco del giardino.

 








Il giardino del Villa Maria Vekri



Giusto il tempo di lavare via le fatiche del viaggio, rivoltare i bagagli in cerca del costume e sgusciamo fuori a immergerci per la prima volta nelle fresche e azzurre acque del Mar Egeo.



Ovviamente la prima spiaggia che ci ospita è quella del porto, che a noi pareva meravigliosa, ma che successivamente abbiamo solo snobbato o al massimo utilizzato come sfondo per qualche foto, una volta scoperte le altre spiagge dell'isola.


Carrellata spiagge dell'isola: n.1



n. 2


n. 3


n. 4


n. 5


 
 
Dopo questi primi “bagni di meraviglia” decidiamo di esplorare, ovviamente a piedi, la costa est dell'isola e di arrivare fino alla spiaggia di Pori, quella più lontana, in modo da prendere subito confidenza con la geografia del luogo.

 
 


Facciamo il bagno anche nella famosa “Devil Eye” una scenografica e particolarissima piscina naturale verde smeraldo, incastonata tra gli scogli.



Che fantasia ha la natura!

 
Le sere invece saranno a base di cenette deliziose ed economiche in taverna, passeggiate per il paese, crepes alla nutella in gelateria e per finire, l'ultima sera (24/06) ci ritroviamo alla festa del paese in onore di San Giovanni. Viene acceso un falò in spiaggia che viene alimentato con coroncine di erba secca lanciate da fanciulli e fanciulle in abiti tradizionali. Poi si comincia a saltare attraverso il fuoco al grido di “OPAAAA” e con sottofondo di sirtaki. Può saltare chiunque ne abbia voglia, ma sono soprattutto i ragazzini a farlo, dev'essere una cosa propiziatoria...