KOS e SYMI

KOS e SYMI - Ciao amico una destinazione turistica italiana, Nell'articolo si legge questa volta con il titolo KOS e SYMI , abbiamo preparato bene per questo articolo leggere e scaricare le informazioni in essa. si spera coprire i posti articolo Kalymnos, articolo Kos, articolo Nisyros, articolo Plathy, articolo Pserimos, articolo Symi, scriviamo può capire. Beh, buona lettura.

titolo : KOS e SYMI
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KOS e SYMI

con escursioni a Nisyros – Kalymnos, Plathy e Pserimos

di Adeliana Cedro

24.07.12 martedì
Si parte!!!!!! Volo EasyJet Milano Malpensa/Kos delle 17.00. Arrivato in ritardo da Spalato, partiamo alle ore 18,00 con arrivo a Kos alle 21,45: costo euro 279 comprese 2 valige. Ci sono bus che dall’aeroporto portano a Kefalos, ma l’ultimo è alle 21,35 (la domenica alle 17,35).
Abbiamo prenotato via internet il transfer www. holidayTaxis.com che con euro 16,11 ci porterà a Kefalos, mentre il ritorno da Kos town ci costerà euro 16,81 .
Arrivati in aeroporto c’è una fila incredibile di bus e di persone che aspettano il proprio turno per un taxi. La signorina del nostro transfer, che ha un piccolo ufficio in aeroporto, visto che solo noi siamo diretti a Kefalos, chiama per noi un taxi e non facciamo assolutamente la coda delle persone in attesa.
Nefeli Apartments
Il viaggio dura 20 minuti e quando appare la baia di Kefalos il taxi prende subito una stradina interna….strada stretta, canne al vento, ulivi, buio, curve e noi pensiamo “per fortuna non abbiamo noleggiato la macchina in aeroporto, ma dove abbiamo prenotato il nostro alloggio?!?!” Arriviamo dopo 1 km (ma che di sera ed al buio sembrano 5 km) in una palazzina candida di 6 appartamentini immersa nella natura. E’ il NEFELI APARTMENTS info@nefeli-apartments.gr. (noi l’avevamo prenotato con booking.com.) George ci accoglie molto cordialmente con 1 bottiglia d’acqua ed 1 di vino, mostrandoci l’appartamentino che ha 2 ingressi: 1 davanti con un ampio terrazzo; zona giorno con un divano che è anche un letto, si scendono pochi gradini e sulla sinistra c’è l’angolo cottura e di fronte il bagno. Una porta da sul retro in un prato con bellissimi olivi: lì al mattino è fresco e ventilato per cui ideale per fare colazione. Nell’ampio terrazzone sul lato ingresso al mattino batte il sole e fa caldo, ma è perfetto per cenare la sera. Alcune scale portano sopra nel soppalco a vista dove c’è un letto matrimoniale. L’appartamentino è ben arieggiato e con l’aria condizionata.
Dopo 1 ora George bussa alla porta con un piatto di fichi dolcissimi. Ottimo come inizio, abbiamo subito capito che avevamo scelto il posto giusto.
Ci sentiamo come a casa nostra, anzi meglio perché la disponibilità di George e la sua squisita gentilezza ci danno una serenità incredibile.


25.07.12 mercoledì KEFALOS
E al mattino è stato un risveglio ancor più dolce.
Siamo in un agriturismo a 2 passi dal mare!!! La palazzina è immersa negli olivi: una palma, un albero di banane mignon, girasoli, hybiscus, bouganvilles, filari di uva bianca davanti alla casa, alberi da frutta e un fornitissimo orto. Un sentiero,con un sottopasso che evita la strada principale di Kefalos, ci porta in pochi minuti al mare, che poi scopriremo essere il PIU’ BEL MARE di Kos.
George e Nitsa, la cui bellezza richiama il volto di Irene Papas, già ci avevano invitato per prendere un caffè con i biscotti, rigorosamente fatti da lei. George, che parla bene l’inglese, ci illustra le bellezze di Kos.
Si va alla perlustrazione della baia di Kefalos. Sapevo che era la zona di Kos dove vi sono le più belle spiagge dell’isola, ma temevo fosse un luogo isolato immerso nel nulla.
La baia di Kefalos è bellissimaed il Nefeli è al centro della baia. Alla destra (guardando il mare) termina con il porticciolo di Kamari (da dove partono i traghetti delle escursioni) mentre a sinistra termina con i resti della Basilica paleocristiana di Agios Stéfanos, costruita in una posizione davvero unica, sopra uno sperone di roccia sul mare.
Davanti alla basilica si trova l’isolotto di KASTRI.
La baia di Kamari è circondata da montagne e termina con uno sperone roccioso, dopo il quale si raggiungono le spiagge di Agios Théologos, di KavoParadiso (da non confondere con la Paradise beach) e il Monastero di Agios Ioànnis.
Al mattino facciamo una bella passeggiata fino al porto di Kamari. Vediamo un barcone da escursione arrivare e chiediamo informazioni per la gita che intendiamo fare all’isola di NYSIROS. La barca arriva da Kardamaina sbarcando parecchie persone e pensiamo di fare anche noi un giorno la gita a Kardamaina, ma ci dicono che c’è solo Kardamaina/Kefalos e ritorno e non il contrario. Praticamente tutti vengono a fare la gita alla bellissima baia e nessuno va in gita a Kardamaina.
Capisco che forse Kardamaina, la località piena di brittannici che scendono per richiudersi nei locali a “sbevazzare,” non deve essere quello che i turisti cercano nelle isole della Grecia.
Nel porticciolo stanno facendo dei lavori per creare una nuova spiaggetta.
Sul lungomare di Kamari vi sono diversi piccoli supermercati, alcuni negozi, parecchi ristoranti e l’agenzia dove si prenotano le escursioni a NYSIROS, BODRUM, KALYMNOS-PSERIMOS-PLATHY ed anche con bus a ZIA e KOS. Prenotiamo NYSIROS per sabato 28.07.12 perché è l’unico giorno in cui vanno al mattino alle 9,30 con rientro alle 15,30 – costo 18 euro a persona, gli altri giorni ci vanno di pomeriggio con rientro la sera. Scopriremo poi a Kos town che da là il costo della escursione è di 25 euro perché il tragitto è più lungo.
Nefeli è a pochi minuti dal Manolis rent-a-car e da un supermercato di tutto rispetto (dove c’è la fermata del bus) con un giovanotto gentilissimo che ci mostra, appesi all’ingresso, gli orari dei bus di Kos e ci aiuta anche nella nostra ricerca, precisandoci che lì è la fermata di KEFALOS RESORT, mentre all’alto della collina c’è KEFALOSVILLAGE (che noi possiamo ammirare dalla finestra della nostra camera con sullo sfondo una bella chiesetta bianca e azzurra.). Da lui comperiamo il bel cappello mimetico per Paolo con scritta Kos. Ed a proposito di mimetico, quando nei giorni seguenti alle 10 aspetteremo il bus per le spiagge, passeranno sempre 6 grossi camion militari
Così scopriamo che non dobbiamo noleggiare la macchina per tutti i 7 giorni che stiamo a Kefalos perché nella baia di Kefalos il bus (che ferma in 5 punti lungo il vialone Main Street) , va alle spiagge di:
AGIOS STEFANOS la spiaggia dell’isolotto meraviglioso
CAMEL BEACH la più piccola lunga 150 metri
PARADISE BEACH la più spettacolare e super-attrezzata di fly-fish e tutti i divertimenti possibili (é quella che Paolo preferisce)
LAGADA BEACH enorme , con lunghi tratti senza ombrelloni
Spiagge collegate con le altre spiagge Markos Beach, Sunny Beach e Magic Beach, per un totale di 10 km.
Alla Paradise beach ci si va col bus in 10 minuti ed il costo è di 1,6 euro a persona.
Il bus fermerà poi a MASTICARI e a Kos (4,40 euro per persona per Kos -1 ora di viaggio)
Rientriamo per pranzo nella nostra Oasi felice : alcune persone hanno avuto difficoltà a trovarla ed hanno telefonato a Mr. George, ma, spiegando, è facile da raggiungere.
Se si arriva a Kefalos con la macchina, appena si scende con la vista dell’isolotto KASTRI, si trova sulla destra un primo MANOLIS rent-a-car, si entra immediatamente nella stradina che c’è subito dopo e dopo 1 km di curve e di strada nella natura, si arriva a NEFELI APARTMENTS. Se poi vi trovate ad un bivio con sulla destra il grande supermercato, avete superato Nefeli da circa 100 metri. Anzi fermatevi quando vedete sulla destra un grande cartello che indica: a 100 mt. supermercato.
Se si arriva col bus, si scende al secondo MANOLIS rent-a-car, sempre sulla destra si scendono alcuni gradini e si fa il sentiero che in pochi minuti vi porta al Nefeli: davanti ha un bel lampione a sfera.
E adesso spiego perché qualcuno ha avuto difficoltà a trovare il Nefeli .
La baia di Kefalos ha un’ urbanistica un po’ strana rispetto alle altre località di mare alle quali siamo abituati.
Infatti se percorri il lungo viale Main Street (è l’unico di Kefalos che poi sale al villaggio di Kefalos, che domina dall’alto la bellissima baia), non trovi mai delle vie che entrano sia verso il mare, ma soprattutto verso il lato interno sulla destra. Ecco perché si deve entrare (all’inizio della baia) nella via subito dopo il primo Manolis. I ragazzi che stavano nella camera accanto alla nostra avevano semplificato il problema (tanto a Kefalos di vigili neppure l’ombra e di traffico molto poco) percorrendo tutto il viale Main street: quando arrivavano verso il fondo c’è un bivio con indicato a
sinistra – porto di Kamari e spiagge
diritto – Kefalos Village
si prende la destra e si arriva (e già lo vedete da lontano al centro) al grande supermercato ; subito prima una stradina di campagna sulla destra in 100 metri vi porta al Nefeli (anche se c’è divieto di accesso). Di sera al buio i ragazzi col motorino preferivano fare questa.
Nel pomeriggio andiamo ad esplorare l’altro lato della baia verso l’isolotto di Kastri. Più ci si avvicina più il mare è bello e se prima l’ampia spiaggia è mista a sassolini, là è completamente sabbia ed è un vero PARADISO!! Ci sono ombrelloni (6 euro - con 2 comodissime sdraio a materassino con il cuscino per la testa – questo tipo di sdraio si avrà comunque in tutti i posti di mare sia a Kos che a Symi) e c’è anche molto spazio libero e ci si può anche riposare all’ombra degli alberi della basilica paleocristiana.
Una giovane coppia di italiani con 2 bimbi desidera fare foto nell’ area della basilica paleocristiana, ma hanno un bimbo che dorme in carrozzella. Ci offriamo noi a guardia per i pochi minuti di foto.
E’ piena di italiani, accanto a noi negli ombrelloni vicini ci sono famiglie italiane con bimbi, in acqua parlano italiano, chi cammina lungo il mare parla italiano.
In alto dietro la basilica c’è l’imponente Méditerranée, ora per fortuna chiuso; la vasta area, ormai spoglia e desolante, é tutta circondata da un reticolato. Rimane comunque ben visibile anche dall’alto di Kefalos Village: un vero mostro in tanta bellezza. Persino la natura si ribella a questo scempio, tant’è che il mare sotto il villaggio, stranamente, non è molto limpido (e dire che solo lo scoglio dove sorge la Basilica di Agios Stéfanos lo separa dalla pulitissima baia di Kefalos!) Probabilmente le correnti portano lì i detriti.
Parecchie persone, nuotando, attraversano la baia e raggiungono l’isolotto e quando salgono al monastero bianco e azzurro suonano la campanella.
Mando un messaggio alle mie nipotine, che sono all’isola di Gozo, dicendo che mi piacerebbe un sacco andare all’isolotto, ma non sono capace e mi rispondono “se c’eravamo noi andavamo a suonare la campanella! Nonna perché non fai come ti ho insegnato io in piscina a Milano Marittima?!” firmato Sara.!! (la piccola di 6 anni).
C’é chi dice che si cammina per un bel po’ e poi non è molto il tratto da fare a nuoto, ma certi giorni c’è anche il vento contrario che rende la traversata più faticosa. .Due coppie italiane partono, ma dopo poco le 2 ragazze ritornano. Accanto a noi ci sono 6 ragazze fiorentine che insieme, tutte vicine tra di loro, vanno all’isolotto.
Quando ritornano, una un po’ stanca dice “mo, pé du mesi non fò più bagni!!!”
La maggior parte dei giovani che ci sono lì commentano con entusiasmo la bellezza del posto ed il mare splendido e sono scontenti per la loro sistemazione nei villaggi al nord in un ambiente dove il mare è mosso, c’è vento e non si riesce a fare il bagno.
L’acqua però è fredda e mi sembra la cosa parecchio strana. Ne parlerò poi con George che dice che capita a volte per delle correnti che vi sono. Infatti questo problema non si verificherà più e ci viene confermato anche da altre persone che hanno frequentato la spiaggia.
Fare il bagno lì per me è il massimo del piacere in un’acqua limpidissima che degrada molto dolcemente e con gli occhi sull’isolotto e sui resti della chiesa paleocristiana.
Ceniamo da Stamatia, un bel locale sul mare con sotto agli occhi la visione della bella baia e dell’isolotto di Kastri : sogliola io e Paolo polipo alla griglia, 2 bibite - 22 euro - buono (mi dicono che il menu in italiano ci sarà l’anno prossimo)

26.07.12 giovedì KEFALOS
Colazione al fresco degli olivi con dei bellissimi gattini che ci avvicinano, ma non entrano mai in casa; sono bianchi e nocciola chiaro e 5 sono nati da poco e si attaccano alla mamma per il latte….che foto fantastiche ho fatto!! Un solo gatto è di George e Nitsa, gli altri sono in visita.

Paradise Beach




Bus delle 10,00 ed in 10 minuti siamo alla PARADISE BEACH che io trovo bellissima. E’ ampia , qualcuno dice troppi ombrelloni, ma non sono assolutamente come nelle nostre spiagge.
Il mare è splendido, ci sono divertimenti per tutti: fly-fish, sci d’acqua, tartarughe, banane, gommoni da 3 e da 6 scivolanti sull’acqua al seguito di motoscafi ed anche solo guardare mette divertimento e diverte ancor di più vedere la gioia delle persone al rientro. Vedo un papà con la figlia adolescente che paiono la felicità in persona :sono appena scesi dalla fly-fish, un materassone gigante che trainato dal motoscafo si impenna e vola per pochi secondi e non sono legati, ma partono sdraiati e si tengono a dei ganci: 15 euro per 10 minuti La spiaggia è molto grande: ombrellone + 2 sdraio 7 euro; c’è comunque sempre, in qualsiasi spiaggia si vada, la zona libera.
Oggi pranziamo con le belle grosse ciliegie (6,00 € al kg) del nostro supermercato preferito così, non appesantiti, possiamo fare bagni a go-go.
C’è comunque sopra un bellissimo bar-ristorante tutto in legno ed alla fermata del bus un’ altro ristorante con vista super-panoramica sul mare.
Accanto a noi ci sono 10 belle ragazze di Bologna che festeggiano il diploma preso. Vengono da KOS town col bus e mi danno parecchie dritte su dove mangiare a Kos , segnandomi nella mia piantina i ristoranti Nick e Ancora in via Averof, in cima al porto sulla sinistra ed il punto sul mare dove partono i bus per le Terme, per Zia e per l’ Asklepieion.
Hanno in Kos noleggiato le bici. Le ragazze bolognesi non noleggiano motorini perché occorre avere 17 anni ed il patentino ed alcune non vogliono creare preoccupazioni ai genitori.
Sono allegre e 3 vogliono provare il gommone. Quando tornano sono letteralmente schizzate e stra-felici. L’anno prossimo proveranno il fly-fish.
E qui c’è un fuori-programma. Due ragazze proprio davanti a noi, tra l’altro neppure particolarmente dotate, iniziano a farsi un vero book-fotografico: ….foto su foto e ancora foto…..alla “femme fatale”, primi e primissimi piani…. .e non ci crederete per 1 ora e mezza si sono fotografate !!! Adesso ho anch’io qualche idea per come mi deve fare le foto Paolo, visto che faccio fatica ad avere 2 foto decenti e devo restare in attesa 5 minuti per una foto. Ma forse dovrei fare come la ragazza vista alla Basilica Paleocristiana a Kefalos: viaggiava da sola e con l’autoscatto si faceva le sue foto
Pienamente soddisfatti dei lunghi bagni e del posto rientriamo a Kefalos e la sera si cena da Maria (sul lungomare verso il porto, sempre con vista sull’isolotto dei miei sogni , sempre pieno) vasto menu scritto in italiano, un posto super-consigliato e molto frequentato da greci.
Io prendo l’ abbondante moussaka – Paolo: calamari grigliati – coca cola e vino euro 16,50 – ci offrono pure l’ouzo. buono

27.07.12 venerdì KEFALOS
Domani andiamo a Nysiros per cui ce ne torniamo tranquilli alla PARADISE BEACH con relativa passeggiata sulla bellissima spiaggia – sabbia molto adatta per chi, come me, ama camminare. Posso dire che è la sabbia più bella di Kos.
Io faccio una lunga passeggiata lungo il mare fino alla spiaggia della Lagada: in mare vi sono gonfiabili con scivoli e altri giochi.
La sera al ritorno non scendiamo alla nostra fermata vicino al Nefeli, ma proseguiamo fino a KEFALOS VILLAGE. Vogliamo fare un giretto in paese e poi scenderemo a piedi (visto che subito il bus non c’è) : in massimo un’ora dovremmo essere giù.
Vi sono alcune taverne, una bella chiesa e la Rough Guide dice del paese “è un villaggio noioso ma che vale la pena visitare per il suo ufficio postale. Io l’ho cercato e trovato, ma è un ufficio postale normale e direi moderno.
Da lassù il paesaggio sulla baia è mozzafiato.
Al castello incontriamo una coppia di Livorno che sono a Kardamaina. Ci dicono che è una località piena di locali solo per giovani . Gentilissimi, comunque , ci danno un passaggio fino alla baia. Ci dicono anche che la panda, noleggiata a Kardamaina è costata loro 60 euro al giorno per un’ assicurazione di ampia copertura..
Cena ancora da Maria : stifado di vitello tenerissimo 7 euro – Paolo agnello alla brace 6,50 con bibite totale 18 euro – soliti 2 bicchierini di ouzo
Lo stifado era talmente tanto che non ce l’ho proprio fatta a finirlo e neppure Paolo che un po’ mi ha aiutato: era meglio prendere un solo piatto per 2 e poi , eventualmente, altri stuzzichini.
28.07.12 sabato NYSIROS
La tanto sognata NYSIROS !! Il barcone parte da Kamari alle 9,30 (dove arriviamo dopo una bella e rilassante passeggiata sul mare) . Impiega circa 1 ora .
Sulla barca davanti a noi c’è una famiglia italiana con 2 figli ragazzini: lui, medico, inizia a contestare le isole greche, tira in ballo il loro PIL rispetto a quello del suo Veneto, dice che agli italiani la Grecia costa tot. per ogni italiano. Io, ed è tutto dire, faccio fatica a dire due parole. Mi mostra la villa in mezzo alla baia a metà costa dove sono in 11 con 8 bagni e si lamenta perché fare la spesa costa come in Italia (noi il problema l’abbiamo risolto andando da Maria) Mi dice che non dovevo poi andare a SYMI ma a PATMOS perché a SYMI ci sono solo spiagge. Riesco a fatica a dirgli che, da quanto ho visto in foto, la cittadina è bellissima, ma neppure mi ascolta. Come sono felice di avere il mio di medico!!!!
Scappo a fare foto e…..MAMMA MIA….che cos’é…..é un delfino, uno solo che in pochissimi abbiamo visto, ma non abbiamo fatto neppure a tempo a pensare di fare la foto che già è sparito. Il marinaio inverte la rotta facendo un bel giro per poter fare vedere a tutti il delfino, ma anche se ha impiegato un bel quarto d’ora, del delfino neppure l’ombra.
Appare l’isola di GIALI tutta bianca di pietra pomice e già si vede da lontano la bellissima Mandraki con ben visibile in alto il Monastero della Panagia Spiliani.
Sulla barca scopriamo che per salire al vulcano si pagano 8 euro a testa ed il bus porta subito al Vulcano e poi alle 12 ridiscende senza avere la possibilità di visitare il paesino di NIKIA e non ci sono in alternativa bus per Nikia. Che lotta con Paolo perché io desidero noleggiare la macchina per vederlo, mentre lui non vuole. Si sente più tranquillo se andiamo con il bus, ma io non ci voglio proprio rinunciare.
La lotta è lunga e dura, ma, arrabbiato più che mai, cede. Se avesse potuto mi avrebbe dato in pasto agli squali.
35 euro il noleggio dell’auto, la bella Peugeot 107 bianca che ho pure fotografato in ricordo della splendida NIKIA e delle guerre nisirine.
Con una piantina partiamo. La strada dovrebbe essere semplice, il noleggiatore ci indica di seguire la via a sinistra.
Dopo alcuni km c’è un enorme cartello con scritto Vulcano 13 km, Nikia 14 km e tante altre località e……ci incasiniamo quasi subito. La strada sale all’interno diventa sempre più stretta e di montagna e bivi senza indicazioni (e dovevamo anche capire che i bus lì non passavano!). Arriviamo al PALEKASTRO la cinta muraria meglio conservata di tutta la Grecia, imponente di un colore rosso/bruno bellissimo. Un tratto delle mura raggiunge i 6 metri di altezza ed i 4 metri di spessore costituiti da blocchi di trachite vulcanica.
Chiediamo per la strada per il Vulcano all’unica persona che vediamo e ci dice che abbiamo sbagliato per cui seguiamo le indicazioni che ci da…….ma dopo un po’ ci troviamo in una strada sempre più stretta ben in alto sulla montagna. Per fortuna troviamo un giovane del posto che ci fa ridiscendere sul mare, proseguire verso PALI e, senza entrare in Pali, seguire la strada che allargandosi in una strada bellissima sale fino al VULCANO. Confesso che per alcuni minuti ho pensato che forse Paolo aveva ragione e finivamo per non vedere né Nikia né il Vulcano, se tutta la strada per arrivare al Vulcano fosse stata con i problemi che stavamo incontrando.
Premetto che, prima di affrontare questa vacanza, avevo preso anche in considerazione la possibilità di salire con il bus a NIKIA e da Nikia scendere a piedi (per quello che dicono essere un percorso gradinato che scende fino alla caldera in 45 minuti) e per fortuna non abbiamo cercato di mettere in pratica questa soluzione perché nessuno abbiamo visto scendere dall’alto di Nikia e su quel percorso, se ancora c’è, sale tutto il calore del Vulcano. Ci mancava pure di perderci di nuovo sopra il Vulcano!!!
In pratica un’unica strada sale verso il Vulcano e Nikia ed, ad un bivio, o si scende nella panoramicissima strada che porta al Vulcano o si prosegue verso Nikia con vista sul mare.
Al cratere Stefano siamo arrivati quando tutti avevano fatto il giro del cratere ed erano stipati al bar vicino all’ingresso in attesa di scendere col bus a Mandraki - 2 euro a persona per l’ingresso che la guida ti viene a chiedere quando parcheggi l’auto, dandoti le poche informazioni necessarie.
Cratere Stefano
Ce lo siamo veramente goduti nella solitudine assoluta: io, Paolo ed il cratere!!! C’è un forte odore sulfureo ed il cratere sprofondato assomiglia ad uno straordinario paesaggio lunare: grigio, marrone, giallo pallido e più intenso e bianco.
Caldo, ma siamo super-attrezzati di acqua che è l’unica cosa che serve, oltre alla fotografica che è ormai il mio terzo occhio e le mie ciabattine infradito di plastica (quelle per intenderci da 3 euro) vanno benissimo. Avevo sentito dire che si sciolgono!!
Ed ora si sale a NIKIA. La strada è sempre bella e solo una macchina incontriamo lungo la salita.
Al bar Nikia, all’ingresso del paese, ci fermiamo a bere e subito conosciamo Yoannis di 84 anni, bello e grintoso, dice che non ricorda alcune parole di italiano, ma parla perfettamente italiano, che ha studiato al ginnasio l’italiano e mi concede pure di fargli una foto che poi vuole vedere ed approva. Mi chiede da dove veniamo e mi parla dei suoi 3 figli e 15 nipoti. Sicuramente ci torneremo il prossimo anno e spero di incontrarlo ancora.
La piazza di Nikia sembra una torta a ripiani, la chiesa bianchissima ha il campanile che pare un merletto contro un cielo di un blu unico, la piazzetta rotonda con il pavimento é a mosaico bianco e nero. È un vero gioiello!!

Nella viuzza del paese, seduto con un’anziana signora fuori da una porta, c’è un anziano sacerdote ortodosso che ci sorride e anche a lui faccio una foto.
Io sono più che felice ed anche Paolo ormai si è convinto che ne valeva veramente la pena, anche perché la discesa sarà facilissima.
Ci mangiamo il nostro buonissimo grande pane ripieno di formaggio (quello che ci vende il gentilissimo giovanotto del supermercato vicino al Nefeli) ammirando dall’alto la caldera ed è il pane più buono che abbia mai mangiato. Lì accanto ci sono alcuni muratori che stanno costruendo una casa proprio con vista caldera.
Torniamo a Mandràki velocemente e voglio controllare dove abbiamo sbagliato nel bivio, ma c’è solo il cartello che abbiamo visto noi.
Mandràki è molto bella, le case hanno cortiletti e gradini di ingresso abbelliti da sassi bianchi e neri che formano mosaici di fiori e ornamenti vari.
Spiaggia di Chochlaki
Ignoriamo i negozi perché vogliamo salire al Monastero della Panagia Spiliani che ha all’interno una bellissima icona della Vergine Maria in argento e numerose antiche tavolette votive d’argento raffiguranti parti del corpo, velieri ecc. Accendo la candelina e una me la porto anche a casa. Un salto alla spiaggia di Chochlaki passando nel percorso sul mare sotto al Monastero che merita d’essere vista : a forma di baia, non proprio corta come i libri la descrivono, sassi neri levigatissimi, un mare spumeggiante, per me estremamente affascinante. Nessuna foto che avevo visto prima ne dava la reale bellezza…ma ora le foto giuste le ho fatte.
La piazza centrale di Mandraki è Platia Llikioméni, ombreggiata da 4 enormi arbusti tra i quali spicca un gigantesco albero della gomma. Poco distante c’è , il Dimarchio, il municipio con la piazza a mosaico di sassi neri, bianchi e rossi raffiguranti un’aquila che attacca un serpente.
La cittadella è piena di negozi, bar e ristoranti e proprio seduti ad un bar di Mandraki incontriamo la coppia di Livorno che ci aveva dato il passaggio a Kefalos Village : vengono da Kardamaina ed anche loro hanno lo stesso orario di rientro.
Giornata meravigliosa. Non capisco perché le escursioni debbano rientrare così presto, basterebbe che il rientro fosse almeno alle 18 e si potrebbe fare anche di più e goderci meglio Nysiros. Ma anche da Kos town gli orari sono sempre gli stessi. L’isola merita sicuramente d’essere vista con più calma. Perché diciamola tutta, la spiaggia di Chochlaki l’ho vista di corsa e da sola (alla Fantozzi) , prendendo la scusa con Paolo che dovevo fare una foto lì vicino e non era invece proprio così vicino. Non mancava molto alla partenza della barca e ci avevano avvertiti “o si è puntuali o si resta lì”. Ma noi con Paolo siamo sempre in anticipo. Ed infatti, moglie e figli del noto medico alla barca sono arrivati sull’ora esatta della partenza, trafelati, quando stavano già mettendo in moto la barca ed il padre che agitato faceva la piccola vedetta veneta.
29.07.12 domenica KEFALOS
Al mattino presto apro la parte superiore della porta dell’ingresso, così ancora a letto mi godo il panorama sugli olivi e sull’ orto.
Oggi noleggiamo una pandina arancio metalizzato da Manolis a 35 euro.
Spiaggia di Limionas
Partiamo alla volta di LIMIONAS una deliziosa spiaggetta attrezzata con una ventina di ombrelloni ed accanto l’altra per me ancor più bella , quasi una baia chiusa, con dei sassi di un rosso intenso e altri gialli. Facciamo bagni ed ancora bagni. A LIMIONAS alle 17,30 il sole se ne va dalla spiaggia attrezzata, mentre rimane nell’altra.






Partiamo alla ricerca del Monastero di AGIOS IOANNIS. Salendo verso la penisola rocciosa si arriva ad un punto panoramico veramente strepitoso: si vede tutta la baia con l’isolotto Kastri, Kefalos village e lo sguardo spazia anche sulle spiagge dell’altro versante della costa.
Quella lunga spiaggia mi è stata consigliata da George, però solo quando non c’è vento.
Agios Ioannis è un’angolo felice in montagna con vista mare, dove un enorme platano da ombra alla piazzetta delle feste religiose: lunghi tavoloni bianchi ed azzurri accolgono numerose persone .Ci siamo solo noi e un’anziana signora che vende miele, gelati ecc. Desidera scambiare parole con me, ma lei sa solo il greco ed io solo "kalimera", ma ci capiamo.

Piazzetta di Agios Ioannis
 A lei mostro le foto delle mie nipotine, mi fa i complimenti e fra sorrisi di intesa ci mangiamo un gelatone che proprio lì ci voleva.
Si sta di una meraviglia, c’è una brezza bellissima e di muoverci non ne abbiamo proprio voglia.






Poco prima di scendere verso il Monastero c’è sulla sinistra una strada sterrata in discesa ,segnalata, che porta a KAVO PARADISO, una bellissima spiaggia incontaminata, che il nostro bravissimo GEORGE ci aveva consigliato di vedere. Non ci siamo fidati a scendere perché la giovane coppietta, che alloggia al Nefeli accanto a noi ci aveva detto che col motorino avevano avuto difficoltà. La foto che ho, fatta da un calendario in vendita, ne mostra la sua particolare bellezza. Sarà sicuramente per l’anno prossimo!!!
Infatti io spesso mi aiuto anche con le cartoline in vendita per vedere quali sono i posti più belli di una località. In Provenza a Sault avevo visto una strepitosa cartolina con non solo il lillà della lavanda, ma anche altri meravigliosi colori ed il cartolaio/fotografo mi fece la piantina per raggiungere il luogo molto isolato che poi sono riuscita a vedere.

Agios Theologos
Andiamo a AGIOS THEOLOGOS. Anche questa è una spiaggia assolutamente da vedere, un luogo particolarmente selvaggio, onde alte e spumeggianti, una lunga spiaggia di bei sassi molto ben levigati e di tutte le forme e colori ed in acqua sabbia. Le persone lasciano, sui grandi bianchi scogli piatti dietro la spiaggia , nomi scritti con i sassi colorati che rimangono per la bellezza del posto ed anche sculture di sassi sovrapposti.


Torniamo a LIMIONAS e ceniamo molto presto (ma in Grecia si mangia a qualsiasi ora) all’unico ristorante che c’é: io gamberoni alla griglia 15 euro, Paolo pasta del pescatore 13 euro – totale 32 euro con vino e coca cola.
Diciamo subito che non è il ristorante migliore di Kos. I gamberoni erano troppo pallidi per essere ben grigliati ed anche con poco sapore e non eccelleva neppure la pasta: abbiamo mangiato meglio in tutti gli altri ristoranti.

Passiamo a KEFALOS VILLAGE verso le 19 e fuori dalla chiesa Isòdia tis Panagias c’ è movimento. Uno sposo è in attesa della sposa.
Ma che fortuna, mi piacciono così tanto le spose! Accanto allo sposo vi sono 3 bimbe con un abito lungo a balze bianco: sono 3 bambole. Si sente il clacson insistente di un auto che però non arriva mai….perché l’auto viaggia vuota a passo d’uomo e dietro c’è la bella e giovane sposa, con abito lungo bianco, che cammina con accanto tutti i suoi familiari e davanti a tutti due giovani
che suonano il mandolino.

La chiesa è molto bella, tutta ricoperta da affreschi di tonalità di base verde chiaro, realizzate in stile bizantino tradizionale, con le colonne in marmo rosa.
Tutti gli invitati entrano in fila ed accendono una candelina che mettono nel portacandele infilata nella sabbia. Baciano poi una icona d’argento ed entrano in chiesa. Gli invitati sono tantissimi.
All’ ingresso ci sono 2 enormi cesti pieni di sacchetti bianchissimi di confetti, molto vaporosi. La signora che li sta sistemando capisce la nostra curiosità e gentilmente ce ne offre uno. E’ il souvenir più bello di Kefalos. Nel sacchetto si intravedono confetti bianchi ed uno rosa.
30.07.12 lunedì KEFALOS
George ci porta di mattino un piatto di fichi e di fichi d’India già puliti. La gentilezza sua e della moglie entra anche nei dettagli (che pasticci avrei fatto io a pulire i fichi d’india che loro chiamano fichi del faraone!!!) .
Non eravamo più riusciti ad andare alla nostra bellissima spiaggia di Agios Stefanos, per cui oggi ce la godiamo per tutto il giorno.
Ci spiace moltissimo lasciare la baia di Kefalos , George e la bravissima Nitsa che cucina dei dolci squisiti. Ho potuto assaggiare la sua kanellata, il dolce allo yogurt e gelatina, il caffè con i biscotti, i cetrioli che si mangiano proprio come fossero una mela ( sono più croccanti dei nostri) , il melone ecc..
La sera ceniamo nuovamente da Maria: cozze saganaki 5 euro, polpette avvolte nelle foglie di vite 3,5 euro, acqua e vino totale 10,6 euro e ti offrono anche 1 bicchierino di mastica.
E’ d’obbligo comperare il salviettone con l’isola di Kos.
E’ l’ultima sera per cui andiamo a trovare George e Nitsa nella loro casa a 2 passi da noi e chiacchierando, chiacchierando , fra un dolce ed una kanellata ci divertiamo; George precisa che la Kanellata è di Kefalos e non di Kos. Sono orgogliosi della loro terra.

31.07.12 martedì KOS-SYMI
Un buon giorno con il melone che ci porta George.
Spesso lo vedi intento al lavoro nel suo orto con tanta cura , come se stesse dipingendo un quadro. Fa lui l’olio dei bellissimi olivi.
Alle 11,00 abbiamo il bus per Kos per imbarcarci per SYMI. Un’ultima chiacchierata.
Ho chiesto a George e Nitsa dove avrebbero potuto alloggiare mio figlio con la famiglia perché sono in 4.
Booking.com classifica i loro appartamentini come 2 posti adulti, ma in realtà in 5 appartamentini i posti sono per 3 adulti, uno al piano sotto e 2 al piano superiore e nella camera n° 6, i posti sono ben 4, 2 al piano inferiore e 2 al piano superiore.
Non è chiara la descrizione di booking.com . Io ero convinta che i posti lì fossero solo per 2 persone.
La settimana è volata, temevo in un luogo sperduto e mi sono ritrovata in un luogo da gustare a pieno sia per la bellezza del posto, per le bellissime spiagge e tutte vicine, che per la dolce serenità che ti dà essere a contatto di persone splendide come George e Nitsa ed anche con i simpatici vicini tutti rigorosamente italiani che ci avevano anche consigliato le polpette di ceci del ristorante Capitain Jhon, ma non siamo riusciti e mi è rimasta la voglia.
Col bus che ferma anche a Mastichari (piazzetta graziosa, ma c’è forte vento e ma mare mosso) arriviamo a Kos nella piazza della stazione dei bus in fondo a via Pissandrou e dopo una camminata tra le vie del centro, già con un veloce sguardo su questa bellissima città, arriviamo sul lungomare. Alle 16,40 abbiamo la Dodekanisos che ci traghetterà a SYMI. Ritiriamo i biglietti,prenotati via internet, in via Ioannidi (via del ristorante Dyonisos che porta sul lungomare) 22 euro a persona per tratta.
Ci sediamo vicino al ristorante DIONYSOS (sempre in via Ioannidi) gustando un giros-pita (buonissimo 2,20 euro ed è una validissima alternativa ad un pasto) ed una bibita ed aspettiamo l’ora del traghetto, ammirando il bel lungomare di Kos, il castello ecc. Sempre nella stessa via verso la piazza c’è una pasticceria dove mi gusto una enorme buonissima fetta di torta a 2,50 euro ed un gelato a 1,50 euro.
Alla fermata del traghetto per Symi un ragazzo ha una fortissima maglietta turchese con scritte da un lato 20 parole in inglese e dall’altro lato l’equivalente in greco. L’ha comperata a Kos.
1 ora e 40 di traghetto ed entriamo nel porto di SYMI passando fra l’isola di NIMOS e SYMI (le navi grosse devono circonvallarla).
L’arrivo a SYMI la bella, è entusiasmante ; il capoluogo dell’isola è formato da GIALOS, il porto naturale pieno di yacht lussuosissimi, CHORIO sulla collina, HARANI dietro la torre dell’orologio verso l’unica spiaggetta di Symi NOS, che ha comunque un mare bellissimo, e PEDI che è il versante che va fino al mare dietro Choriò.
Se lo osservi dall’alto nella zona dei mulini, sembra un enorme tappeto di casette steso: dal porto di Gialòs fino al versante opposto verso Pedi mare.
SYMI è un vero gioiello con le sue case neoclassiche in tutte le tinte pastello,disposte ad anfiteatro fin sulle colline con gradinate coloratissime: bianche, gialle, azzurre ecc..
Alloggiamo da MARIKA ad Harani a pochi passi dall’orologio tra l’hotel NEREUS e l’ALIKI. Non lo sappiamo che lei ci viene a prendere al traghetto, ma ci dirigiamo alla graziosa sua casa bianca e turchese che è a pochi passi. La giovane Stamatia arriva ben presto: è molto gentile ed allegra e ci porta, aiutandoci con le valige, nella nostra camera con terrazzo vista mare. La camera è spaziosa, un bel bagno e l’aria condizionata. Tutto perfetto. Non è disturbata da macchine perché c’è poco movimento di auto sull’isola - e-mail: stamatia_morari@hotmail.com)
Per chi come me ama visceralmente le Cicladi, SYMI mi entusiasma particolarmente.
Usciamo per fare un giro di ispezione. E’ pieno di negozietti molto carini, di ristoranti, bar, supermercati, ma non trovo una pasticceria che è il mio chiodo fisso. Il pane poi lo vedo solo nei supermercati ed è quello confezionato. Impossibile che gli “yacht men” mangino questo pane!!!
Siamo forse anche un po’ stanchi perché oggi non abbiamo fatto il nostro bagno ristoratore e non sappiamo dove sono i ristoranti che ho indicati nel mio “bigino” che scrivo prima di partire, praticamente un foglio contenente i dati essenziali: dove mangiare, le spiagge migliori, i luoghi imperdibili ecc. che è frutto di una accurata ricerca leggendo di tutto, libri, diari, descrizioni ecc.
E passeggiando verso il fondo della baia, superiamo i vecchi cantieri navali, che hanno un fascino particolare, e arriviamo da THOLOS uno dei ristoranti super-consigliati. Ci è andata bene, l’abbiamo trovato subito.: prendiamo 2 insalate greche – 14,9 euro…certo per 2 insalate greche qualsiasi posto poteva andare bene….ma siamo un po’ cotti!!! Veramente l’insalata greca era ben fatta ed invece delle solite strisce di peperoni, aveva dei piccolissimi peperoncini rossi veramente squisiti.
Nel ritorno proprio davanti a noi cammina una giovane ragazza tutta sola, elegantissima, bellissima, altissima con uno splendido abito rosa pesca che le fascia morbidamente il corpo. Un giovanotto, che cammina dietro di lei, la fotografa e confesso che se avessi avuto la macchina fotografica l’avrei fotografata anch’io.

01.08.12 mercoledì SYMI
Dicono che è l’isola più calda della Grecia, ma noi ci stiamo benissimo, un leggero venticello ci accompagna ovunque.
SYMI è prevalentemente montuosa, i bus vanno a Pedi (un bordo di pescatori) dove le barche ti portano alle spiagge irraggiungibili via terra, passando per Choriò la città alta ed a Panormitis dove c’è il Monastero Panormiti.
Gli orari dei bus non sono scritti da nessuna parte ed un signore italiano, che mi sente chiederlo ad un negoziante, mi dice che per Pedi c’è ogni ora dalle 8 del mattino fino a tarda sera. Vedremo poi che quando ci sono i bus il foglio degli orari è attaccato sul vetro del bus e se ci sono gli autisti ti danno il cartoncino con gli orari.
Da Gialòs le spiagge più belle si raggiungono solo con i taxi-boat che costano 12 euro per persona andata/ritorno
Prendiamo il bus per Pedi che parte dal lato opposto della baia rispetto alla torre dell’orologio – 1,60 euro a persona. La strada che costeggia Gialòs è talmente stretta che pare di essere su un battello, poi sale a zig-zag sulla collina, dove vi sono numerosi mulini .
Il panorama su Gialòs e Harani è da cartolina

Ridiscende poi verso Pedi ( panorama stupendo dall’alto del bus sull’ampia baia circondata da morbide colline che più che una baia è un lungo fiordo) dove c’è la fermata sul mare; praticamente con le ruote, di un lato del bus, nell’acqua.
Potevamo partire direttamente dal porto di Gialòs, ma visto che i libri di viaggi dicono che si può in mezz’ora arrivare a piedi alla spiaggia di Agia Marina e dall’altro lato a quella di Agios Nikolaos, vogliamo vedere la fattibilità.
Forse si potrà fare in primavera, ma non ho visto nessuno incamminarsi da Pedi (perché è ben visibile l’aperta vallata verso Agia Marina che poi dietro alla montagna dovrebbe portare alla spiaggia) né nessuno ho visto arrivare ad Agia Marina a piedi nell’arco di tutta la giornata. Ho fotografato comunque i massi con segni blu che dovrebbero indicare il percorso e se è quello il percorso finale è tutto in salita e su massi per cui ci vogliono scarpe adatte. La stessa cosa vale anche per Agios Nikolaos che forse appare anche un po’ più complicata.
Da Pedi prendiamo la barca che con 6 euro (andata e ritorno) porta ad AGIA MARINA la bellissima spiaggetta con di fronte un isolotto con un piccolo Monastero. Mezz’ora di navigazione
L’acqua è di un azzurro incredibile e, arrivati ad Agia Marina, la piccola barchetta azzurra che è nell’acqua non sembra galleggiare, ma pare sospesa nell’aria tanto l’acqua è limpida. Ci sono ombrelloni 6 euro, un bel ristorante (prezzi più cari dei ristoranti in Gialòs: seafood pasta 20 euro, grilled calamari 17 euro, marinated octopus 15 euro) ) , un bel prato con comode sdraio, un campo da pallavolo ed un tavolo da ping-pong dove dei ragazzini italiani stanno giocando.
A detta della coppia milanese che incontriamo lì è la spiaggia più comoda dell’isola ( e la signora classifica come brutta la St. Georges e neppure le va la Nanou) e con l’esperienza dei giorni seguenti forse ha ragione per quanto solo riguarda il fatto che è la più comoda, per una persona che si ferma a Symi parecchi giorni e che, per raggiungere gli ombrelloni, non vuole camminare sui sassi. Però a noi, che in genere adoriamo le spiagge di sabbia per le mie passeggiate, qui le spiagge mi vanno bene tutte.
Conosciamo anche un’altra coppia italiana alla quale raccontiamo la nostra bellissima esperienza a Kefalos ed al Nefeli Apartments, ,di George e Nitsa , dei fichi, dei dolci, degli olivi, dei gattini ecc. ed è divertente che quando ritorniamo a casa li vediamo infilarsi nel più bell’albergo di Symi, ALIKI ,che osservavamo ogni sera nelle nostre passeggiate, proprio subito dopo il nostro Marika. Bellissimo, l’enorme salone con divano in pelle verde e parquet a terra, ha sempre in bella mostra in un’appendiabiti 3 cappelli in paglia originali Panama ed una borsa di paglia color panna . Quel tipo di cappello l’avevo già osservato nei più bei negozi di Gialòs in vari colori: costo 85 euro. Mi piace molto.
Chiediamo anche loro indicazioni sul giro dell’isola con la barca perché non sono troppo convinta di farlo. A loro è piaciuto.
Parlando di traghetti ci racconta di avere fatto negli anni scorsi con la Dodekanisos un viaggio tutto sottocosta per il mare molto mosso e sono arrivati con 2 ore di ritardo. Ci dicono anche di aver visto HALKI che hanno trovato molto bella, con spiagge stupende.
Giornata bellissima e bagni altrettanto stupendi.
Cena ancora da THOLOS: i buonissimi gamberetti di Symi grigliati per 2 (è la loro specialità, sono piccolissimi e ti dicono che si mangia tutto) 11 euro cad. – tzaziki 3,90 più coca cola e vino totale 29,60 euro - ristorante OTTIMO
Il posto è molto bello con panorama su tutta la baia e al tramonto del sole scopro che l’acqua si tinge di un colore rosso mai visto prima d’ora e, con il movimento delle barche che rientrano in porto, nelle onde si creano dei giochi di colori per i quali il mare diventa un quadro astratto: e nel quadro ci entra pure un grosso pesce nero. La natura molto spesso ti offre generosamente delle vere meraviglie!! Sono queste le emozioni che ti regalano le isole greche, sempre bellissime e sempre molto diverse tra di loro!!

02.08.12 giovedì SYMI

Contrariamente a quanto succede a casa dove faccio fatica ad alzarmi presto, alle 7 sono sveglia e mi prendo la libera uscita. Paolo a casa si alza alle 7 (a fare ché!!!) e qui dorme ed è meglio lasciarlo dormire perché è lui il mio tecnico della fotografica, del cellulare ecc. , cambia le schede, carica le pile ecc. , io in quel campo sono una frana ed in fatto di aspettarmi quando faccio le foto ha una pazienza incredibile: un altro mi avrebbe già strozzata!! Per questo dico che ormai noi siamo 50/50: praticamente in 2 facciamo un 1 completo.
Vado all’avventura!!! Salgo subito a vedere la chiesa della Evangelista: bella la chiesa, bello il grande piazzale tutto ricoperto di sassi a mosaico.
I negozi sono ancora chiusi, ma le poche persone che incontri ti salutano e si chiacchiera. Faccio foto a non finire in quella pace assoluta.
Iniziano ad aprire i negozi e ad esporre con assoluta pazienza i tantissimi e vari oggetti e le mille spugne che devono mettere in bella mostra..
C’ è un negozio con scritto FISH: penso che vendano il pesce.
Ed è ora che trovo la migliore BAKERY del mondo e non lontana da casa nostra!!! E’ sul lato destro della piazza, prima del ponte, che scoprirò poi nei giorni seguenti essere proprio attaccata a DINO il simpatico, e molto generoso nei complimenti, venditore di spugne !!!
E’ piccola, antica, quadrata, con sul fondo un enorme forno che tiene tutta la parete: un omone grosso con maglietta gialla che inforna e sforna in continuazione teglie di pane di tutti i tipi – brioches – dolci vari – pizzette ed ogni ben di Dio. Il profumo è accattivante, lui è tutto serio ed ogni tanto esce dal negozio…..per forza, dentro c’è un caldo infernale. Fuori c’è la coda di persone. Faccio il pieno per la nostra colazione e per il pranzo e ritorno da Paolo.
Brioche gigante al cioccolato 1,70 euro
Grande pasta ripiena di mele 1,70 euro
Pasta ripiena al prosciutto e formaggio 2,20 (buona ed abbondante, per una di queste mangiata un pomeriggio non sono più riuscita a cenare la sera)
Brioche gigante non farcita 1,50 euro
Muffin al cioccolato (keik) 0,70 euro
Splendida colazione sul nostro terrazzo azzurro con vista meravigliosa sul vicolo che da sul mare !!

Questa mattina andiamo con il taxi-boat a NANOU: 12 euro cad. – mezz’ora circa
Gli orari di andata sono 10 – 11 - 12
Passiamo per l’incredibile fiordo dove c’è la grande spiaggia di St. Georges, tutta avvolta in rocce dolomitiche dall’acqua di un colore indescrivibile; lì scendono alcune persone, compresa la coppia conosciuta ad Agia Marina, coppia che più tardi ritroviamo sulla spiaggia di Nanou. In pratica i taxi boat fanno il giro, in base a chi deve scendere, Agios Nikolaos , Agia Marina, Agios Georgios , Nanou. La spiegazione è semplice: sono scesi a St. Georges e poi a richiesta (senza spese extra) la barca ti ripassa a riprendere con il viaggio delle ore 12 e ti porta a Nanou. A St. Georges al più tardi ti riprendono per il rientro a Gialòs alle 15,30 (perche lì a quell’ ora cala il sole) mentre da Nanou il rientro è anche alle 17 e 18.

spiaggia di Nanou
A Nanou la spiaggia è quasi tutta di bei sassi con pochi pezzi di sabbia dove si entra in mare, molto grande rispetto a quella di St. Nikolaos: ci sono con poche persone; una chiesetta chiusa, un ristorante dove si pranza al fresco di tantissimi tamerici, circondato da un muro (insalata greca 6,50 – insalata di tonno 4.50 – souvlaki di maiale 10,00 ecc). L’acqua è verde e nell’acqua vi sono delle rocce arancio, piatte e grandi e vedo dei pesciolini verdi e turchesi che riesco a fotografare. Nel pomeriggio l’acqua assumerà un bellissimo colore azzurro.
Non so stare ferma e passeggiando lungo la spiaggia noto delle schifezze per terra e, dopo che ho preso al bar una bibita fresca, mi viene l’idea di fare l’operatrice ecologica e, con un sacchetto, una cannuccia per non sporcare le mani, perlustro la spiaggia: mozziconi, tappi di creme, bottiglie di plastica, cotton-fioc, una bottiglia d’acqua piena che ha lasciato uno yacht-man ecc….per la verità non molti, ma ci sono, mai tanti mozziconi come però vedrò in seguito a Bròs Thermà di Kos.. Ho un ricordo di sole altre due giovani e graziose operatrici ecologiche che ho visto in una spiaggia di Minorca , a Cala Pregonda. Molto professionali, giravano con i sacchi per vuotare i bidoni e pulire la spiaggia: erano fantasticamente nude.
La signora del ristorante mi ringrazia, come già prima aveva ringraziato Paolo quando aveva portato la sua bottiglia d’acqua vuota nella spazzatura.
Il ristorante mette a disposizione delle persone gratuitamente le sdraio e gli ombrelloni. Assolutamente nessuno ti viene a chiedere la consumazione, le sdraio sono libere proprio per tutti e sarebbe il minimo non abbandonare la spazzatura.
A Nanou ci sono molte caprette che cercano il cibo attorno al recinto del ristorante dove c’è sempre chi da loro da mangiare. Ed oggi, dopo che si sono saziate, c’è stato uno spettacolo insolito.
Le capre (che ignoravano completamente noi che stavamo sotto l’ombrellone a pochi metri da loro) hanno iniziato a fronteggiarsi con le corna sempre più insistentemente. Poi dopo lunghe azioni corna contro corna, una capra, e sempre quella, ha iniziato ad indietreggiare e facendo un balzo in aria con le zampe anteriori verso il cielo, è ripiombata violentemente a terra dando una fragorosa testata all’altra capra. E questo per una decina di volte di seguito. E la capra che riceveva le testate non faceva una piega, né scappava.
Noi eravamo completamente stupiti e vi assicuro che il rumore era fortissimo e rimbombava nel silenzio della bellissima spiaggia.
Adesso mi spiego perché un noto personaggio dà delle “capre” insistentemente a certe persone: le capre devono avere il cervello completamente fuso per subire cornate violente senza lamentarsi minimamente, come fuse sono certe persone.
Ed io avevo la macchina, con la quale posso fare brevi filmati, con la batteria esaurita. Sono comunque riuscita a fare le foto con l’altra macchina di emergenza che ho ed il giorno seguente ho ripreso solo una testata perché le capre non erano in vena di cornate.
La sera,tornati a Gialòs, vedo il negozio FISH, non vende pesce, ma vi sono dentro bellissimi grandi acquari azzurrati con solo tanti piccoli pesciolini neri. Penso che vendano i pesciolini per gli acquari. Entro per fare le solite foto e scopro che è la FISH-TERAPY: in una doccia stanno lavando i piedi in modo molto accurato ad una signora, mentre un’altra, che avevamo conosciuto da Tholos, si siede su una poltrona nera sopra la vasca dei pesci e mette i piedi nell’acquario. Tantissimi pesciolini le ricoprono i piedi: mangiano le pellicine morte. I pesci vengono chiamati fish-doctor. Sul loro depliant è scritto: “le sensazioni che la terapia dona sollecitano le terminazioni nervose le quali rinvigoriscono il sistema nervoso esattamente come l’agopuntura”. Dopo avermi controllato la mano, mi fa provare la fish-terapy alla mano. Un sacco di pesciolini mi avvolgono la mano ed è una sensazione piacevole, quasi un leggero solletico.
A cena torniamo da Tholos anche perché qui girano anche ristoranti dove neppure vedi il menu….con tutti gli yacht che ci sono è bene stare molto, molto attenti al conto!!! Paolo: spiedino di porco con tzaziki e verdura 9,20 euro - io Ghiaourtlou 9,2 euro composto da un sottile strato di base rotondo tipo pizza ma più leggero, ricoperto da polpette grigliate a forma di salamino poste in forma circolare sul piatto ed il tutto ricoperto da yogurt e pomodori grigliati. Piatti eccellenti ed abbondanti (è nelle specialità greche dove io di solito attingo) . Ci hanno offerto 1 bicchierino di mastica. OTTIMO e abbondante.
Vicino al nostro alloggio Marika c’è il ristorante “La Vaporetta” molto bello: fuori un grande quadro di Symi e tavolini lungo il mare. Ha prezzi comunque più alti rispetto alla media di Symi: gamberi al rosmarino 22 euro, pollo grigliato 15 euro, pesce al sale 25 euro…meglio il pesce al sale che sa benissimo fare Paolo!!
E dopo cena un giro in centro fra negozi ed acquisti (perché di cose belle ce ne sono veramente tante) e proprio lì vicino al ponte trovo la maglietta con le scritte in inglese/greco: la prendo per le mie nipotine, 7 euro. Nello stesso negozio compro anche una bella borsa per la spesa di tessuto ecru , molto semplice con i manici a tracolla con l’isola di Symi, parole colorate in greco, il sole…molto carina 1,99 euro.
Proprio accanto alla bellissima BAKERYvi è un negozio di spugne. Faccio le mie solite foto ed entrando nel negozio esclamo: “BELLISSIMO” ed il negoziante con un sorriso simpaticissimo mi dice “E’ lei bellissima! “ ed altrettanto sorridendo gli ho risposto “forse molti, molti anni fa” e giù di nuovo a ridere.
Ho trovato l’amico di Puccy !!!!!! Confesso che ero già un po’ preoccupata perché dal diario di Puccy emergeva che questo signore con grande educazione faceva complimenti a tutte le donne giovani e no ed io fino ad oggi non avevo ricevuto un minimo complimento di nessun genere da nessuno!!! E’ DINO’S sponge shop.

03.08.12 venerdì SYMI
Oggi con taxi-boat delle 10,00 si va a St. Georges.
Prima la solita libera uscita nella pace di Symi, se non fosse per i tempi me ne salirei per la Kali Strata a Choriò perché Paolo di andarci a piedi non ne ha la minima intenzione e sull’argomento è peggio di una pentola di fagioli.
 Fotografo lunghe gradinate bianche, gialle, azzurre, una metà bianca e l’altra metà azzurra, case meravigliose e dai bei colori pastello ed alcune colori più decisi (come il ristorante rosso Muses)
case che già vedi meravigliose, ma che dovrebbero essere restaurate, il bellissimo negozio/ bancarella di erbe aromatiche subito dopo il ponte ed altri angoli meravigliosi



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Esco a rifornirmi anche per il pranzo nella mia bellissima bakery.

Arriviamo nell’incredibile fiordo di St. Georges. Scendiamo nella grande spiaggia solo in 4. Lì non c’è nulla, una piccola chiesetta chiusa, alcuni alberi ed alcune panchine e le caprette.


Mentre ce ne stiamo soli sotto un albero vicino alla chiesina arriva dal mare una giovane coppia con Andrea un delizioso bimbo di 5 anni. Sono anche loro italiani e sono ospiti su di uno yacht di loro amici greci. Il bimbo è graziosissimo e quando gli dico che ho 2 nipotine Sara di 6 anni e Giulia di 8 anni , mi elenca il nome di tutte le sue cuginette e la loro età.
Arriva subito dopo, sempre da uno yacht, un bel signore turco con la figlia. Ci salutano, ma al momento non ci capiamo né capisco in che lingua parlano. Ma presto il ghiaccio si scioglie, ci chiede da dove arriviamo e parliamo di bei luoghi italiani e della Turchia. Quando gli parlo del mio viaggio in Cappadocia, Ankara ed Istanbul, mi dice che la figlia è universitaria ad Ankara. Il padre mi mostra una piccola lucertola che sta dietro di me (ero seduta su di un muretto) e mi fa notare che ha la coda sottilissima e lunghissima é turchese come il mare.
Bagni meravigliosi in un’acqua che più blu di così non si può. Sei al mare, ma sei circondato da pareti rocciose alte circa  200 metri.
E’ d’ obbligo un bagno a St. Georges.
Alle 12,30 arriva il barcone che ci porta a Nanou.
Oggi qui abbiamo come vicini di ombrellone una famiglia di Cambridge, diversi bimbi danesi con i genitori ed anche sempre degli italiani.
Alle 17,00 all’arrivo della barca abbiamo un’idea: chiediamo se possiamo sostare alla spiaggia di St. Nikolas (la più vicina a Pedi dove al mattino hanno scaricato delle persone) e ci dicono che possiamo farlo e poi alle 18,00 ci verranno a riprendere con l’ultima corsa. La spiaggia è fra le montagne, due file di tamerici ed é l’unica con la sabbia.
St. Nikolas
C’ è un bar, un ristorante, una chiesa e ombrelloni: ma mi entusiasma meno delle altre. E’ quella dove scaricano la maggior parte di persone, stracolma di bimbi chiassosi che quasi mi danno fastidio: cosa impossibile perché tutti i bimbi mi danno gioia e quando frequento la spiaggia di Milano Marittima non ho il minimo problema. Ma qui, abituata ormai alla pace delle spiagge della Grecia, divento strana pure io.
Tenetelo presente questo perché in un giorno abbiamo fatto 3 spiagge a 12 euro a testa. e lo potevamo fare anche per Agia Marina.
Quando tu vai a prenotare il passaggio loro non te lo dicono (forse per non disturbare la POSEIDON che fa il tour e che al porto è accanto a loro) , ma si possono fare più spiagge al giorno sempre con i famosi 12 euro.
Ed è per questo che abbiamo pensato che a noi non valeva più la pena di fare il giro dell’isola con la POSEIDON e che fa 4 fermate. Si pranza anche a bordo ed i piatti che ci hanno fatto vedere sono veramente tanti ed invitanti, ma di mangiare troppo ormai non ce la sentiamo più. Il giro comunque costa 45 euro cad.
Il tour dell’isola varia da un giorno all’altro a partono tutti alle 10,30 con ritorno alle 17,30.
Tour 1
1) Seal Cave per un bagno (una grotta)
2) Monastero Panormitis
3) Siskla Island– bagno e pranzo
4) Agios Geògios Dissalona per bagno
Tour 2
1) Agios Vasilios per bagno
2) St. Emilianos (Monastero su un isolotto collegato alla terra ferma)
3) Diavates per bagno
4) Faneromeni per bagno
La sera alla Steak house, proprio al porto, dove a volte incontriamo la nostra Stamatia del Marika, prendiamo un giro-pitas 2,20 coca-cola 1,70
Passeggiata di rito ed, alla piazzetta dietro al porto dove vengono fatte le manifestazioni del Festival di Symi, vi sono delle ballerine che provano un delizioso ballo con una dolcissima musica greca, più armoniosa del sirtaki. Sto a vedere le prove e chiedo loro quando c’è lo spettacolo. Sabato sera alle 21,00. Terrò ben pronta e carica la fotografica perché devo assolutamente filmare questa ballo.

04.08.12 sabato SYMI
Libera uscita nel porticciolo più bello del mondo!! Poi colazione con i dolci della bellissima BAKERY .
Oggi ci godiamo l’ultimo giorno girando per Choriò , Gialòs, e Harani.
Vediamo arrivare i turisti in grandi gruppi da Rodi: arrivano 3 barche al giorno. Davanti la guida con l’ombrellino aperto e dietro 50 persone che la seguono come tanti soldatini. Vanno a vedere le spugne di DINO, girano dietro la casa a vedere la barca piena di spugne di tutti i tipi e forme , le toccano tutte….. proprio tutte come tanti millepiedi e si fanno pure le foto con le enormi spugne in testa. Vanno poi a all’inizio della Kali Stràta, la via che porta a Choriò.
Ci siamo ben informati come arrivare lassù a Choriò senza la lunga e ripida gradinata. Chiedo a quale fermata del bus per Pedi devo scendere per arrivare facilmente a Choriò .
Dopo aver avuto varie conferme, scendiamo alla seconda fermata (ti dicono quella del supermercato) e così iniziamo a girare per Choriò. Anche la simpatica Stamatia (proprietaria del Marika) mi dice che lassù un giorno pure lei si è persa, perché è un vero labirinto
La discesa con la gradinata Kali Stràta la faremo al ritorno. Subito vediamo il bellissimo mulino restaurato che è il lussuoso ristorante The windmill”. Si può venire la sera a cenare perché i bus ci sono fino a tardi.
Cerchiamo subito la “old farmacy” ma la cosa appare più complicata di quanto sembri (non capiscono l’inglese e neppure l’italiano). Mi mandano avanti ed indietro e per finire arrivo alla farmacia, bella, ma non “old”.
Cerchiamo allora subito il museo, il percorso è indicato fra stradine strette in mezzo a muri alti di pietre, case diroccate ( un vero labirinto e con pochissime persone in giro) , ma quando lo troviamo è chiuso per restauri. Continuiamo a cercare la “old farmacy” anche lei nel dedalo di viuzze. Finalmente la troviamo, ma è chiusa ed un signore gentilissimo ,che fortunatamente parla inglese, ci spiega che è aperta solo d’inverno per i bimbi di scuola. Un vero peccato perché vista solo da fuori ben capisci che perdiamo un gioiello.
Saliamo nel punto più alto, un castello dei cavalieri occupa la zona dell’antica acropoli di Symi. Vi sono una dozzina di chiese e noi saliamo fino a quella più in alto bianca ed azzurra. Per cui, pur partendo dall’alto, delle belle salite se ne fanno ancora per cui il mio consiglio é : prendete il bus. Troviamo in una casa sulla cima un quasi centenario che, come ci vede, entra in casa a prendere un cesto e ci vende un sacchetto di origano.
Scendiamo piano, piano ammirando case ristrutturate di una bellezza incredibile accanto a scheletri di centinaia di case ( un tempo bellissime), rase al suolo durante la guerra per un’esplosione di munizioni ad opera dei tedeschi in ritirata, che attendono ancora di essere ristrutturate.
Anche proprio dietro il nostro alloggio Marika ve ne sono di bellissime.

Torniamo a Giàlos e scopro che, con il sole del giorno ed il colore delle barche, l’acqua acquista una cromaticità particolarissima e le foto sono sempre di quadri astratti, ma di colori diversi. E’ proprio vero che la natura ti da spesso situazioni inaspettate e la macchina fotografica la si deve sempre avere perché certi momenti e visioni , a volte irripetibili, non possono svanire nel tempo.
La mia macchina é una Sony piccola, semplice e leggera ed è per questo che riesco sempre ad averla con me..…tranne quando è sotto carica perché la faccio lavorare parecchio.
Incontriamo la simpatica Stamatia alla quale racconto, dietro sua richiesta, un po’ del nostro piacevolissimo soggiorno .
Scherziamo un po’: mi chiede che escursioni ho fatto in taxi-boat e le parlo anche degli incontri nella spiaggia di Agios Georgios .Le dico che devo rivedere le mie amicizie perché le mie carissime amiche non hanno neppure una piccola barchetta a remi. Ridiamo…é’ molto simpatica Stamatia!
Usciamo per andare a fare il bagno alla vicina spiaggia di NOS a pochi minuti dal nostro alloggio (subito dopo il ristorante Tholos) sotto la chiesa Evangelista.
spiaggia di Nos
Di fronte all’ hotel NEREUS; il mare è incredibilmente verde e limpido ed un signore butta un pezzo di pane in mare. Improvvisamente vi è il raduno di una enorme quantità di pesci neri abbastanza grossi, aggrovigliati uno sopra all’altro e ne ho l’incredibile foto.
 
Vedo spesso fare il bagno lì le persone che soggiornano al Nereus. Notare che lì il mare è verde, mentre a 300 metri, alla spiaggia di Nos l’acqua è azzurra.
NOS è piccola, ma carina. Il sole tramonta alle 18 ed a quell’ ora il mare inizia ad essere mosso per le barche che rientrano in porto. Questo fa si che in modo fantastico lì vicino (al ristorante Tholos) , per effetto dei colori creati dal tramonto del sole e delle onde, si formino dei bellissimi giochi di colore , che mai in altro luogo ho visto. Le amiche che hanno visto le mie foto mi hanno chiesto che cos’era quello che era ritratto.
Di cenare questa sera proprio non ne ho voglia.. Paolo mangerà alla grande bella taverna Meraklis con tanto di pergolato , nell’interno del paese: gamberetti di Symi 11 euro ed io vado a fare la fish-therapyproprio nella via che porta al ristorante – 10 euro per 20 minuti. Relax assicurato!!
E dovrebbe essere una cosa seria perché quando hanno iniziato a lavarmi i piedi, la ragazza si è accorge di una piaghetta che ho al piede (residuo di una vescichetta) e mi dice che non me la può fare perchè non é dannosa per il pesce, ma lo può essere per me. E pensare che mi era venuta una voglia matta perché, oltre alla fish-terapy, era anche la terapia della risata. Quando sono entrata per fare questa terapia c’erano sia bimbe che signore nelle varie vasche. Ad una signora ho chiesto “posso farle una foto ai piedi – le garantisco che per la privacy la foto del suo piede non lo pubblicherò….può accostare i piedi perché altrimenti la foto non mi viene bene !!!” Lì sono tutti allegri!!
Sapevo vagamente dell’esistenza di una fish-therapy, ma la pensavo più rudimentale: tipo vaschetta con pesciolini, praticamente la versione pesciolini del lustrascarpe.
Alle 21 c’è lo spettacolo con danze di bimbe/bimbi piccoli, più grandicelli, adolescenti e signorine, proprio quelle signorine che hanno fatto le prove del ballo con una dolcissima musica di cui mi sono innamorata.




Ai bimbi fa un paio di giochi di prestigio veramente molto carini e di vera magia, ma è stato ancor più carino nel mostrare qual’ è il trucco. Ha fatto ballare dal Sirtaki agli ultimi tormentoni dell’estate. E chi lo desiderava, ha potuto anche andare al timone della barca, rigorosamente sotto l’occhio del timoniere.

veduta di Avlakia - Pserimos
1° tappa ci siamo fermati nel piccolo porto del villaggio di Avlàkia nell’isola di PSERIMOS. La spiaggia è azzurrissima ed il litorale sabbioso degrada in modo così dolce che si possono lasciare i bimbi tranquillamente da soli. Lungo il litorale vi sono una ventina di casette, alcune taverne ed un paio di bancarelle.
C’è un albergo Tripolitis Hotel tel. 0030 2243 023196 (aperto maggio-ottobre). ad agosto la camera doppia costa 30 euro. È un sogno fermarsi qui anche solo una notte: non ci sono strade, non ci sono macchine... Ci fermiamo per 1 ora ed il bagno è fino all’ultimo minuto.





Anche qui c’è una vecchietta bellissima con il suo abito nero ed il foulard bianco che è da cartolina e vende sacchetti di origano.












Un luogo incantato, ma mi perdo godendomi la bellissima baia e non ricordo che nell’estremità meridionale della spiaggia, alla fine delle taverne, a 100 metri verso l’interno, ai margini del grande bosco d’olivi comunale, c’è l’attrazione principale dell’isola la chiesa di Panagia dedicata a Maria.
Da Kalymnos ci sono traghetti che regolarmente vengono a Pserimos.
Appena si scende dalla barca vi sono alcune bancarelle che vendono bellissime conchiglie che compro. Dò il 50 euro e la signora prende un pennarello speciale che traccia sul 50 euro. E poi mi spiega, se il tracciato del pennarello asciugandosi rimane chiaro è vero, se scurisce è un soldo falso. In questo angolo di PARADISO me l’hanno insegnato !!
Torniamo sulla barca e fermi lì pranziamo con la vista della bellissima PSERIMOS. Sono molto ben organizzati e veloci nel servire ed è molto meglio pranzare sulla barca che in un ristorante.
Un grande piatto con un grosso spiedone, tzaziki, verze e carote tagliate finemente e ben condite, un pugno di riso giallo con piselli e prosciutto - pomodori, cetrioli e feta.
Più tardi poi offriranno anguria, squisite e delicate frittelle al miele ( io ho la doppia fortuna di mangiare pure quelle di Paolo che non può). Per ultimo un bicchiere di ouzo : Kosta porta tanti bicchierini su di un vassoio, girando per la barca come nulla fosse….e dire che ci sono delle belle onde e si traballa non poco. E’ un accompagnatore completo, professionale in ogni cosa che fa.
Lasciamo Pserimos col pensiero: qui ci dobbiamo ritornare

Kalymnos
2° tappa KALYMNOS. L’arrivo nel porto è spettacolare: si vedono belle chiese , Agios Christos con la cupola d’argento e Pothia , che è la capitale, ha anch’essa le case colorate che salgono fino in cima alla montagna. In alto sulla sinistra vi è il Monastero di Ognissanti di Moni Agios Sàvas abitato da suore (la cui grande croce appare già in lontananza sulla collina) e a destra, su una montagna spoglia, bruciata dal sole, una chiesetta bianca contro un cielo di un azzurro intensissimo. In mare tantissime barche e yacht.
Facciamo un giro di 1 ora nella grande città (che è la seconda per grandezza dopo Rodi).
Lungo la strada costiera si incontrano bellissimi palazzi: il Club Culturale Anagnostirion ai Mousé, la Chiesa di Christos, il Museo Nautico.
Certo il tempo è poco, ma serve comunque per assaggio per stilare per il prossimo anno l’itinerario delle vacanze.
Comperiamo in un fornitissimo negozio sul lungomare tante buonissime ciliegie a 2 euro al Kg. che ci rinfrescheranno nei giorni seguenti (nel mercato di Kos non c’erano), dei semi grigio scuro bordati di bianco (non so che cosa sono, ma per me sono bellissimi) , un cappello per me in paglia stile cow-boy color biscotto con scritto GREECE ( non sarà il PANAMA originale, ma mi piace e costa solo 8 euro). Ed a proposito dei miei semi, Paolo mi ha preso in giro non so quanto ed ora, grazie ad Eleniko, il preziosissimo greco doc del forum - isole della Grecia – so che sono semi di girasole ed ho anche le istruzioni su come si mangiano ( veramente non ho ancora ben imparato le contorsioni veloci che si devono fare con la lingua per risucchiare il seme) e fanno pure bene per il colesterolo!!!!!!
Per 30 volte Paolo mi ha detto che col vento avrei perso il mio cappello e….il cappello nuovo è volato in mare a lui, e per la verità lui ha salvato al volo il mio che se ne stava andando nelle meravigliose acque azzurre !!!
Plathy
3° tappa un bellissimo bagno all’isola di PLATHY in un angolo di paradiso, mare stupendamente azzurro e vicino un gruppo di rocce ed in una un grande foro al centro.
Da una enorme roccia a forma di pan di zucchero, alta almeno 5 metri, alcune ragazze si lanciano in tuffi bellissimi.
Kosta da a tutti un foulard : ad alcuni rosso ed altri nero (con il disegno da pirata e la scritta KATERINA) da mettere in testa, collane da pirati, la benda nera per l’occhio, l’uncino e con un enorme foulard sempre da pirati che lui tiene dietro di noi, aiutato da una simpatica giovane signora olandese; si fanno le foto. Finalmente abbiamo una bella foto fatta da un ragazzo danese!! Anch’io ne faccio ad altri e che fotografica panoramica mi capita di avere tra le mani!!! con quella Paolo me ne farebbe di bellissime!!
Anche il rientro è piacevolissimo con balli e con i saluti finali di Kosta che bacia tutti con applausi per ogni gruppo: danesi, svedesi, sloveni, serbi, olandesi; il gruppo più numeroso è quello degli italiani ed applausi pure per Bergamo, perché è così che mi chiama.
Già da Kefalos desideravamo andare a ZIA a trascorrere la serata – il costo era di 15 euro per persona: solo il trasferimento.
Ma abbiamo rimandato l’escursione pensandola da Kos town perché è molto più vicina.
Ma qui a Kos non ci sono bus che vanno di sera. L’ultimo rientra alle 15,30 del pomeriggio.
In una agenzia troviamo il tour: vanno di sera alle 18,00 con rientro alle 24,00: cena compresa in una taverna dove si vedrà anche il Syrtaki - 32 euro per persona. La cosa non mi convince affatto…..saremmo un gruppo come quelli dell’ombrellino di Symi e poi in che taverna ceneranno….tutti in attesa del proprio turno per mangiare!!!

07.08.12 martedì KOS.
Alle 10 prendiamo presso l’hotel Gelsomino (sotto il castello) il trenino verde -2 euro cad. -che porta in 4 km all’ ASKLEPIEION dedicato a Ippocrate: ingresso 4 euro cad. ma per noi senior 2 euro.
La nostra reporter Adeliana!
Luogo incredibile. Circondato da un bosco di abeti e cipressi non è solo il sito archeologico più importante di Kos e delle isole vicine, ma è anche un vero gioiello dal punto di vista paesaggistico. Dalle sue tre terrazze il panorama spazia sulla costa, sul mare e sulle vicine isole di Psérimos e Kàlimnos Sia il tempio dedicato ad Asklepio (dio della medicina e figlio di Apollo) sia il famoso centro di cura, con la sua meravigliosa posizione esprime la consapevolezza dei primi medici circa l’importanza di un ambiente terapeutico.
Ci sediamo anche un bel po’ al fresco con sotto gli occhi tanta bellezza.
La gente è tanta, ma l’ambiente è vastissimo e sono riuscita anche a fare parecchie foto senza persone.
All’ingresso c’è un bar dove vendono mezzo litro d’acqua a 2 euro e bicchieroni di succo di arancio a 4,50 euro. Per fortuna abbiamo con noi l’acqua, anche perché col senno di poi anche qui di fresh nemmeno l’ombra, anche se visivamente sono invitanti
Rientrando in Kos scopriamo la gelateria più bella di KOS, la SPECIAL in via Pavlou verso la casa Romana (chiusa per restauri) e l’Odeon.
Gustiamo un gelato gigante che noi in Italia ce lo sogniamo a 1,50 euro. Ma è anche pasticceria e vi è ogni ben di Dio, ma oggi desidero cose fresche.
Andiamo al castello - euro 4 - noi senior euro 2 (ed è l’unica consolazione che ormai abbiamo )
Si accede attraverso un lungo ponte in pietra sospeso su un viale di palme.
Vasta è l’area cinta dalle mura e dietro le merlature spuntano gli alberi dei grandi panfili.
Il castello ha l’aspetto di un grande museo all’aperto: altari votivi e funebri sono sistemati sul terreno insieme a fusti di alcune colonne, numerosi basi e capitelli disseminati con ordine tra le rovine medioevali, statue e scudi di alcuni grandi maestri appartenenti ai cavalieri di San Giovanni.
La sera precedente , notando del movimento al suo ingresso, ci era stato precisato che davano uno spettacolo di tragedia antica.
Di fronte alla fortezza , al centro della grande piazza ricoperta da sassi a strisce , c’è il platano di Ippocrate quasi completamente cavo, sostenuto da una impalcatura ; accanto due fontane ottomane e la Moschea di Hassan Pascià.
Platano di Ippocrate
Alle 16,15 prendiamo il bus 1,10 euro la corsa per le Bros Thermà dove l’acqua scaturisce da una grotta in una piscina vicino al mare: acqua caldissima (non ero mai entrata in una piscina termale e questa è pure gratuita) Piscina piena di giovani ed anche di bambini.
Secondo un’analisi dell’Università di Monaco di Baviera apporterebbero benefici concreti in caso di malattie circolatorie, muscolari, della pelle e delle vie respiratorie.
Andando alle terme si passa una zona di grandi alberghi e spettacolari piscine, ma posizionati in luoghi dove il mare non è proprio il massimo.
Alcuni ragazzi che sono a Kos town, mi dicono che per fare il bagno scendono ad Agios Fokas alla fermata vicino all’albergo Oceanis (è una zona abbastanza bella con scogli) che si vede lungo il percorso del bus. Dicono che la spiaggia è carina; non paghi le sdraio ma solo la consumazione. Zona, comunque, decisamente migliore rispetto a Tigaki e Marmaris.
Hanno fatto l’escursione a Bodrum, ma ci dicono che là il caldo è infernale; hanno fatto però ottimi acquisti di giubbetti in pelle.
Non conoscono la baia di KEFALOSe dopo le mie illustrazioni del luogo, dopo il bagno termale partono subito per Kefalos. Dico anche a loro che è la spiaggia dell’isolotto che appare su tutti i libri turistici di Kos.
Cena da ELIA questo sì che è il miglior ristorante di Kos e ne ha anche la fama. Nella stretta viuzza del centro vecchio, piena di negozi, bar, ristoranti, in via Apelou Ifestou, ha tavolini sulla strada ed anche nel giardino interno ed un bel salone. E’ un ristorante bellissimo con cucina a vista, piatti squisiti, menu vastissimo in italiano.

Io scelgo un piatto di spiedini normale da 7 euro e Paolo vuole il MIX-SPIEDINI da 14 euro (porco, pollo, agnello, polpette ecc.) con contorno di tzatziki, patate, cipolle . Il cameriere, molto professionale e cortese, ci sconsiglia i 2 piatti: dice che già il mix grande è sufficiente per 2 persone e così facciamo. Non so come avremmo fatto a mangiare tutti e 2 i piatti. Prendiamo anche una insalata greca da 4,90, 2 coca-cola , caffè, vino, pane buonissimo, 29 euro, praticamente con il prezzo di una pizza margherita italiana abbiamo mangiato dei signori spiedoni, teneri e grigliati in modo perfetto.
10 e LODE!!
Nel ritorno verso l’albergo, colpo di fortuna, troviamo un’agenzia in via Pavlou (vicina al lungomare) con ben esposto all’esterno gita SUNSET ZIA….e dire che l’avevamo cercata tanto senza trovarla (neppure l’ente del turismo aveva saputo dirci se c’erano escursioni del genere, né il gentile signore dell’albergo Koala al quale poi abbiamo dato l’informazione). Si pagano 10 euro a testa. Si va alle 18, vengono a prenderti vicino all’albergo e si rientra alle 22.00 con arrivo alle 23,00. E’ fatta, che gioia!!! Che cosa perdevamo se ci andavamo di giorno!!

08.08.12 mercoledì KOS
Tanto mi sono piaciute che questa mattina torniamo alle terme.
Quando risaliamo fa caldo (20’ di risalita, mentre chi è motorizzato può scendere fino in fondo). Ma camminare fa bene, lo dicono e ridicono i medici che per tanti problemi è meglio camminare che prendere pastiglie. C’è un bar in cima con scritto FRESH TOMATOES JUICE e i succhi di arancio già visti all’Asklepieion. Mi viene una voglia matta del succo di pomodoro FRESCO, ma a 4,50 euro mi danno un succo che ha tutto tranne che del fresh (con quello smercio neppure l’ombra del ghiaccio), neppure un bel colore rosso ed è anche senza sapore, almeno una spolveratina di aromi gliela potevano dare (a Kefalos me lo sarei potuta fare con i bei pomodori di George e Nitsa mi avrebbe anche aiutato a renderlo aromatizzato!!!) . E si che ci sono bellissimi e fornitissimi negozi di aromi per tutti i tipi di piatti ed anche noi ne abbiamo fatto una buona scorta per migliorare la nostra cucina.
Rientrando andiamo per vedere la Casa Romana, ma sono in corso lavori da parte dell’ “Archaeological Institute of Aegean studies” e vediamo l’ Odeon vicino.
Sul lungomare ci danno la pubblicità del bar Frozen Yogurt con assaggio gratuito. E’ in fondo alla grande piazza dagli alberi immensi, che ombreggiano al centro della piazza il ristorante Agorà, sotto la chiesa di AGIA PARASKEVI . Ci danno un’assaggio che praticamente è come il gelato che in Italia ti danno con 1,50 euro. Ci piace e lo riprendiamo è anche dietetico : 4,50 euro 2 yogurt che vengono farciti come si preferisce: al cioccolato, alle ciliegie ecc. A Kos trovi proprio di tutto e di più.
Torniamo in albergo per riposare un bel po’. Questa sera andremo a ZIA e fino ad ora non siamo mai stati fermi e di km ne abbiamo fatti tantissimi. E nonostante Paolo mangi al mattino la deliziosa marmellata dell’albergo Koala, i gelati (tutte cose a lui proibite) e non si faccia mancare nulla, ha dei valori ottimi di glicemia.
Alle 18,00 partiamo per ZIA.
In Kos town il bus ritira solo noi ed un’altra coppia. Lungo il percorso il nostro bus si riempie caricando le persone sparse lungo i vari villaggi turistici anche bellissimi di Tigaki e Marmaris (vediamo lo Zorbas a Tigaki, il Palazzo del Mare e il Marmaris Palace a Marmaris ecc.) .Non so come abbiano potuto costruire villaggi così lussuosi in una zona che ti da un senso di tristezza: spiagge brutte, mare mosso e colore che la spiaggia di Milano Marittima, dove vado con le mie nipotine, sembra un miraggio.
Mi prende una nostalgia pazza della nostra baia di Kefalos. E questi nomi che vedo sono quelli che poi trovi ben esposti e reclamizzati nelle nostre agenzie di viaggi. Ti parlano della meraviglia del villaggio, ma non del contesto impossibile in cui si trovano..
Non è qui la bella isola di KOS !
Una bella strada panoramica fra frutteti, uliveti, mandorli e boschi di abete porta a ZIA edè amore a prima vista: un borgo, immerso tra i pioppi davanti a pareti rocciose, con vista mare!!
La immaginavo più piccola e le foto viste sui libri non ne danno l’immagine giusta.
I negozi sono tantissimi ed i prezzi più che accessibili. Vi sono numerosi ristoranti e tutti estremamente belli e curati nei minimi dettagli. La via che sale verso l’alto è un susseguirsi di case con giardini, alberi da frutta, vasi di tutti i tipi e colori.
Vediamo subito, all’inizio del paese, un bellissimo ristorante immerso nel verde, una scaletta indica al piano di sopra il ROOF GARDEN che è tutto ricoperto da un pergolato di vite ed è in primo piano sul bellissimo tramonto di ZIA.
no comment...
E’ l’ OROMEDON. Per fortuna siamo saliti subito per cenare perché è già quasi pieno e con tavoli già riservati. Vastissimo menu scritto anche in italiano.
Io prendo le cozze saganaki 5,90 euro, Paolo: agnello al forno in tegame di Zia 10,90 euro – verdure cotte di stagione buonissime (XOPTA) 3,90 euro, uno squisito pane scuro e caldo , 2 bicchieri di vino per Paolo e 2 coca-cola per me, caffè = totale 31,40 euro.
Ci riconosce una giovane coppietta per il nostro accento bergamasco : gli italiani sono dappertutto.
Lo consigliamo vivamente 10 e LODE.
La serata è splendida ed il tramonto è di una bellezza incredibile, dalla montagna sul mare e sulle isole. E’ anche molto diverso dagli altri tramonti visti fino ad ora. Il personale, anche se molto occupato, è estremamente gentile e ti si offre pure di farci la foto insieme con il tramonto.
Fuori c’è una lunga coda per poter cenare.
Saliamo poi all’alto del paese e proprio in cima c’è un bellissimo bar MULINO D’ACQUA, è un super-giardino: un magnifico pergolato di vite , tantissimi grandi vasi di fiori , sedie in legno di tutti i colori e su un tavolo un vassoio colmo di limoni. Fanno una limonata super. Dentro c’è un bellissimo vecchio mulino. Per me è un angolo magico. Alcuni libri lo danno per ristorante, ma è solo un bar.
Scendiamo poi e velocissimamente comperiamo nei numerosi negozietti di Zia: un meraviglioso guanto da forno bianco con pattina con stampate casette e chiesette azzurre delle cicladi 3 euro, un bel tazzone per la cucina con dipinto un paese delle cicladi con tanto di cielo blu e mulino 3 euro
Serata perfetta!!!
Nel rientrare col bus vediamo giù basso una grande taverna all’aperto, non vedi né un albero né fiori, (è l’unico punto spoglio di Zia) stipata di centinaia di persone e si sente la musica del sirtaki…..sono quelli dell’ombrellino !!! AIUTOOO!!! l’abbiamo scampata bella      (n.d.r. ahahahah!!!!)
Vuoi mettere il bellissimo sirtaki sulla Katerina con la guida di Kosta, sullo scafo della barca, traballanti per le onde!!!! Meraviglioso!!!
A Zia dobbiamo proprio ritornarci perché c’è molto altro da fare e con assoluta calma.

09.08.12 giovedì KOS
La solita ottima colazione e lì conosciamo un gruppo di giovani italiani appena arrivati che vogliono andare alle Bros Thermà e chiedono del luogo. Io racconto loro che a me hanno sistemato i piedi (ho ancora il ricordo di quando a Djerba li avevo martoriati da vesciche, ma per non perdere le escursioni li avvolgevo nella bambagia e portavo i sandali di Paolo) che sono perfetti e Paolo, che quando vuole sa fare anche lo spiritoso, dice loro “si una signora è entrata che aveva un bastone e poi ne è uscita con 2”. Il fatto è parzialmente vero perché lui l’ha vista solo andare con 1 bastone nell’angolo dove un signore fa i massaggi e poi andarsene con 2.
Mattino a Platani lungo la strada dell’ Asklepieion. A Platani vive la maggior parte dei turchi residenti sull’isola. La piazza ha alcune grandi taverne riparate da enormi alberi e grandissimi vasi di basilico e rosmarino. Penso con grande invidia ai miei vasetti che ho sul terrazzo. Da non perdere sono il cimitero ebraico e quello mussulmano dove vi sono lapidi di epoca ottomana.
Chiedo a 2 signori seduti al bar dove sono i cimiteri e non mi capiscono assolutamente. Ridendo allora simulo uno svenimento e dico “KAPUT”. Scoppiano in una solenne lunga risata, però mi hanno capito e mi indicano le 2 vie che sono proprio lì di fronte. È d'obbligo una foto ricordo dei simpaticissimi omoni con i baffi.
Una passeggiata ancora nella meravigliosa Kos ed anche qui bei negozi. Di regali ne trovo ancora e ne ho sia per i compleanni, Natale , Pasqua ecc….praticamente fino al prossimo viaggio nelle adorate isole greche ed anche a prezzi convenienti…ci sono saldi ovunque.
Voglio comperare una maglietta con le scritte in inglese e greco anche per me e Paolo ma, nonostante giriamo e cerchiamo a lungo, non la troviamo.
Ho ancora voglia di cose fresche, ritorniamo alla nostra gelateria SPECIAL e mi prendo un gelatone non maxi, ma EXTRA-LARGE da 3 euro al limone (è verde e molto delicato, diverso comunque dal nostro) e cioccolato – Paolo si prende il pistacchio di Sicilia.
Mentre camminiamo lungo il viale delle spiagge verso il nostro albergo, Paolo per strada si mette a ballare il sirtaki (Kos gli ha fatto un bene incredibile) ed io tento di fargli una foto. Un gentilissimo, giovane, bel cameriere si offre per farcela insieme e così abbiamo anche la foto insieme al ritmo del sirtaki.
Passiamo le ultime ore del pomeriggio nella spiaggia vicino al nostro albergo che è meglio della spiaggetta vicino all’hotel Gelsomino, comodi materassini - 6 euro. Gli ultimi bagni perché alle 19 il transfer ci viene a prendere per andare in aeroporto. Per fortuna partiamo tardi così una giornata intera a Kos è stata tutta per noi.
Rivediamo lungo il tragitto altri tristi villaggi turistici della zona ed alle 20 scendiamo dal bus del transfer. Comodi i bus di Kos, se hai la fortuna di essere in prima fila ti danno una visione in alto e panoramica dei vari posti, molto meglio che essere occupati a guidare.
E come saluto finale alla bellissima Kos c’è anche lì un tramonto da fotografare perché, fuori dall’aeroporto su di un altura, c’è una chiesetta e nella foto del tramonto ci esce pure lei….non è il tramonto STREPITOSO di ZIA, ma è un tramonto da ricordare.
Siamo in aeroporto a fare il check-in. E davanti a noi mi trovo un numeroso gruppo di britannici schiamazzanti che probabilmente non hanno ancora smaltito i fiumi di birra bevuta.
Un giovanottone alto mangia da un contenitore un misto verdure che poi ritroviamo in terra con una forchetta spezzata. E quando me ne accorgo gli dico “Ehi, Peter of London, LOOK !!!” Una graziosa ragazza, che probabilmente non ha il cervello fuso come lui , mi dice “SORRY”. Lui non fa una piega.
L’aereo parte in orario, arriva in anticipo. Alle 00,15 siamo in attesa dei bagagli. Il tapis roulant ruota per ben 1 ora senza che 1 bagaglio arrivi, alla faccia del RISPARMIO ENERGETICO e DEI COSTI e molto probabilmente, se non avessero chiamato la polizia, il tapis roulant avrebbe girato per tutta la notte.. Ci si incomincia a preoccupare . In aeroporto non c’è anima viva. Se il mio bagaglio non fosse arrivato non saprei neppure dove fare reclamo e se esci dall’aeroporto per cercare qualcuno poi non puoi più rientrare. Un ragazzo, pieno ancora della felicità che gli ha dato l’isola di Kos, sollecitato dai suoi amici, si posiziona sul rullo ed entra nell’area aerei per vedere se trova qualcuno, ma al di là non c’è nessuno e ritorna dal tapis-roulant steso come una valigia.
Già si fanno supposizioni che siano andati a LONDRA con i bagagli dei nostri vicini inglesi o che, come già alla Malpensa è successo, qualcuno stia rovistando nei nostri bagagli.
Faccio bene io che tutte le cose più carine che ho e le cose nuove , vestiti, costumi, regali e altro li metto sempre nei 2 bagagli a mano.
Un signore dopo più di un ora chiama la polizia che arriva e fa scendere la responsabile dell’aeroporto. Dice che é un servizio della SEA per cui è la SEA la responsabile di quanto sta accadendo (e pensare che i dirigenti si beccano compensi da capogiro) e non sa dirci nulla. Alcuni signori sono giustamente parecchio nervosi. Ma io non riesco neppure ad essere nervosa….tanto le cose belle le ho nei bagagli a mano e sto ancora vivendo il senso di gioia che danno le isole greche.
Più tardi dice che il portellone dell’aereo non si apre per prelevare i bagagli. E pensare che a noi (che abitando al 5° piano ed abbiamo la pompa dell’acqua) se capita un guasto, abbiamo il nostro bravo idraulico che interviene subito. Dopo più di 1 ora e mezza arrivano i bagagli. Si torna a casa.
Prima di affrontare questo viaggio ho letto di tutto e visto in internet parecchi siti di informazioni sulle isole.
Ringrazio tutti perché, se la mia vacanza è stata splendida, lo devo anche a loro e lo devo anche a Dani che mi ha appoggiato nella mia scelta di alloggiare a Kefalos, quando tutti davano per scontato che il posto migliore per alloggiare fosse Kardamaina perché al centro dell’isola.
Ultime considerazioni:
Il viaggio è stato ottimo sotto tutti i punti di vista. Meglio di così non poteva andare.
KOS è una bellissima isola, ma a differenza delle altre isole greche, bisogna scegliere bene dove si alloggia perché ci sono alcune zone che è bene evitare .
Per i miei desideri (io che in genere scelgo il posto centrale per poi andare a cercare le spiagge sperdute) la soluzione migliore é soggiornare a KEFALOS e poi, per spezzare le giornate di mare col bus andare a KOS per visitare le bellezze di KOS (che è assolutamente obbligo vedere) ed luoghi vicini per poi al rientro fare un bel bagno ristoratore nelle bellissime acque della baia di Kefalos.

KEFALOS
Manolis rent-a-car:
auto Panda 35 euro
quad da 80 12 euro
quad da 120 18 euro
quad da 150 22 euro
internet point: presso il ristorante SIRTAKI sulla via per porta al mare dal Nefeli apt
NEFELI APARTMENTS - e-mail : info@nefeli-apartments.gr - 40 euro
Ristorante Maria - sul viale che porta a Kamari harbour -
Ristorante Stamatia - sempre sul lungomare
Gita a Nysiros 18 euro
Bodrum 15 euro
Zia 15 euro
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KOS
Il lunedì sono chiusi i principali punti di interesse storico/architettonico: Castello, Musei, Casa Romana, Asklepieion ecc. – resta aperta sempre l’ Agorà con libero ingresso.
noleggio auto panda 50 euro, ma non era disponibile neppure nei giorni seguenti per cui ti proponevano quella da 70 euro
Quad: 50 euro
Hotel Koala – Harmilou street 21 www.koalahotel.gr– Ryanair 35 euro , booking.com lo dava a 53 euro
SPECIAL gelateria/pasticceria – Via Pavlou
ELIA ristorante – Via Apelou Ifestou
Gita alle 3 isole Kalymnos, Pserimos e Plathy 30 euro
Nysiros 25 euro
Bordum 10 euro

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ZIA
Ristorante OROMEDON
Bar MULINO D’ ACQUA

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SYMI
è stata perfetta così
MARIKA 50 euro - e-mail: stamatia_morari@hotmail.com.
Noleggio auto 45 euro al giorno
Ristorante THOLOS - in fondo ad Harani, panoramicissimo sulla baia e con tramonti SPETTACOLARI
BAKERY panetteria/pasticceria alla fine del ponte direzione Harani – non perdetelo perché oltre alle sfornate in diretta é un vero cimelio storico

Ed anche questa volta sono tornata dalla Grecia con tanta gioia nel cuore e con una grandissima voglia di tornare nelle meravigliose ISOLE DELLA GRECIA: il sole, il blu del cielo, le spiagge meravigliose, i colori del mare e delle case, i profumi, le persone cordiali e sempre molto educate e disponibili, i villaggi e le città meravigliose, le gite in barca ti avvolgono completamente.
Tante cose non ho potuto vedere……ma aspettano là.
Kos sicuramente ci rivedrà il prossimo anno con l’aggiunta di nuove isole.
Adeliana, un diario scritto col cuore
Questa sera sono stata a fare una passeggiata sul percorso ciclo-pedonale del mio paese Albino (in Valle Seriana) lungo il fiume Serio . Vi sono alberi secolari, parchi, una cascata, angoli bellissimi; il percorso, molto ben curato, raggiunge i paesi vicini. Prima del bellissimo vecchio ponte ad arcate sul fiume , all’inizio del percorso, c’è un albero vecchissimo….l’albero di Ippocrate. Lì accanto un tempo, più di mezzo secolo fa, c’era una piccola spiaggetta dove da bambina con mia mamma e mio fratello andavamo: era l’unico mare possibile per noi e un giorno lei, scivolando, è pure caduta in acqua vestita!!! Che risate avevamo fatto. La serenità, con la quale sono tornata dalle isole della Grecia, mi sta facendo meglio apprezzare anche il mio paese.

.Di KOS ho il souvenir più bello: 2 foglie raccolte a terra dell’albero di Ippocrate, che ho messo in cornice e che subito hanno notato le mie nipotine.






















Così l'articolo KOS e SYMI

vale a dire tutti gli articoli KOS e SYMI Questa volta, si spera in grado di fornire benefici a tutti voi. Va bene, si vede in un altro post articolo.

Ora stai leggendo l'articolo KOS e SYMI l'indirizzo del link http://unadestinazione.blogspot.com/2012/09/kos-e-symi.html

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